In tutti i modi abbiamo
cercato di spronare la gente affinché venisse a Roma, ricordando che era una partita
importante, in un momento estremamente difficile, e soprattutto una trasferta a casa
duna tifoseria ostile, numerosa e solitamente poco leale
Abbiamo divulgato
questo messaggio a più riprese, di modo che lattenzione non venisse mai meno e più
persone possibile si convincessero di quello che era il loro dovere. Messaggi divulgati
allo stadio, in occasione della partita con il Besiktas, su La Voce di Parma e
sul nostro sito Internet. Nonostante i nostri appelli, nonostante il PARMA stia
combattendo per la salvezza, e quindi gli stimoli per esserci non manchino di certo, solo
pochissimi hanno risposto alla nostra chiamata.
Cinquantacinque BOYS hanno
seguito il PARMA a Roma. Un numero sicuramente esiguo, inferiore a quello degli anni
scorsi. La cosa che crediamo colpisca di più è il fatto che di questi cinquantacinque,
undici, erano di ritorno da Monaco, dove, nel pomeriggio di sabato, in compagnia dei
Gemellati bordolesi, avevano seguito la partita di campionato Monaco-BORDEAUX. Tornati a
PARMA in nottata, seppur stanchi e assonnati, erano in prima fila sul pullman del Gruppo
per Roma; questo, nonostante i loro impegni lavorativi e sentimentali, nonché le relative
disponibilità economiche, siano paragonabili a molti di quelli che, al contrario, hanno
deciso di disertare la trasferta allOlimpico. Una prova di Fede che abbiamo voluto
sottolineare, non certo per compiacerci di noi stessi, ma sperando sia di stimolo a
qualcuno per impegnarsi maggiormente.
Insieme a Noi, un pulmino di ragazzi di Bordeaux, sempre presenti quando il PARMA affronta
i giallorossi. Una notevole prova di mentalità Ultras e un grande gesto damicizia,
che ci rende estremamente orgogliosi del Gemellaggio che ci unisce.
Ecco, leggendo queste righe,
speriamo qualcuno vorrà riflettere sul contributo che sta dando, al Gruppo e al PARMA.
Ad inizio stagione, quando partì il tesseramento ai BOYS, il Gruppo divulgò una lettera
in merito, di cui desideriamo riproporre un passo, dove saffrontava specificatamente
largomento trasferte: [
] non né pretendiamo da tutti venti
all'anno, ma lo spirito di sacrificio non deve essere una prerogativa di pochi ma un
imperativo per tutti. Parole che vanno al di là del Gruppo e interessano tutta la
Nord.
Sul pullman dei BOYS, insieme ai soliti noti, anche qualche volto nuovo, che
ci auguriamo di rivedere con continuità. Il viaggio è stato tranquillo, senza
imprevisti, caratterizzato dal clima goliardico che sempre accompagna le nostre trasferte,
quel clima vivace e scherzoso, che realizza quello spirito comunitario alla base del
Gruppo.
AllOlimpico cè stato negato lingresso allo striscione: Le Leggi
Speciali ci diffidano, il TAR ci assolve. Libero cittadino? No, Ultras!, realizzato
dopo la revoca di tutte le cinque diffide (sulle sei inflitteci a Carrara) per cui era
stato presentato ricorso. Il provvedimento non è stato motivato ma, non trattandosi di
uno striscione violento, siamo portati a pensare che questa verità (abbiamo solo
riportato i fatti) possa disturbare qualcuno, magari chi certe Leggi Speciali
le fa e chi le applica.
Il PARMA ha affrontato la
Roma a viso aperto, tenendo bene il campo per buona parte del primo tempo. Un PARMA
sicuramente più combattivo di qualche partita fa, ma che sè lasciato andare a
troppe distrazioni, prontamente punite dai giallorossi. La pesante sconfitta non è certo
un toccasana, anche per colpa della pessima classifica, e non ci permette di vivere le
feste natalizie con molta serenità. Eravamo ben coscienti della forza dellundici
capitolino ma speravamo in qualcosa in più da parte dei nostri. Almeno: un saluto a chi,
disinteressatamente, per pura Fede, sè fatto 600 chilometri per tifare Gialloblu
Crociato. Sul campo una sconfitta ci può sempre stare, specie contro un avversario
dotato, che anche lanno scorso (non dimentichiamocelo) ci punì pesantemente al
Tardini. Purtroppo, i punti che sicuramente ci mancano in classifica, potevano e dovevano
essere ottenuti in altre occasioni, contro le tante squadre che abbiamo incontrato e che
non ci sono affatto sembrate superiori, almeno nelle potenzialità. Detto questo, non
possiamo non notare che ci siano stati annullati due gol, entrambi regolari. Un corretto
arbitraggio, probabilmente, non ci avrebbe evitato la sconfitta ma avrebbe impedito questa
assumesse tali proporzioni, tagliando le gambe alla squadra. Questanno, purtroppo,
le errate interpretazioni arbitrali nei nostri confronti sono ormai una costante. Pensando
che alla ripresa del campionato arriverà la famigerata Juventus, la cosa ci preoccupa non
poco
Nonostante il nostro numero ridotto e il risultato del campo, il nostro tifo è stato
veramente buono. I cori dincitamento non sono mai mancati e le bandiere non hanno
mai smesso di sventolare. Sicuramente la struttura dellOlimpico è molto dispersiva
ma siamo riusciti a farci sentire, pure dai giallorossi. Anche quando la sconfitta
sè fatta pesante non ci sono mai stati momenti di pausa, il che dimostra la giusta
mentalità di quelli che cerano. Nel finale, vari cori sono stati dedicati ai
diffidati, soprattutto al nostro amico costretto a PARMA, e contro la repressione.
I romanisti, non ci hanno impressionato. Se si esclude un qualche raro momento in cui le
due Curve cantavano insieme (ma mai allunisono), facendo leva sul numero, abbiamo
avuto notevoli difficoltà a sentirli e soprattutto a capirli. In generale ci sono apparsi
poco colorati, scarsamente coreografici e insufficienti sul piano canoro.
Un coro in lingua francese ha rimbombato a lungo sugli spalti romani, coro dedicato ai
nostri amici bordolesi, che qui riproponiamo a conclusione di questo resoconto della
trasferta, tributo sincero ad amici leali, che sono stati vicini ai nostri Colori più di
qualcuno che con questi Colori cè nato:
NOUS CHANTON PARMA ET BORDEAUX ALE!
|