Resoconto partite

2004/05

Roma - PARMA

  5 - 1

19 - 12 - 2004

Serie A

In tutti i modi abbiamo cercato di spronare la gente affinché venisse a Roma, ricordando che era una partita importante, in un momento estremamente difficile, e soprattutto una trasferta a casa d’una tifoseria ostile, numerosa e solitamente poco leale… Abbiamo divulgato questo messaggio a più riprese, di modo che l’attenzione non venisse mai meno e più persone possibile si convincessero di quello che era il loro dovere. Messaggi divulgati allo stadio, in occasione della partita con il Besiktas, su “La Voce di Parma” e sul nostro sito Internet. Nonostante i nostri appelli, nonostante il PARMA stia combattendo per la salvezza, e quindi gli stimoli per esserci non manchino di certo, solo pochissimi hanno risposto alla nostra chiamata.
Cinquantacinque BOYS hanno seguito il PARMA a Roma. Un numero sicuramente esiguo, inferiore a quello degli anni scorsi. La cosa che crediamo colpisca di più è il fatto che di questi cinquantacinque, undici, erano di ritorno da Monaco, dove, nel pomeriggio di sabato, in compagnia dei Gemellati bordolesi, avevano seguito la partita di campionato Monaco-BORDEAUX. Tornati a PARMA in nottata, seppur stanchi e assonnati, erano in prima fila sul pullman del Gruppo per Roma; questo, nonostante i loro impegni lavorativi e sentimentali, nonché le relative disponibilità economiche, siano paragonabili a molti di quelli che, al contrario, hanno deciso di disertare la trasferta all’Olimpico. Una prova di Fede che abbiamo voluto sottolineare, non certo per compiacerci di noi stessi, ma sperando sia di stimolo a qualcuno per impegnarsi maggiormente.
Insieme a Noi, un pulmino di ragazzi di Bordeaux, sempre presenti quando il PARMA affronta i giallorossi. Una notevole prova di mentalità Ultras e un grande gesto d’amicizia, che ci rende estremamente orgogliosi del Gemellaggio che ci unisce.
Ecco, leggendo queste righe, speriamo qualcuno vorrà riflettere sul contributo che sta dando, al Gruppo e al PARMA.
Ad inizio stagione, quando partì il tesseramento ai BOYS, il Gruppo divulgò una lettera in merito, di cui desideriamo riproporre un passo, dove s’affrontava specificatamente l’argomento “trasferte”: “[…] non né pretendiamo da tutti venti all'anno, ma lo spirito di sacrificio non deve essere una prerogativa di pochi ma un imperativo per tutti.” Parole che vanno al di là del Gruppo e interessano tutta la Nord.
Sul pullman dei BOYS, insieme ai “soliti noti”, anche qualche volto nuovo, che ci auguriamo di rivedere con continuità. Il viaggio è stato tranquillo, senza imprevisti, caratterizzato dal clima goliardico che sempre accompagna le nostre trasferte, quel clima vivace e scherzoso, che realizza quello spirito comunitario alla base del Gruppo.
All’Olimpico c’è stato negato l’ingresso allo striscione: “Le Leggi Speciali ci diffidano, il TAR ci assolve. Libero cittadino? No, Ultras!”, realizzato dopo la revoca di tutte le cinque diffide (sulle sei inflitteci a Carrara) per cui era stato presentato ricorso. Il provvedimento non è stato motivato ma, non trattandosi di uno striscione violento, siamo portati a pensare che questa verità (abbiamo solo riportato i fatti) possa disturbare qualcuno, magari chi certe “Leggi Speciali” le fa e chi le applica.
Il PARMA ha affrontato la Roma a viso aperto, tenendo bene il campo per buona parte del primo tempo. Un PARMA sicuramente più combattivo di qualche partita fa, ma che s’è lasciato andare a troppe distrazioni, prontamente punite dai giallorossi. La pesante sconfitta non è certo un toccasana, anche per colpa della pessima classifica, e non ci permette di vivere le feste natalizie con molta serenità. Eravamo ben coscienti della forza dell’undici capitolino ma speravamo in qualcosa in più da parte dei nostri. Almeno: un saluto a chi, disinteressatamente, per pura Fede, s’è fatto 600 chilometri per tifare Gialloblu Crociato. Sul campo una sconfitta ci può sempre stare, specie contro un avversario dotato, che anche l’anno scorso (non dimentichiamocelo) ci punì pesantemente al Tardini. Purtroppo, i punti che sicuramente ci mancano in classifica, potevano e dovevano essere ottenuti in altre occasioni, contro le tante squadre che abbiamo incontrato e che non ci sono affatto sembrate superiori, almeno nelle potenzialità. Detto questo, non possiamo non notare che ci siano stati annullati due gol, entrambi regolari. Un corretto arbitraggio, probabilmente, non ci avrebbe evitato la sconfitta ma avrebbe impedito questa assumesse tali proporzioni, tagliando le gambe alla squadra. Quest’anno, purtroppo, le errate interpretazioni arbitrali nei nostri confronti sono ormai una costante. Pensando che alla ripresa del campionato arriverà la famigerata Juventus, la cosa ci preoccupa non poco…
Nonostante il nostro numero ridotto e il risultato del campo, il nostro tifo è stato veramente buono. I cori d’incitamento non sono mai mancati e le bandiere non hanno mai smesso di sventolare. Sicuramente la struttura dell’Olimpico è molto dispersiva ma siamo riusciti a farci sentire, pure dai giallorossi. Anche quando la sconfitta s’è fatta pesante non ci sono mai stati momenti di pausa, il che dimostra la giusta mentalità di quelli che c’erano. Nel finale, vari cori sono stati dedicati ai diffidati, soprattutto al nostro amico costretto a PARMA, e contro la repressione.
I romanisti, non ci hanno impressionato. Se si esclude un qualche raro momento in cui le due Curve cantavano insieme (ma mai all’unisono), facendo leva sul numero, abbiamo avuto notevoli difficoltà a sentirli e soprattutto a capirli. In generale ci sono apparsi poco colorati, scarsamente coreografici e insufficienti sul piano canoro.
Un coro in lingua francese ha rimbombato a lungo sugli spalti romani, coro dedicato ai nostri amici bordolesi, che qui riproponiamo a conclusione di questo resoconto della trasferta, tributo sincero ad amici leali, che sono stati vicini ai nostri Colori più di qualcuno che con questi Colori c’è nato:
NOUS CHANTON PARMA ET BORDEAUX ALE’!

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