Resoconto partite

2005/06

Milan - PARMA

     4 - 3        

08 - 01 - 2006

Serie A

Si gioca in notturna a San Siro la prima partita di campionato del 2006, dopo tanti giorni lontani dallo stadio la voglia di compattarsi per questa trasferta è palpabile. Allestiamo un pullman, un pullmino e diverse auto (poco come Gruppo, ma Milano è una trasferta che permette a molti di muoversi autonomamente e, visto l’orario serale, di tornare in tempi brevi).
Ci troviamo nel settore ospiti in circa 350, sventoliamo da subito le nostre bandiere e, come ultimamente accade lontano dal Tardini, intoniamo i primi potenti cori durante il riscaldamento.
La novità della serata è data dall’aver ricordato una scadenza improrogabile a chi, sontuosamente retribuito, ha il compito, da più di 2 anni, di vendere la società. “ANCHE LA NOSTRA PAZIENZA HA UNA SCADENZA!” è il messaggio rivolto a Bondi e soci (il due aste “BONDI SPAJOT” sarà esposto per tutta la partita). La tifoseria è rimasta a lungo alla finestra, chiedendo solo chiarezza (per altro: mai avuta), senza intervenire in quelle faccende che, qualche mese fa, durante un incontro, sembravano segretissime. Ora, però, tali faccende ci sembrano fin troppo chiare. Questa situazione, tra continui rinvii e prese per i fondelli, serve solo a distruggere il PARMA Calcio. Preso atto di questo, si prenda atto che dal 15 di Gennaio non saremo più parte silenziosa e inerte. Faremo valere i nostri diritti, come siamo capaci: allo stadio, nelle sedi e nei modi che riterremo più opportuni.
Nell’altalena di emozioni offerte dal campo, rimane costante l’ottimo tifo dei sostenitori Gialloblu: cori continui, ripresi più volte, gente incazzata e con la bava alla bocca. Sotto per 3-1 diamo dimostrazione di cosa significhi attaccamento alla Maglia, passione e convinzione, 3 qualità che dovremmo sempre avere. Il repertorio corre via con nuove canzoni e vecchi amarcord. Stavolta possiamo essere soddisfatti della qualità di tifo espressa.
Nella ripresa: una samba che non si vedeva da tempo e la fierezza nel tener steso per 15 minuti “06-01-2005 11 DIFFIDATI NESSUN PENTITO”, tributo ai nostri diffidati, al loro coraggio e alla loro mentalità.
Nonostante la sconfitta la squadra ed il tecnico vengono applauditi e spronati a non mollare. Grinta e passione si sono viste per lunghi tratti dell’incontro, speriamo si dia continuità a queste prestazioni.
San Siro ha il terzo anello praticamente vuoto, e i presenti sono per lo più abbonati. In Sud si nota la mancanza della Fossa, ma il risultato non è diverso dal solito e sentiamo i rossoneri solo dopo i gol. Nella parte centrale, in corrispondenza delle BRN, si tifa attivamente, mentre il resto della curva segue un po’ a singhiozzo. Tanti gli stendardi e le bandiere, per un bell’effetto cromatico, ma a livello vocale s’avverte mancanza di compattezza.
Dentro lo stadio, come da tradizione, restiamo per più di mezz’ora, facendo rimbombare tutto il nostro repertorio dinnanzi a più di 70 persone, tra pompieri, “steward”, vigili urbani, protezione civile, ecc. (ma cosa ci fanno tutti allo stadio???). Gli steward, a Milano, sono veramente brutti, di grandi dimensioni e con facce da galera. Molti extracomunitari, molti visi messi lì per incutere timore grazie alla prestanza fisica. La strategia della Lega punta a rendere responsabili dirette le società, che remunerano questi individui per “un approccio più morbido al tifoso”. Ci si chiede perché le società di calcio debbano spendere ulteriori soldi quando sono già in difficoltà economiche, quando gli incidenti allo stadio sono sempre più rari (già da qualche anno, non certo per l’introduzione dei biglietti nominativi!!!).
Usciamo a testa alta, tutti insieme in un bel corteo, gridando a Galliani e Lega il nostro disappunto per questo calcio sempre più schiavo delle televisioni e degli interessi economici di pochi.
A MODO MIO, ORGOGLIOSO D’ESSER ULTRAS IO!

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