Entrare nella testa dei tifosi
del PARMA è sempre più difficile.
Far parte dei BOYS è, per noi, motivo di grande orgoglio. Un Gruppo che, da ormai 29
anni, porta avanti lo spirito Ultras in questa città, che è sempre presente ovunque
giochi il PARMA (in Italia e in Europa), fiero desporre quel simbolo in cui si
riconosco generazioni di Ultras Gialloblu Crociati: lo Striscione con le Due Stelle.
Siamo sempre pronti a fare autocritica e, quando le cose vanno male (non necessariamente
per colpa nostra) ad assumerci quelle responsabilità che spettano a chi, comunque, ha
lonere e lonore di guidare la Nord. Come Gruppo trainante cerchiamo di gestire
e coinvolgere una Curva di migliaia di tifosi, consapevoli che solo una minoranza è
Ultras.
Domenica scorsa, al termine della partita contro la Lazio, abbiamo organizzato una prima
protesta contro Bondi & C. Uniniziativa non solo per gli Ultras ma per tutti i
tifosi del PARMA, per ricordare a società e dirigenti che, da lì a poche ore, scadeva
lennesima proroga (concessa ad un teorico acquirente) e per esprimere il malumore
generalizzato (di città e tifoseria) per il protrarsi di tale situazione, che sta
mandando in rovina il PARMA Calcio.
Essere il Gruppo leader della Nord significa guidare la Curva. Significa proporre ed
organizzare, diffondere una mentalità, cercare di guidare la tifoseria in una determinata
direzione, ma anche: ascoltare il sentimento popolare e farsene portavoce. Tutti (BOYS e
non BOYS, Ultras e non Ultras, tifosi e non tifosi) vivono con preoccupazione e
indignazione queste giornate, stanchi dessere presi in giro, furenti perché
qualcuno sta distruggendo il PARMA in barba ai compiti che gli sono stati affidati. La
protesta da noi organizzata al termine di PARMA-Lazio non era quindi espressione della
sola volontà del nostro Gruppo ma di un sentimento che percorre tutta la nostra
Comunità. Era logico, quindi, attendersi una massiccia partecipazione. Invece? Invece,
per lennesima volta, la tifoseria non ha risposto.
Forse la protesta poteva essere organizzata meglio (colpa nostra) ma, nelle facce di chi
ci guardava sostenere lo striscione Ora Basta!!!,
nelle facce di chi invitavamo a fermarsi, abbiamo visto un allarmante menefreghismo.
Abbiamo udito tante giustificazioni (il freddo, altri impegni, orari dei mezzi pubblici) e
chi aveva la convinzione che il giorno successivo (Lunedì 16) la trattativa si sarebbe
finalmente conclusa. Non è andata così. Adesso siete arrabbiati? Noi ci assumiamo le
nostre responsabilità. Chi ha disertato tale azione, minandone la buona riuscita, si
assuma le proprie.
Abbiamo iniziato ad esternare il nostro malumore verso società e dirigenti alcuni mesi
fa, con scritti e striscioni. Ciononostante: siamo
stati accusati daver pazientato troppo a lungo. Poi, quando abbiamo deciso
diniziare ad alzare il tono della protesta (per ricordare una scadenza), la gran
parte della gente sè tirata indietro, per menefreghismo o perché convinta
bisognasse aspettare ancora... Questo modo di pensare/agire non porta la tifoseria da
nessuna parte.
Avere un opinione e proporre iniziative è costruttivo, non abbiamo mai chiuso la porta in
faccia a nessuno e siamo disponibili ad ascoltare chiunque è animato da amore per il
PARMA Calcio (abbiamo una Sede, un telefono e anche un indirizzo di posta elettronica). Si
propone, si discute, si ascoltano le opinioni altrui, si cerca di convincere gli altri,
dopodiché: si accetta la decisione del Gruppo, rispettando la gerarchia e
lassemblea. Viceversa: il caos.
Sicuramente è più facile criticare che collaborare tutti insieme ma voler bene al PARMA
significa anche: camminare nella stessa direzione, non come individui ma come persone, che
fanno parte dello stesso insieme. Chi è disposto a sacrificare il bene del PARMA in nome
del proprio smisurato ego, non lo ama come lo amiamo noi. Chi pensa innanzitutto a
criticare gli altri (magari proprio quelli che continuano ad operare) invece di pensare a come potrebbe impegnarsi maggiormente
nella Causa (tifo, trasferte, collaborazione attiva nelle mille attività della Nord), non
ama il PARMA come lo amiamo noi.
Viviamo un periodo nero, tutto va per il verso sbagliato, e la questione Società supera
anche landamento negativo della squadra, ma reagire in questa maniera, o meglio non
reagire, non ha senso, non porta da nessuna parte!
Domenica abbiamo cantato pochissimo, assistito passivamente alla partita, assistito
passivamente al protrarsi della buffonata della cessione (abbiamo protestato solo in 200).
In trasferta siamo sempre meno, ormai pochissimi. Molta gente sta smettendo di fare quello
che dovrebbe fare un tifoso: tifare! E veramente ora di svegliarsi, perché noi, pur
continuando a fare quello che abbiamo sempre fatto, non possiamo coinvolgere la gente
andandola a prendere per le orecchie!
Quando leggerete queste righe saremo sulla strada del ritorno, dopo esser stati impegnati
a Palermo (in 25
in pulmino!!!). Appena tornati continueremo a batterci affinché
gli interessi del PARMA Calcio non siano calpestati.
Se la società non sarà venduta: Sabato 21 Gennaio organizzeremo una manifestazione di
protesta a Collecchio, sotto gli uffici Parmalat. Sarà una manifestazione simbolica
(anche perché non si sa se ci saranno Bondi e Angiolini
) e pacifica per urlare
tutta la nostra disapprovazione. Una manifestazione aperta a tutti i tifosi e, cosa
divertente e originale, organizzata in treno! Sì, visto che treni speciali non se ne
fanno più e le trasferte su rotaia sono ormai rarissime, abbiamo voluto cogliere
loccasione per andare in treno.
Salvo novità (la nostra speranza è che la faccenda si concluda, comunque, il prima
possibile), vi invitiamo a tornare sul nostro sito per essere costantemente aggiornati.
Speriamo che chi tiene veramente al PARMA non manchi come domenica, altrimenti... sarebbe
lennesima conferma ad una considerazione dalcuni anni fa: Una città
esigente, ma sempre assente!. |