Resoconto partite

2004/05

Fiorentina - PARMA

     2 - 0

13 - 02 - 2005

Serie A

E’ soltanto venerdì sera, prime ore della prevendita BOYS per Firenze, ma già s’intuisce che le cose non stanno procedendo per il verso giusto. Tristi presagi poi confermati nei fatti, da una scarsa presenza di parmigiani al seguito dei Gialloblu Crociati. Domenica mattina e soltanto in 108 prendono posto sui nostri due pullman, numero di persone di poco superiore al precedente incontro contro i viola in Coppa Italia. Partita dove erano presenti gli undici diffidati di PARMA-Juventus (oggi forzatamente lontani) ma che non offriva stimoli paragonabili a quella odierna, gara di campionato contro una nostra diretta concorrente per la permanenza in serie A. Eppure, anche se gli incentivi per far rotta su Firenze ci sono tutti, buona parte della tifoseria si dimostra insensibile e diserta la missione. Come BOYS avevamo fissato nell’organizzazione di tre pullman (come a Siena) l’obbiettivo minimo da raggiunge ma… abbiamo fallito.
Oltre a noi, da PARMA, partono una quindicina di ragazzi di Settore Crociato, due pullman dei Clubs e varie macchinate, per un totale approssimativo di quattrocento Gialloblu Crociati nel settore ospiti dell’Artemio Franchi. Davvero poca cosa per quello che c’è in ballo: tre punti che valgono oro.
Arriviamo a Firenze desiderosi di trasmettere il nostro spirito combattivo alla squadra, tant’è che durante il riscaldamento la invitiamo sotto Curva, lanciandogli un perentorio messaggio: “Undici Leoni, noi vogliamo undici Leoni!”. Vogliamo vedere persone motivate, grintose e indomabili, affrontare l’avversario con la consapevolezza che da questo incontro può dipendere il nostro futuro. Artefici del nostro destino dobbiamo dare il massimo, sia sul campo sia in Curva, facendo emergere lo spirito del Leone, coraggioso e aggressivo, di cui due esemplari, non a caso, attorniano lo stemma del PARMA nel Simbolo dei BOYS. Spirito che richiamiamo anche con uno striscione, issato all’ingresso dei nostri in campo per l’inizio delle ostilità: “NOI VOGLIAMO 11 LEONI”. Avvio di partita che i ragazzi del Settore salutano con una coriandolata e un messaggio all’undici Gialloblu Crociato, scritto su di uno striscione appeso in campo: “NOI E VOI: GRINTA E PASSIONE E LA VITTORIA SARA’”.
Purtroppo, come sono palesemente caduti nel vuoto i nostri appelli per una maggior partecipazione alla trasferta, diffusi sul web tramite il nostro sito e a mezzo stampa su La Voce di PARMA, anche quello alla squadra sembra non cogliere nel segno. Passano i minuti e non c’è traccia di Leoni in campo, tanto meno con la casacca Crociata; solo un PARMA inconcludente che ha difficoltà a costruire azioni offensive e quando finalmente ci riesce le sciupa grossolanamente.
Cantiamo e sventoliamo per tutto il primo tempo, anche se difficilmente riusciamo ad essere incisivi. L’esiguo numero e la nostra incapacità a coinvolgere costantemente tutti nel tifo c’impediscono di fare la differenza. Non riusciamo neppure a trascinare i ragazzi del Settore Crociato, che si posizionano distanti e partecipano solo discontinuamente al tifo, quando invece sarebbe importante far quadrato e sostenere con ogni mezzo la squadra.
Se in campo non ci sono undici Leoni, per certo il dodicesimo (quello che abita la Curva) non sa ruggire a dovere.
Quando lo svantaggio raggiunge il 2-0 la Curva abdica al proprio ruolo. In molti si arrendono e abbandonano il proprio posto, girovagando per il settore o occupando la ringhiera. Altri, addirittura, decidono di lasciare lo stadio, per far ritorno a casa. Uno spettacolo indecoroso, a cui il Gruppo non sa contrapporsi adeguatamente.
Una tragedia, in campo e sugli spalti.
Quando le cose vanno male è molto facile distribuire colpe e critiche, glissando sulle proprie responsabilità. Ma è proprio in questi momenti, quando si palesano difficoltà e lacune, che chi è al vertice deve farsi carico di tutto ciò che gli compete, provvedendo tempestivamente ad analizzare la situazione e ad elaborare una strategia. Così faremo.
I BOYS si assumono sempre la totale responsabilità per ciò che accade in Curva e così anche ora, di fronte allo scempio partorito a Firenze. Sicuramente il fatto che tanti leaders e personaggi storici della Nord siano ora diffidati, e quindi impossibilitati a frequentare lo stadio, ci indebolisce come Gruppo, ma sta a noi, e solo a noi, trovare nuove risorse e far maturare quelle che già abbiamo. Fin da ora promettiamo a tutto il Popolo Gialloblu Crociato che cercheremo di fare del nostro meglio, impegnandoci ancora di più, con maggior diligenza e volontà, sacrificando ancora più tempo e infondendo nella Causa ancor più energia. Una promessa che vogliamo onorare a tutti costi, una promessa che è anche un piccolo invito, a tutti quelli che hanno PARMA e il PARMA nel cuore. Collaborate con i BOYS, avvicinatevi al Gruppo, venite in Sede, partecipate alle riunioni, aiutateci in questo processo vitale.
Tra le nostre responsabilità c’è anche quella di vigilare affinché chi indossa i nostri Colori in campo sappia onorarli come meritano. Non necessariamente vincendo, ma sempre lottando e combattendo all’ultimo sangue. Oggi, come altre volte nel corso della stagione, non è stato così. Invitiamo quindi anche i giocatori ad un sano esame di coscienza.
Abbiamo pazientato, abbiamo atteso, ma ora la nostra pazienza sta volgendo al termine, esasperata da prestazioni biasimevoli. Appuntamenti fondamentali per il nostro futuro affrontati con sufficienza, senza grinta e voglia di vincere. Così non va. Chi ama questa città lo dimostri con i fatti, o si prepari a risponderne in prima persona.
Come noi BOYS dovremo sforzarci d’operare affinché ci sia un maggior coinvolgimento, sia come numero di presenze sia come partecipazione al tifo, la squadra dovrà saper stimolare la tifoseria, dando tutta se stessa. Difficile pretendere esodi di massa, quando si è soliti andare in campo per tirare il novantesimo. Com’è difficile pensare di poter spronare la squadra, quando è la Curva, per prima, a non crederci. In parole povere: o tutti (tifosi e squadra) daranno di più o è la fine.
La Fiesole, Curva degli Ultras viola, non ha brillato particolarmente. Siamo riusciti a sentirla solo in qualche occasione e ha richiamato la nostra attenzione visiva solo durante una buona sciarpata. Per i viola era la giornata dedicata al ricordo del “Pompa” (Stefano Biagini, capo e fondatore degli Ultras) e per l’occasione è stato esposto il vecchio striscione degli Ultras.
Per inizio partita i toscani hanno presentato una coreografia contro gli arbitri e la Lega, per le recenti decisioni arbitrali a loro avverse. Tanti cartoncini verdi, raffiguranti banconote da cento Euro, contornavano lo striscione: “Questi sono i campioni che decidono il campionato… Paparesta, Collina e Tombolino”. Il classico show vittimista di una tifoseria che ama enfatizzare i torti subiti e si mostra molto permalosa con chi gli ricorda, molto pacatamente, che sarebbe buona cosa ottenere le promozioni sul campo e non a tavolino.
Concludiamo ringraziando chi c’era, chi ha cantato e chi ci ha creduto davvero. Quei pochi che hanno saputo onorare i nostri Colori.

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