Quinta trasferta di
campionato, quinta sconfitta. Con questa consapevolezza si torna a casa dopo aver
assistito allincontro dellArdenza, finito ancora una volta con un fin troppo
facile e lineare 2-0 per i labronici. Non esiste una squadra, non esiste un gioco, non
esiste una guida tecnica, non esiste una società. Le nostre paure e i nostri dubbi
dinizio campionato si stanno rivelando spiacevoli conferme. Quando pensiamo di aver
toccato il fondo, cè sempre qualcosa di peggio dietro langolo. Il PARMA
Calcio domenica è riuscito a realizzare limpossibile, subendo 2 gol nel giro di
mezzora senza mai combattere né proporsi in avanti in modo efficace. Il PARMA
Calcio è riuscito addirittura a bissare la sconfitta dellanno scorso (identico 2-0), rimasta nella memoria
di tanti per la nullità dimostrata in campo. Ebbene, signore e signori, questanno
è andata peggio. Le nostre impressioni sulla situazione attuale sono evidenti e chiare.
Invitiamo tutti i tifosi del PARMA a riflettere su chi, in questa situazione, ci mette la
faccia a e chi preferisce dare di tacco nascondendosi. E fa ancora più
tristezza vedere chi dovrebbe portare chiarezza e certezze in società, tentennare sugli
impegni presi, smentendo categoricamente il nostro benvenuto nel calcio degli imprendi-TORI.
Il morale della truppa ovviamente non può essere alto, ma, come a Livorno, sempre ci
saremo.
Si parte per la Toscana con una piacevole sorpresa: sono presenti con noi una decina di
ragazzi di Bordeaux, che decidono di allungare la propria trasferta
raggiungendoci a PARMA (resteranno con noi fino a martedì), latmosfera
damicizia è contagiosa e irrorata da ottimo vino. A Sarzana ci raggiungono i
ragazzi degli Ultras e del Fronte del Porto di Spezia. La loro presenza oggi è
significativa, in quanto reduci, come Gruppo, da denunce effettuate dopo lincrocio
coi livornesi, diretti a Milano, allautogrill di Berceto. Ragazzi che hanno subito
una perquisizione della loro sede, un vero e proprio blitz a cui sono seguite 5 diffide ai
presenti sul posto, senza la minima prova che fossero gli stessi presenti sul pullman. La
nostra solidarietà in questi casi è massima, e per questo verrà esposto
per tutta la partita lo striscione SOLIDARIETA' AI FRATELLI DEL FRONTE DEL
PORTO. I motivi li conoscete, rifiutiamo certe misure restrittive quando si pesca
nel mucchio e le prove sono solo abbozzate. Al di fuori di un contesto di curva (se ne è
parlato anche ultimamente sui giornali in merito a fatti di cronaca) la magistratura tende
a rilasciare i sospetti senza particolari misure restrittive, anche quando
sussistono fortissimi indizi (se non vere e proprie prove) di colpevolezza. Solo nel
nostro mondo, grazie a decreti anticostituzionali, si può essere condannati senza
processo e senza prove.
La prima mezzora di tifo è buona, poi ci spegniamo nel corso della partita. Non
ripetiamo il buon tifo di Ascoli. Il nostro
settore è abbastanza vuoto, alla fine saremo nemmeno in 200 a sostenere il PARMA. I
commenti sono i soliti, nessuna novità, gente che si sbatte per far cantare, gente che
sta muta e con le mani in tasca, gente che fa altro: il tifo non può che
risentirne. Certo, la prestazione della squadra non invoglia a cantare, ma NOI dobbiamo
sempre uscire vincitori. Talvolta si ha limpressione che non ci sia nemmeno
lenergia per contestare, tanta sia la delusione. Non fermiamoci, non desistiamo,
abbiamo un compito da assolvere. Guardiamoci intorno ragazzi, se non siamo noi a portare
avanti la baracca... chi può farlo? Abbiamo dimostrato come Curva Nord di essere
attaccati al PARMA soprattutto quando è in queste situazioni, pensate al primo anno di
Carmignani, o allanno scorso: non siamo nemmeno lontani parenti di quel tifo. Chi
viene in Curva e soprattutto in trasferta dovrebbe avere le idee molto chiare. Sicuramente
si va via in pochi, quelli che vengono scelgono di esserci per farsi sentire. La mera
presenza, le chiacchiere, la poca convinzione, lattesa di un gol, non ci
appartengono. Non è nel nostro modo di tifare. Gente incazzata che affronti la trasferta
con animo combattente e deciso. Lo ripetiamo lennesima volta, occorre assumersi
limpegno di sostenere la MAGLIA o contestare I GIOCATORI (o altri soggetti) comunque
vadano le cose. I giocatori che, presentatisi in Sede al suon di Si va bene, però
restiamo ottimisti perché il gruppo è unito e compatto e si arriva sempre in anticipo
agli allenamenti, sono buoni segnali..., domenica si sono dovuti ricredere e hanno
ammesso, forse, di avere sottovalutato la situazione. Avevamo ragione in quellincontro ad essere così
incazzati.

La prestazione indecente scatena cori di disapprovazione fino al TOGLITI LA
MAGLIA riferito in generale a TUTTI gli 11 in campo. Stendiamo lo striscione
ONORATELA! già esposto a Firenze e
col Messina, e cominciamo a fare i primi nomi.
Troppo facile dire Sosteneteci e poi al 90° fischiate se volete. Troppo
facile. Sono altri i modi con cui ci muoviamo, non ci bastano di certo i fischi col
Messina, quando vediamo uno scempio lungo 90 ed a fine partita, in 30, i
giocatori corrono sotto la doccia. Troppo facile. Troppo facile dileguarsi quando ci sono
da chiarire le cose, quando cè da subire lo sfogo di chi è sempre presente. Questa
situazione generale prevede grandissime colpe non solo nei giocatori, ma nella dirigenza.
Siamo tornati ai tempi di Larini e Fedele, due personaggi che hanno fatto il male del
PARMA. Sappiamo quanto un dirigente influisca su tutto il resto, e poiché questanno
le colpe sembrano evidenti, Cinquini e lattuale dirigenza diventano da oggi nostri
bersagli, perché generalizzare va bene (se serve da stimolo), poi occorre anche mandare a
quel paese chi non sta onorando la nostra Maglia, e solo perché dietro le quinte non è
legittimato dal tenersi fuori dalla lotta. Sia chiaro che nessuno deve infangare il nome
di PARMA e del PARMA, nemmeno col silenzio o con il menefreghismo, ed a maggior ragione
chi non scende in campo e pensa di essere al sicuro con le gambe sotto una scrivania. Non
si tratta di trovare un capro espiatorio o di giustificare prestazioni penose ma, come
già scritto, non vogliamo fantocci in società: che almeno qualcuno ci risponda con lo
stesso livore con cui oggi lo critichiamo (ma dubitiamo sarà fatto).
Sappiano che oggi il contributo dei nostri dirigenti alla causa è nullo,
quando non controproducente. Quindi: CINQUINI VATTENE! Per non parlare di tale Alberto
Peroglio Longhin (a tutti gli effetti Amministratore Delegato, messo in carica da qualche
mese da Angiolini) che la prima volta che apre bocca è per annunciare il silenzio stampa
dei giocatori dopo la partita con il Messina! Robe da matti. Lo stesso Angiolini (il
presidente) che mise volontariamente nellocchio del ciclone Beretta
affermando che era il tecnico che costava meno, lo stesso indiziato di
affiancare Bondi nel nuovo CDA Parmalat, per il quale probabilmente nutre molto più
interesse.
Per questa banda di
buffoni abbiamo una sola richiesta: levarsi, e anche in fretta, dal posto che occupano
senza aspettare un secondo di più. Meglio nessuno che avere lillusione che ci sia
qualcuno.
Parlando di aspetti più legati al tifo (detto del nostro, che può essere molto più
incisivo, sia come numeri che come apporto vocale) vediamo finalmente uno stadio pieno per
trequarti, lentusiasmo è palpabile visto il buon campionato degli amaranto. Una
buona tifoseria che sa farsi sentire, con i distinti che partecipano più volte alle
canzoni ed ai battimani. La curva livornese ha fatto una discreta impressione per il modo
spontaneo con cui nascono i cori e per come sono poi seguiti dallo stadio. Assenti le
bandiere e le sciarpate, ci sono solo gli striscioni Fino allultimo
bandito e Baldi e Fieri. Di fianco a noi il solito gruppetto di
giovanissimi: non sono molto organizzati ma almeno, vista letà, ci sono. Livorno
deve essere una di quelle città in cui è naturale appassionarsi al calcio e diventare,
nel tempo, un assiduo frequentatore dello stadio, per cui gli ULTRAS non sono
unelite ristretta ma un modo naturale di andare allo stadio.
Al ritorno il racconto di qualche vecchio allieta la trasferta, anche la più
cocente e la più deludente riserva sempre un fascino particolare, che le permette
dessere indimenticabile nelle nostre menti.
Un ringraziamento ai ragazzi di Spezia ed ai Leoni dellAquitania per
lassiduità con cui sono presenti al nostro fianco appena loccasione è
propizia.
SOCIETA' FANTASMA, DIRIGENTI
INCOMPETENTI, GIOCATORI SENZA DIGNITA': E' QUESTO IL RISPETTO PER GLI ULTRAS?

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