E soltanto venerdì sera,
prime ore della prevendita BOYS per Firenze, ma già sintuisce che le cose non
stanno procedendo per il verso giusto. Tristi presagi poi confermati nei fatti, da una
scarsa presenza di parmigiani al seguito dei Gialloblu Crociati. Domenica mattina e
soltanto in 108 prendono posto sui nostri due pullman, numero di persone di poco superiore
al precedente incontro contro i viola in Coppa Italia.
Partita dove erano presenti gli undici diffidati di PARMA-Juventus (oggi forzatamente
lontani) ma che non offriva stimoli paragonabili a quella odierna, gara di campionato
contro una nostra diretta concorrente per la permanenza in serie A. Eppure, anche se gli
incentivi per far rotta su Firenze ci sono tutti, buona parte della tifoseria si dimostra
insensibile e diserta la missione. Come BOYS avevamo fissato nellorganizzazione di
tre pullman (come a Siena) lobbiettivo
minimo da raggiunge ma
abbiamo fallito.
Oltre a noi, da PARMA,
partono una quindicina di ragazzi di Settore Crociato, due pullman dei Clubs e varie
macchinate, per un totale approssimativo di quattrocento Gialloblu Crociati nel settore
ospiti dellArtemio Franchi. Davvero poca cosa per quello che cè in ballo: tre
punti che valgono oro.
Arriviamo a Firenze desiderosi di trasmettere il nostro spirito combattivo alla squadra,
tantè che durante il riscaldamento la invitiamo sotto Curva, lanciandogli un
perentorio messaggio: Undici Leoni, noi vogliamo undici Leoni!. Vogliamo
vedere persone motivate, grintose e indomabili, affrontare lavversario con la
consapevolezza che da questo incontro può dipendere il nostro futuro. Artefici del nostro
destino dobbiamo dare il massimo, sia sul campo sia in Curva, facendo emergere lo spirito
del Leone, coraggioso e aggressivo, di cui due esemplari, non a caso, attorniano lo stemma
del PARMA nel Simbolo dei BOYS. Spirito che richiamiamo anche con uno striscione, issato
allingresso dei nostri in campo per linizio delle ostilità: NOI
VOGLIAMO 11 LEONI. Avvio
di partita che i ragazzi del Settore salutano con una coriandolata e un messaggio
allundici Gialloblu Crociato, scritto su di uno striscione appeso in campo:
NOI E VOI: GRINTA E PASSIONE E LA VITTORIA SARA.
Purtroppo, come sono palesemente caduti nel vuoto i nostri appelli per una maggior partecipazione alla trasferta, diffusi sul web
tramite il nostro sito e a mezzo stampa su La Voce di PARMA, anche quello alla squadra
sembra non cogliere nel segno. Passano i minuti e non cè traccia di Leoni in campo,
tanto meno con la casacca Crociata; solo un PARMA inconcludente che ha difficoltà a
costruire azioni offensive e quando finalmente ci riesce le sciupa grossolanamente.
Cantiamo e sventoliamo per tutto il primo tempo, anche se difficilmente riusciamo ad
essere incisivi. Lesiguo numero e la nostra incapacità a coinvolgere costantemente
tutti nel tifo cimpediscono di fare la differenza. Non riusciamo neppure a
trascinare i ragazzi del Settore Crociato, che si posizionano distanti e partecipano solo
discontinuamente al tifo, quando invece sarebbe importante far quadrato e sostenere con
ogni mezzo la squadra.
Se in campo non ci sono
undici Leoni, per certo il dodicesimo (quello che abita la Curva) non sa ruggire a dovere.
Quando lo svantaggio raggiunge il 2-0 la Curva abdica al proprio ruolo. In molti si
arrendono e abbandonano il proprio posto, girovagando per il settore o occupando la
ringhiera. Altri, addirittura, decidono di lasciare lo stadio, per far ritorno a casa. Uno
spettacolo indecoroso, a cui il Gruppo non sa contrapporsi adeguatamente.
Una tragedia, in campo e sugli spalti.
Quando le cose vanno male è molto facile distribuire colpe e critiche, glissando sulle
proprie responsabilità. Ma è proprio in questi momenti, quando si palesano difficoltà e
lacune, che chi è al vertice deve farsi carico di tutto ciò che gli compete, provvedendo
tempestivamente ad analizzare la situazione e ad elaborare una strategia. Così faremo.
I BOYS si assumono sempre la totale responsabilità per ciò che accade in Curva e così
anche ora, di fronte allo scempio partorito a Firenze. Sicuramente il fatto che tanti
leaders e personaggi storici della Nord siano ora diffidati, e quindi impossibilitati a
frequentare lo stadio, ci indebolisce come Gruppo, ma sta a noi, e solo a noi, trovare nuove risorse e far maturare
quelle che già abbiamo. Fin da ora promettiamo a tutto il Popolo Gialloblu Crociato che
cercheremo di fare del nostro meglio, impegnandoci ancora di più, con maggior diligenza e
volontà, sacrificando ancora più tempo e infondendo nella Causa ancor più energia. Una
promessa che vogliamo onorare a tutti costi, una promessa che è anche un piccolo invito,
a tutti quelli che hanno PARMA e il PARMA nel cuore. Collaborate con i BOYS, avvicinatevi
al Gruppo, venite in Sede, partecipate alle riunioni, aiutateci in questo processo vitale.
Tra le nostre responsabilità cè anche quella di vigilare affinché chi indossa i
nostri Colori in campo sappia onorarli come meritano. Non necessariamente vincendo, ma
sempre lottando e combattendo allultimo sangue. Oggi, come altre volte nel corso
della stagione, non è stato così. Invitiamo quindi anche i giocatori ad un sano esame di
coscienza.
Abbiamo pazientato, abbiamo atteso, ma ora la nostra pazienza sta volgendo al termine,
esasperata da prestazioni biasimevoli. Appuntamenti fondamentali per il nostro futuro
affrontati con sufficienza, senza grinta e voglia di vincere. Così non va. Chi ama questa
città lo dimostri con i fatti, o si prepari a risponderne in prima persona.
Come noi BOYS dovremo
sforzarci doperare affinché ci sia un maggior coinvolgimento, sia come numero di
presenze sia come partecipazione al tifo, la squadra dovrà saper stimolare la tifoseria,
dando tutta se stessa. Difficile pretendere esodi di massa, quando si è soliti andare in
campo per tirare il novantesimo. Comè difficile pensare di poter spronare la
squadra, quando è la Curva, per prima, a non crederci. In parole povere: o tutti (tifosi
e squadra) daranno di più o è la fine.
La Fiesole, Curva degli Ultras viola, non ha brillato particolarmente. Siamo riusciti a
sentirla solo in qualche occasione e ha richiamato la nostra attenzione visiva solo
durante una buona sciarpata. Per i viola era la giornata dedicata al ricordo del
Pompa (Stefano Biagini, capo e fondatore degli Ultras) e per loccasione
è stato esposto il vecchio striscione degli Ultras.
Per inizio partita i toscani hanno presentato una coreografia contro gli arbitri e la
Lega, per le recenti decisioni arbitrali a loro avverse. Tanti cartoncini verdi,
raffiguranti banconote da cento Euro, contornavano lo striscione: Questi sono i
campioni che decidono il campionato
Paparesta, Collina e Tombolino. Il
classico show vittimista di una tifoseria che ama enfatizzare i torti subiti e si mostra
molto permalosa con chi gli ricorda, molto pacatamente, che sarebbe buona cosa ottenere le
promozioni sul campo e non a tavolino.
Concludiamo ringraziando chi cera, chi ha cantato e chi ci ha creduto davvero. Quei
pochi che hanno saputo onorare i nostri Colori.
|