Ormai, quando sentiamo parlare
di società e di dirigenti, quando ci fermiamo a pensare a ciò che hanno fatto e stanno
facendo, ci assale unincontenibile rabbia. Il motivo: hanno fatto e stanno facendo
il male del PARMA. Ad inizio mese abbiamo esternato le nostre considerazioni in merito, oggi, a due settimane di distanza, non
possiamo che riconfermarle, con laggravante che tali persone hanno sprecato
ulteriore tempo, tenendo gli stessi biasimevoli comportamenti di cui ceravamo
lamentati. Atteggiamenti irresponsabili e palese incompetenza che danneggiano il PARMA FC
e che denotano mancanza di considerazione per i nostri Colori, per la tifoseria e per la
città.
Sappiamo bene che in ballo cè il nostro futuro. Per questo continueremo a fare
tutto ciò che in nostro potere, affinché chi ha le redini di questa società abbia
sempre presente che il patrimonio che sta gestendo appartiene alla nostra Comunità. Una
Comunità lenta allira, capace di tenere a freno la propria impulsività. Se però
qualcuno crede di potersi approfittare di questo, se qualcuno crede di poter tentare di
distruggere il PARMA Calcio senza pagarne amarissime conseguenze, si sbaglia di grosso.
Labbiamo avvisato.
Dopo questa necessaria premessa, invitiamo la tifoseria a focalizzare l'attenzione sulla
prossima partita della squadra. Il nostro futuro si costruisce anche sul campo. Il nostro
presente è la prossima partita del PARMA. Dal nostro sito lanciamo un messaggio ai tifosi
e alla squadra. Ai tifosi chiediamo dessere il dodicesimo uomo in campo, ai
giocatori dessere come undici Barbuti.
Il dodicesimo uomo in campo
Dobbiamo esserlo noi. Lo saremo solo andando in buon numero, cantando e sventolando per
tutta la partita. Lattaccamento ai propri Colori si dimostra innanzitutto seguendo
la squadra, infondendo nel tifo quella grinta che, giustamente, si pretende da chi scende
materialmente sul campo. Questo è lABC del tifoso e dellUltras.
Ogni sentimento devessere provato. Per provare il nostro attaccamento, per provare
la nostra Fede, cè solo un mezzo: esserci. Esserci concretamente, senza risparmiare
nulla, totalmente votati alla Causa.
Immaginiamo per un attimo il nostro settore pieno. Centinaia di parmigiani tutti
incazzati, rumorosi, agitati, in procinto di esplodere. Poi: la detonazione. Cori rabbiosi
che rimbombano, ruggiti che incollano al muro qualsiasi opposizione. Questo vorremmo. Un
tifo che faccia capire ai nostri dirigenti cosa significa PARMA Calcio. Un
tifo che onori i nostri Colori come meritano. Un tifo che intimorisca gli avversari e
carichi i nostri, accompagnandoli in ogni giocata.
Per ora è solo un sogno. Chi vuole aiutarci a trasformarlo in realtà, deve fare
innanzitutto una cosa: venire con noi a Milano.
Undici Barbuti
Per essere veri uomini non è necessario essere fenomeni calcistici. I veri uomini sono
quelli che stringono i denti, che mettono il massimo impegno in ciò che fanno, quelli che
affrontano ogni prova con lanimo del combattente.
Essere un Barbuti vuol dire vivere le cose con il cuore, guardare i propri
tifosi e caricarsi insieme a loro. Vuol dire avere passione, nella consapevolezza che nel
mondo calcio ci sono altre cose oltre ai soldi e alla fama. Essere un Barbuti
è partecipare al sentimento collettivo della Nord, lottando sul campo coscienti
davere addosso i Colori di una Fede. Essere un Barbuti non significa
essere dei campioni, non significa vincere. Significa: essere dei veri uomini.
Ed ora: che ognuno di noi faccia il proprio dovere, come giocatore,
come tifoso, come Ultras.
A MILANO PER IL
NOSTRO PARMA! |