Vita di Curva

2005/06

I BOYS, capitan Cardone e la squadra

21 - 12 - 2005

Finita la partita di Siena, nonostante il pareggio agguantato allo scadere, non c’è sembrato fosse il caso di tributare particolari omaggi ai nostri giocatori. Otto trasferte un solo punto, siamo ultimi a pari punti con due squadre, abbiamo pareggiato contro una squadra alla nostra portata (una delle poche trasferte dove dovevamo puntare ai tre punti). Sicuramente c’è stato più impegno che a Firenze, tanto per fare un esempio, ma niente di trascendentale. A Siena volevamo 11 guerrieri Crociati, uomini con l’animo del leone pronti ad aggredire l’avversario. Alcuni hanno dimostrato questo spirito, altri no. Risultato... quello del campo. Risultato che, al di là degli episodi e degli errori arbitrali (a nostro sfavore), può dirsi giusto.
C’era qualcosa da festeggiare? A noi non sembra. Abbiamo esultato per il gol, preferiamo un pareggio all’ennesima sconfitta ma... niente altro.
Quando sotto il nostro settore sono giunti due giocatori, Cannavaro e capitan Cardone, a loro abbiamo rivolto la nostra amarezza. Nessun attacco personale, ci mancherebbe, solo delusione per una squadra che talvolta sembra rassegnata.
Cardone non è un fuoriclasse ma questo poco importa. E’ indubbiamente uno dei nostri giocatore più grintosi, una persona che mette l’anima in ciò che fa, ed è questo è l’importante. Non si può che avere rispetto per un uomo che vive chiaramente con passione le sorti di questa squadra.
Cardone è anche il capitano, quindi: il principale rappresentante dei nostri portacolori. Se si vuole rappresentare questa squadra o se si è comunque costretti a farlo (perché qualcuno preferisce correre nello spogliatoio), ci si prepari a raccogliere quello che ha seminato l’undici.