Resoconto partite

2004/05

Lazio - PARMA

2 - 0  

27 - 02 - 2005

Serie A

Sinceramente sapevamo che non potevamo aspettarci troppo da questa trasferta, almeno come partecipazione, non tanto per il fatto che negli ultimi tempi il Popolo Gialloblu Crociato è mancato fuori dalle mura amiche (situazione per la quale ci stiamo impegnando in tutti i modi), quanto perché reduci dalla spedizione di Stoccarda, dove avevamo registrato un’ottima affluenza, tanto da organizzare due pullman come Gruppo. Così, consapevoli che non tutti i presenti in Germania, dopo soli due giorni, se la sarebbero sentita di far rotta anche su Roma, temevamo d’essere in numero molto ridotto, anche considerando la precedente partita nella capitale (contro la Roma il 19 dicembre), dove ci presentammo in soli cinquantacinque BOYS, nonostante a quel tempo avessimo "solo" 1 diffidato (per Carrara - 5 delle sei diffide erano state annullate dal T.A.R.) e non 17 come oggi (con le 11 di PARMA-Juventus e il ripristino di quelle di Carrara). Ciononostante il Gruppo ha insistito molto sulla partecipazione a questa trasferta, presentandosi con lo slogan inequivocabile: “Se hai le palle… tirale fuori! A Roma con i BOYS”, ricordando che si trattava dell’ennesimo scontro salvezza, con il PARMA in bilico sul baratro della retrocessione, dopo un’entusiasmante qualificazione europea, dove la squadra aveva dimostrato grinta e orgoglio. Chiedevamo quindi alla Nord di dimostrare ciò che vale, dopo la scarsa partecipazione alle ultime trasferte e il tifo discontinuo delle ultime partite.
52 BOYS sono partiti da PARMA, alle prime luci dell’alba di domenica, alla volta della città capitolina. Un numero sicuramente non esaltante, ma che in questo specifico momento, realisticamente, non si poteva immaginare superiore. Dal Ducato, oltre a noi, una cinquantina di persone dei Clubs e un ragazzo del Settore. Un po’ poco come “Nord”…
Nel settore ospiti dell’Olimpico la presenza Gialloblu Crociata è stata di circa 130 persone (di cui 15 della sezione romana del Settore). Buona parte delle persone dei Clubs non hanno preso parte al tifo, seguendo la partita staccati dal “cioppo” che ha tentato d’incitare la squadra.
Farsi sentire all’Olimpico, in un’ottantina circa a cantare, non era certo cosa facile ma, approfittando della prestazione non troppo esaltante della Curva laziale, talvolta ci siamo riusciti. Il nostro tifo è stato piuttosto costante, con molte bandiere sempre al vento. Nonostante la presenza di molti volti nuovi siamo rimasti sempre uniti, e chi era nel “cioppo” non s’è risparmiato. Tutti bravi.
L’Olimpico presentava ampi spazi vuoti, ravvisabili anche nella Nord biancoazzurra. La loro Curva, com’è sembra essere ormai di moda a Roma, ha issato striscioni a più riprese su varie tematiche. Ricordiamo alcuni contro Gazzoni e uno di stima all’attuale amministratore delegato del PARMA Calcio, che in un recente passato ha prestato la sua opera nella squadra dell’aquila. Il loro tifo è apparso piuttosto disorganizzato e sempre condizionato dal risultato, anche se in talune occasioni ha contagiato più settori.
Il PARMA, nella prima frazione di gioco, è parso svogliato e arrendevole. Un atteggiamento incomprensibile, sicuramente non causato da un’ipotetica stanchezza post-Stoccarda, visto che nel secondo tempo la squadra ha pressato gli avversari, sfiorando più volte il pareggio. Purtroppo, quando non ci s’impegna costantemente per tutti e novanta i minuti si rischia di perdere e… così è stato. L’ennesima sconfitta in trasferta, ancora una volta contro una diretta concorrente per la permanenza in serie A, ancora una volta contro una squadra che non ha un potenziale superiore al nostro.
A fine partita i giocatori sono venuti a salutarci sotto il nostro settore, giusto tributo a chi ha dato tutto per novanta minuti. Li abbiamo accolti con cori d’incitamento e ci sarebbe piaciuto avvicinarci alla vetrata di bordo campo per salutarli da vicino. Purtroppo, questa pacifica dimostrazione di calore, c’è stata inspiegabilmente impedita dalle forze dell’ordine, che con fare piuttosto brusco ci hanno tenuti lontano dai nostri portacolori.
Siamo tornati a PARMA con un’ulteriore sconfitta sul groppone, ma sicuri d’aver fatto il nostro dovere. Nuove vitali battaglie ci attendono e speriamo di essere in tanti, per riuscire ad affrontarle con successo.
NOI CI CREDIAMO!

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