Resoconto partite

2004/05

PARMA - Inter

  2 - 2

06 - 02 - 2005

Serie A

Finalmente torniamo a giocare alla domenica pomeriggio alle 15, come vogliono tradizione e buonsenso, dopo le partite con Udinese (sabato alle 20:30, primo giorno della Merla) e Bologna (giovedì alle 20:30), e finalmente in uno stadio gremito. E’ una stupenda giornata di sole, il cielo è limpido, l’aria fresca ma non fredda. Un bel pomeriggio invernale, che coincide con l’arrivo a PARMA di una delle grandi del campionato: l’Inter, ancora imbattuta nel corso di questa stagione. L’impegno è proibitivo ma invitiamo tutti a crederci, lanciando appelli dalle pagine di “1977”, distribuito come sempre nel pre-partita, e dal microfono.
Mancano pochi minuti all’inizio e gli interisti si fanno sentire. La Nord risponde, ma sembra dover ancora carburare. I ragazzi del Settore Crociato dispiegano la “Magliettona” Crociata, mentre i nostri Leoni, insieme alle Bandiere del Gruppo, iniziano a sventolare.
Entrano le squadre in campo e accendiamo le nostre fiaccole nella parte bassa della Curva. Risaltano sicuramente meno che in notturna, ma donano colore e calore al nostro tifo, che vuole trasmettere un messaggio perentorio a tutti, ai giocatori e ai tifosi. Indipendentemente dalla forza del nostro avversario, noncuranti dei pronostici: dobbiamo lottare instancabilmente fino alla fine, fiduciosi di potercela fare.
Nessuna delle nostre torce finisce in campo, utilizzate solo a fini coreografici, ma ciononostante siamo consapevoli d’aver commesso un “crimine”, almeno stando alle leggi vigenti. Leggi che, nel Paese dei “condoni” e dei “colpi di spugna”, del “garantismo” per i potenti e delle “leggi speciali” per chi non ha sponsorizzazioni politiche, prevedono sanzioni penali e amministrative per chi accende una fiaccola allo stadio.
I primi minuti della Nord sono sottotono. Canta solo la parte centrale sopra al microfono e i cori mancano d’incisività. Manca il boato della folla, l’urlo di rabbia, la grinta che trasforma un canto in ruggito.
Con il passare dei minuti, però, la Curva cresce, stimolata da una generosa prova della squadra in campo, che affronta l’avversario senza timori reverenziali. Una grande iniezione di fiducia arriva alla mezz’ora del primo tempo, quando il PARMA passa in vantaggio e l’Inter rimane in dieci per un’espulsione. Il gol fa uscire dal torpore molte persone e la Nord alza il volume.
Sul finire della prima frazione di gioco un coro è dedicato di cuore ai nostri diffidati, quegli amici costretti a rimanere lontano dal Gruppo (almeno fisicamente, non certo in spirito) quando il PARMA scende in campo. Notiamo con piacere che sempre più persone partecipano al nostro canto, testimonianza che la Nord si sta sensibilizzando in merito. Probabilmente, i fatti di PARMA-Juventus e tutto ciò che ne è conseguito (11 diffide), hanno aperto gli occhi a molti.
Nella ripresa il secondo gol Gialloblu Crociato, che porta il risultato sul 2-0, fa esplodere l’entusiasmo e la partecipazione al tifo. I battimani coinvolgono buona parte della Curva e così anche le sciarpate e i cori, che riecheggiano possenti.
Al microfono, dopo la diffida di M., s’alternano due ragazzi giovani (seppur da tanti anni al seguito) e un personaggio storico della Nord, il D., che li aiuta a crescere. Proprio da quest’ultimo udiamo frasi pittoresche, classiche del suo repertorio, che stimolano a cantare i giovani, sorridenti e incuriositi, e i meno giovani, che si esaltano ricordando i “bei tempi”.
Iniziamo ad assaporare la vittoria ma in poco tempo le nostre speranze si trasformano in cocente delusione. L’Inter, forte comunque di un potenziale sicuramente superiore, nonostante l’inferiorità numerica, prima accorcia le distanze e poi ci raggiunge, sfiorando addirittura il vantaggio. La Nord vive questi attimi con responsabilità, continuando a tifare fino alla fine, comunque soddisfatta per la buona prestazione della squadra. Il risultato, visto il parziale vantaggio di 2-0 e una traversa colpita, ci lascia sicuramente l’amaro in bocca, ma è accettato giudiziosamente. I ragazzi hanno fatto del loro meglio e alla fine non possiamo che ringraziarli con applausi, dedicandogli il coro “Vi vogliamo così!”.
L’arbitraggio di Collina è stato supponente e deludente, tanto da indispettire molti Gialloblu Crociati in tutti i settori dello stadio. Una gran mole d’errori che hanno sicuramente condizionato lo svolgimento della partita, per un arbitraggio certamente insufficiente ma che, a mente fredda, riconosciamo non particolarmente fazioso.
Gli interisti sono arrivati a PARMA in gran numero, occupando quasi tutto il settore ospiti, mentre altri nerazzurri si sono sparsi un po’ ovunque. Nonostante il buon inizio registrato nel pre-partita si sono spenti subito dopo, seguendo l’incontro prevalentemente in silenzio, con gli occhi al campo e le nostre melodie nelle orecchie. Cori e bandiere si sono levati al cielo solo dopo il 2-2, a pochi minuti dal triplice fischio finale.
La Curva Nord è stata presidiata prima e dopo la partita. Ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato a tali operazioni, arrivando anticipatamente allo stadio e lasciandolo la Nord solo dopo il deflusso dei nerazzurri, per contribuire attivamente alla difesa del nostro territorio.
Purtroppo dobbiamo constatare che i nostri appelli alla Nord, sul fatto di trascinare e motivare la squadra, oltre che inneggiare i nostri Colori indipendentemente dal risultato, sono stati fondamentalmente poco recepiti. La Nord, nonostante il buon tifo espresso per la maggior parte dell’incontro, s’è mostrata passiva. Invece di dare la carica fin dal primo minuto, ha avuto necessità fosse la squadra, con il suo impegno, a stimolarla a partecipare al tifo organizzato. Questo non è il ruolo che i BOYS vogliono per la Curva Nord. Non vogliamo essere semplici spettatori ma Ultras e tifosi, che cantano orgogliosi per i propri Colori. Vogliamo essere il dodicesimo uomo, che scende in campo ad inizio partita e combatte fino alla fine, dando l’esempio a tutti gli altri, puro e instancabile, animato da Fede incrollabile. Quella Fede che, domenica prossima, ci condurrà a Firenze.

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