Vita di Curva

2005/06

Tutti a Collecchio! Insieme per la Causa Crociata

19 - 01 - 2006

Entrare nella testa dei tifosi del PARMA è sempre più difficile.
Far parte dei BOYS è, per noi, motivo di grande orgoglio. Un Gruppo che, da ormai 29 anni, porta avanti lo spirito Ultras in questa città, che è sempre presente ovunque giochi il PARMA (in Italia e in Europa), fiero d’esporre quel simbolo in cui si riconosco generazioni di Ultras Gialloblu Crociati: lo Striscione con le Due Stelle.
Siamo sempre pronti a fare autocritica e, quando le cose vanno male (non necessariamente per colpa nostra) ad assumerci quelle responsabilità che spettano a chi, comunque, ha l’onere e l’onore di guidare la Nord. Come Gruppo trainante cerchiamo di gestire e coinvolgere una Curva di migliaia di tifosi, consapevoli che solo una minoranza è Ultras.
Domenica scorsa, al termine della partita contro la Lazio, abbiamo organizzato una prima protesta contro Bondi & C. Un’iniziativa non solo per gli Ultras ma per tutti i tifosi del PARMA, per ricordare a società e dirigenti che, da lì a poche ore, scadeva l’ennesima proroga (concessa ad un teorico acquirente) e per esprimere il malumore generalizzato (di città e tifoseria) per il protrarsi di tale situazione, che sta mandando in rovina il PARMA Calcio.
Essere il Gruppo leader della Nord significa guidare la Curva. Significa proporre ed organizzare, diffondere una mentalità, cercare di guidare la tifoseria in una determinata direzione, ma anche: ascoltare il sentimento popolare e farsene portavoce. Tutti (BOYS e non BOYS, Ultras e non Ultras, tifosi e non tifosi) vivono con preoccupazione e indignazione queste giornate, stanchi d’essere presi in giro, furenti perché qualcuno sta distruggendo il PARMA in barba ai compiti che gli sono stati affidati. La protesta da noi organizzata al termine di PARMA-Lazio non era quindi espressione della sola volontà del nostro Gruppo ma di un sentimento che percorre tutta la nostra Comunità. Era logico, quindi, attendersi una massiccia partecipazione. Invece? Invece, per l’ennesima volta, la tifoseria non ha risposto.
Forse la protesta poteva essere organizzata meglio (colpa nostra) ma, nelle facce di chi ci guardava sostenere lo striscione “Ora Basta!!!”, nelle facce di chi invitavamo a fermarsi, abbiamo visto un allarmante menefreghismo. Abbiamo udito tante giustificazioni (il freddo, altri impegni, orari dei mezzi pubblici) e chi aveva la convinzione che il giorno successivo (Lunedì 16) la trattativa si sarebbe finalmente conclusa. Non è andata così. Adesso siete arrabbiati? Noi ci assumiamo le nostre responsabilità. Chi ha disertato tale azione, minandone la buona riuscita, si assuma le proprie.
Abbiamo iniziato ad esternare il nostro malumore verso società e dirigenti alcuni mesi fa, con scritti e striscioni. Ciononostante: siamo stati accusati d’aver pazientato troppo a lungo. Poi, quando abbiamo deciso d’iniziare ad alzare il tono della protesta (per ricordare una scadenza), la gran parte della gente s’è tirata indietro, per menefreghismo o perché convinta bisognasse aspettare ancora... Questo modo di pensare/agire non porta la tifoseria da nessuna parte.
Avere un opinione e proporre iniziative è costruttivo, non abbiamo mai chiuso la porta in faccia a nessuno e siamo disponibili ad ascoltare chiunque è animato da amore per il PARMA Calcio (abbiamo una Sede, un telefono e anche un indirizzo di posta elettronica). Si propone, si discute, si ascoltano le opinioni altrui, si cerca di convincere gli altri, dopodiché: si accetta la decisione del Gruppo, rispettando la gerarchia e l’assemblea. Viceversa: il caos.
Sicuramente è più facile criticare che collaborare tutti insieme ma voler bene al PARMA significa anche: camminare nella stessa direzione, non come individui ma come persone, che fanno parte dello stesso insieme. Chi è disposto a sacrificare il bene del PARMA in nome del proprio smisurato ego, non lo ama come lo amiamo noi. Chi pensa innanzitutto a criticare gli altri (magari proprio quelli che continuano ad operare) invece di pensare a come potrebbe impegnarsi maggiormente nella Causa (tifo, trasferte, collaborazione attiva nelle mille attività della Nord), non ama il PARMA come lo amiamo noi.
Viviamo un periodo nero, tutto va per il verso sbagliato, e la questione Società supera anche l’andamento negativo della squadra, ma reagire in questa maniera, o meglio non reagire, non ha senso, non porta da nessuna parte!
Domenica abbiamo cantato pochissimo, assistito passivamente alla partita, assistito passivamente al protrarsi della buffonata della cessione (abbiamo protestato solo in 200). In trasferta siamo sempre meno, ormai pochissimi. Molta gente sta smettendo di fare quello che dovrebbe fare un tifoso: tifare! E’ veramente ora di svegliarsi, perché noi, pur continuando a fare quello che abbiamo sempre fatto, non possiamo coinvolgere la gente andandola a prendere per le orecchie!
Quando leggerete queste righe saremo sulla strada del ritorno, dopo esser stati impegnati a Palermo (in 25… in pulmino!!!). Appena tornati continueremo a batterci affinché gli interessi del PARMA Calcio non siano calpestati.
Se la società non sarà venduta: Sabato 21 Gennaio organizzeremo una manifestazione di protesta a Collecchio, sotto gli uffici Parmalat. Sarà una manifestazione simbolica (anche perché non si sa se ci saranno Bondi e Angiolini…) e pacifica per urlare tutta la nostra disapprovazione. Una manifestazione aperta a tutti i tifosi e, cosa divertente e originale, organizzata in treno! Sì, visto che treni speciali non se ne fanno più e le trasferte su rotaia sono ormai rarissime, abbiamo voluto cogliere l’occasione per andare in treno.
Salvo novità (la nostra speranza è che la faccenda si concluda, comunque, il prima possibile), vi invitiamo a tornare sul nostro sito per essere costantemente aggiornati.
Speriamo che chi tiene veramente al PARMA non manchi come domenica, altrimenti... sarebbe l’ennesima conferma ad una considerazione d’alcuni anni fa: “Una città esigente, ma sempre assente!”.