Spesso la gente, e non solo chi è
un po su con gli anni, ma chi non vive la Curva da Ultras o proprio è
estraneo allo stadio, per una trasferta come Stoccarda, o come sono state Palermo e
Messina per rimanere in Italia, si interroga sul perché noi ci teniamo tanto a
partecipare, sacrificando soldi, giorni di ferie, ed anche forze fisiche. E la motivazioni
non si limitano solamente al seguire la nostra squadra, il PARMA, e il nostro Striscione
BOYS (cose comunque fondamentali), ma alle sensazioni che una trasferta del
genere riesce a provocarti, a come tante ore su di un pullman riescano a
cementare tutti i partecipanti, a stringerli sotto ununica entità:
BOYS!
Già dalla vigilia, prima
della prevendita, si avvertiva che sarebbe stata un trasferta particolare, forse per la
distanza non esagerata, forse per la possibilità che potesse trattarsi dellultima
uscita in Europa dei Crociati (corna, ferro ecc ecc)
Sta di fatto che come non
succedeva da anni ormai (a Parigi) siamo riusciti ad organizzare due pullman con una
novantina di persone, compresi cinque ragazzi di Bordeaux rimasti a PARMA dalla partita
casalinga col Brescia. Un ottimo numero considerando che sempre due pullman li avevamo
portati a Firenze, per una partita di campionato giocata di domenica. Tra laltro ci
ha fatto piacere vedere, oltre ai soliti noti per queste trasferte, molti ragazzi giovani,
magari alla prima esperienza europea, alcuni anche da fuori PARMA (Genova, Milano
).
E mercoledì notte, o meglio giovedì mattina, sono le quattro ormai, e la gente
alla spicciolata arriva in Sede, dove un manipolo di temerari ha passato la notte. Si
aspettano i ritardatari, carichiamo bandiere e striscioni, prendiamo posto e partiamo in
direzioni Germania, obiettivo Stoccarda! Visto la quasi notte in bianco per molti, il
viaggio parte tranquillo per le prime ore dove si cercano di recuperare forze e ore di
sonno, ma poi piano piano, un risveglio dopo laltro, la situazione si anima. Partono i cori, di ogni genere,
nuovi, vecchi e demenziali (senza scordarci dei cugini, passando da Reggio E.), si sturano
le prime bocce (anche se sarebbe ora di colazione!), e la trasferta prende vita. Passano
le ore, ci si ferma a mangiare in un autogrill tedesco dove le cassiere tentano un
italiano da Sturmtruppen e dove scoppia dal nulla una guerriglia a base di
palle di neve: qualcuno avrà la peggio e tornerà, diciamo umido, sul
pullman! Come dice una canzone, percorriamo km, il paesaggio non cambia mai, neve e nulla,
ma di Stoccarda ancora nemmeno lombra! Forse erano sbagliate le ore pronosticate,
fatto sta che arriviamo nella città tedesca ben dopo il primo pomeriggio, come avevamo
pensato. I pullman si sono separati, così dopo aver parcheggiato partiamo a piedi verso
il centro, cercando gli altri BOYS. La parola dordine è stare uniti,
considerato anche i problemini che avevano cercato i bianco-rossi allandata.
Abbozziamo un mini-corteo, e dopo una breve passeggiata raggiungiamo gli altri, purtroppo
già localizzati e controllati dalla polizia locale. Visto il poco tempo a nostra
disposizione ci rifugiamo in un Irish Pub vicino al nostro ritrovo, non tipico
tedesco, ma abbastanza spazioso per ospitare quasi tutta la banda dei Crociati.
Incredibile lora passata in quel pub. Le pinte non sono mancate, qualcuno ha
improvvisato una pista da ballo, tutti parlavano con tutti, di tutto. Ma eravamo lì per
la partita, e ormai era ora di andare. Bello il corteo verso i pullman, rovinato
solamente da un attimo di tensione con la polizia, per uno scambio verbale con alcuni
locali. Arrivati allo stadio, però, troviamo brutte sorprese. Veniamo fatti scendere uno
a uno dal pullman, documento alla mano, filmati e fotografati, perquisiti più volte da
vari armadi di verde vestiti, trattati come dei terroristi! Ci viene un po da ridere
se pensiamo allandata quando i tifosi bianco-rossi sono stati liberissimi di fare
tutto ciò che hanno voluto! Ma non è finita qua. Problemi per gli striscioni: devono
essere attaccati solamente dal personale di sicurezza tedesco. Non esiste, senza
BOYS non entriamo, e alla fine riusciamo a far entrare almeno uno dei nostri a
controllare.
Un ragazzo, per i momenti di tensione in centro, non viene fatto entrare ed è
tenuto sotto controllo dalla polizia. Dovrà pagare 50 euro per non passare la notte in
Germania! La differenza della gestione dellordine pubblico si nota anche
allinterno dello stadio, basta guardare la loro Curva, non sono caldi e calorosi
come furono a PARMA, meno bandiere, neanche una torcia, il tutto ha unaria di
costruito! E il tipico stadio moderno, adatto per eventi, non certo per
il tifo. Un adeguamento sicuramente in vista dei Mondiali che si terranno in Germania nel
2006, e sicuramente quello che tenteranno di fare in Italia ad andare al 2012. Che
tristezza! Una volta entrati tutti, a partita iniziata, incominciamo a cantare a più non
posso, muniti di un centinaio di bandierine. Ci saranno 300 persone nel settore ospiti, di
cui la metà in basso a tifare, gli altri seduti in alto a
prendere freddo! Come
spesso accade non riusciamo bene ad unirci di fronte al megafono: troppo sparsi, poco
compatti, e troppa gente sulle ringhiere. Ormai, visto che spesso sono i soliti,
dovrebbero aver capito che star sulla ringhiera non serve a niente, che ci devono stare
solo le 3-4 persone che fan cantare, ma invece
I tempi regolamentari si concludono sullo 0-0, come allandata. Il freddo comincia a
farsi sentire, ma nei supplementari ci pensa il PARMA, in serata cuore e orgoglio, a
scaldarci: 0-2 e si rimane in Europa! Ormai è finita, si fa festa, la ringhiera viene
messa a dura prova dai nostri fisici ma terrà, anche quando tutti i giocatori
butteranno le loro maglie, giacche, guanti ed altro, per festeggiare questa importante
vittoria. Purtroppo il clima di festa finisce qua. Usciamo per aspettare chi non ha potuto
vedere la partita, ma veniamo avvertiti che la polizia, dopo averci fatto entrare, ha
letteralmente rovesciato tutti gli zaini, sequestrandone alcuni per colpa di qualche
torcia! E assurdo! Passi la perquisizione (senza alcun mandato), passi il sequestro
delle torce (lasciate sul pullman per non avere/creare problemi), ma gli zaini con tutti
gli oggetti personali (chiavi di casa, macchina ecc ecc), questo no! Cerchiamo di
discutere, ma è in utile. Anzi, uno di noi viene portato via e interrogato. Come successo
nel pre-partita vengono compilati chissà quali moduli, e in mancanza di denaro, per non
rimanere a Stoccarda tutta la notte, gli viene trattenuto
il cellulare! Si, avete
capito bene, il cellulare! Roba da terzo mondo (senza offesa per popolazioni sicuramente
più civili), altro che Mondiali 2006!
Riusciamo a ripartire, siamo tutti un po incazzati per queste cose, e gli unici
argomenti trattati sono la prossima splendida trasferta spagnola a Siviglia, e la più
imminente di Roma contro la Lazio. Siamo coerenti, pagheremo il buon numero (per il
Gruppo) di Stoccarda sicuramente a Roma. Non tutti riusciranno a ripartire per la
capitale.
Come sempre questo resoconto è dedicato ai ragazzi che non sono potuti venire, che non
hanno potuto partecipare alla trasferta, per vari motivi (diffidati in primis). Ma anche
aa chi questa trasferta non lha voluta fare, per fargli capire lunicità di
queste occasioni!
Ora riprendiamo le forze, altri 600 km ci aspettano. Pochi o tanti: i BOYS vanno a Roma.
RISPETTO PER NOI CHE CI SIAMO!
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