La Lega Calcio, per la terza volta nel corso di questa
stagione, ci regala un turno infrasettimanale. Questa volta limpegno non è
indifferente: si gioca a Palermo. Sapevamo già da tempo che il numero delle persone che
saremmo riusciti a portare nel capoluogo siciliano sarebbe stato piuttosto ridotto; colpa
della giornata lavorativa, della distanza chilometrica e della situazione societaria.
Lassoluta mancanza di trasparenza da parte dei dirigenti attuali non invoglia certo
la gente a seguire la squadra.
Il ritrovo è fissato per la serata di martedì. Siamo 25, distribuiti su tre pulmini.
Pochi ma carichi dentusiasmo, orgogliosi di rappresentare i nostri Colori, fieri di
portare lo Striscione BOYS in una terra lontana, continuando quella tradizione Ultras che
lo vuole sempre presente in prima linea. Ancora una volta dimostreremo che IL PARMA
SIAMO NOI, sempre presenti nel bene e nel male.
E un lungo viaggio. Impieghiamo 18 ore allandata, alternandoci alla guida dei
mezzi. Arriviamo nei pressi di Palermo con largo anticipo; condizioni climatiche ottime,
sole e temperature primaverili. Decidiamo di fermarci in un paese nelle vicinanze, ben
conosciuto dalla cronaca nazionale: Termini Imerese. Pranziamo in un ristorante, su una
terrazza molto suggestiva, dove per una volta riusciamo a gustare piatti tipici a base di
pesce. Caffè, digestivo, pennichella, e cè anche tempo per una partita a calcetto.
Arriva lora di rimetterci in marcia e puntiamo sul
capoluogo dove ad attenderci troviamo la solita scorta che ci guida allo stadio. I
poliziotti ci fanno scendere ad uno ad uno dai pulmini e, seguendo quella che è ormai
prassi consolidata nelle trasferte siciliane (come se in Sicilia vigessero altre
leggi...), ci filmano per circa dieci secondi a testa mentre teniamo bene in vista un
documento didentità. Chiediamo spiegazioni al riguardo ma la risposta ricevuta non
è certo esaustiva: Con i tempi che corrono, non sappiamo che gente si trova in
giro!. Siamo Ultras, non criminali. Siamo 25 persone che hanno percorso 1.600
chilometri e che prima di tornare a casa dovranno percorrerne altrettanti. Cosa potremmo
mai fare? Siamo forse noi quelli che minacciano la sicurezza di Palermo?!
Entriamo nel settore ospiti e appendiamo lo Striscione con le Due Stelle. Attacchiamo
anche ULTRAS LIBERI e, alla vetrata, BONDI SPAJOT, che ormai ci
accompagna da qualche partita. Anche oggi non dimentichiamo chi sta mandando il PARMA
Calcio alla rovina, tenendo unintera Comunità alloscuro di tutto ciò che si
fa amministrando un suo bene.
Durante il riscaldamento dei giocatori, aiutati dal fatto che il Barbera è
ancora vuoto, facciamo partire qualche coro dincitamento. Poco dopo inizia
lingresso dei tifosi locali. Immancabili personaggi caratteristici che ci vengono a
insultare dalla vetrata. Giungono allo stadio due ore prima, proprio per sfottere i tifosi
ospiti. Anche questa è Palermo.
In Curva Nord capeggiano gli striscioni dei Warriors Ultras Palermo e delle
Brigate Rosa Nero, affiancati da gruppi di minor importanza ma indubbiamente
non meno agguerriti: UCN e BVS. Appeso dalla parte opposta, invece, Diffidati Curva
Sud.
Lo stadio è gremito e il tifo dentrambe le curve è costante per tutta la partita
con cori potenti e stupendi battimani. In più occasioni sventolano i loro vessilli e,
incuranti delle nuove leggi anti-violenza, accendono alcune torce. In questo
bailamme noi 27 (dentro il settore ospiti si sono aggregati 2 ragazzi di Catania tifosi
del PARMA) abbiamo notevoli difficoltà a farci sentire. Animati da buona volontà e ferrea Fede: ci proviamo
comunque. Coloriamo il nostro settore con bandierine Gialloblu e, vincendo la stanchezza
del viaggio, tifiamo per i Crociati. Ricordiamo più volte anche i nostri amici DIFFIDATI,
costretti a presentarsi in questura per la firma, cantando a squarciagola per quella
libertà che ci spetta ma che ci viene negata.
Il PARMA battagliero del primo tempo, capace di passare in vantaggio, perde vigore nel
secondo. Una brutta metamorfosi che ci mostra una squadra rinunciataria. Il 4-2 finale
purtroppo ci può anche stare, ma chi ha percorso 1.600 km e deve percorrerne altri 1.600
per tornare a casa (di 3.200 km avanza il tachimetro dei BOYS) ha pieno diritto di
pretendere: Rispetto per noi che ci siamo. Il nostro ultimo coro è:
ONORATELA!, perché a prescindere dal risultato finale la nostra Maglia deve
sempre essere onorata con il massimo impegno.
Finita la partita siamo trattenuti per più di mezzora dentro lo stadio, dopodiché
riprendiamo la via di casa, con la testa già a domenica, consapevoli ed orgogliosi di
avere onorato il nostro Striscione e la nostra Città anche nella lontana Sicilia.
IL PARMA SIAMO NOI!!!
ONORATELA!!!
|