Finita la partita di Siena, nonostante il pareggio
agguantato allo scadere, non cè sembrato fosse il caso di tributare particolari
omaggi ai nostri giocatori. Otto trasferte un solo punto, siamo ultimi a pari punti con
due squadre, abbiamo pareggiato contro una squadra alla nostra portata (una delle poche
trasferte dove dovevamo puntare ai tre punti). Sicuramente cè stato più impegno
che a Firenze, tanto per fare
un esempio, ma niente di trascendentale. A Siena volevamo 11 guerrieri Crociati, uomini
con lanimo del leone pronti ad aggredire lavversario. Alcuni hanno dimostrato
questo spirito, altri no. Risultato... quello del campo. Risultato che, al di là degli
episodi e degli errori arbitrali (a nostro sfavore), può dirsi giusto.
Cera qualcosa da festeggiare? A noi non sembra. Abbiamo esultato per il gol,
preferiamo un pareggio allennesima sconfitta ma... niente altro.
Quando sotto il nostro settore sono giunti due giocatori, Cannavaro e capitan Cardone, a
loro abbiamo rivolto la nostra amarezza. Nessun attacco personale, ci mancherebbe, solo
delusione per una squadra che talvolta sembra rassegnata.
Cardone non è un fuoriclasse ma questo poco importa. E indubbiamente uno dei nostri
giocatore più grintosi, una persona che mette lanima in ciò che fa, ed è questo
è limportante. Non si può che avere rispetto per un uomo che vive chiaramente con
passione le sorti di questa squadra.
Cardone è anche il capitano, quindi: il principale rappresentante dei nostri portacolori.
Se si vuole rappresentare questa squadra o se si è comunque costretti a farlo (perché
qualcuno preferisce correre nello spogliatoio), ci si prepari a raccogliere quello che ha
seminato lundici. |