Mai fu più difficile vendere
società di calcio. Possibile?
Il 3 Gennaio, il Ministro delle Attività Produttive, Claudio Scajola, ha rigettato la
proposta di acquisto presentata da Valenza, preferendo aspettare il prossimo 15 Gennaio,
data entro la quale dovrebbe concludersi la trattativa tra Parmalat e la società spagnola
dei Sanz.
Premesso che non parteggiamo né per Valenza né per Sanz, ma solo per il PARMA Calcio,
anche questultima vicenda risulta alquanto incomprensibile. Perché il Ministro ha
preferito attendere il 15 Gennaio? Lattuale presidente del PARMA FC,
Guido Angiolini, già ad inizio Novembre 2005 dichiarò che la trattativa con i Sanz si
poteva anche interrompere per inadempienza. Ciononostante si decise di
concedere ulteriori due mesi e mezzo di tempo, perché, stando alle parole di Angiolini:
fuori dalla porta non cera nessuno interessato
allacquisto del PARMA Calcio. Dichiarazioni che ci convinsero poco e che oggi: sono
smentite dai fatti. Qualcunaltro cera e cè ancora, almeno fino a ieri.
Un qualcuno che Bondi conosce e anche abbastanza bene, visto che con lui stipulò un
impegno di vendita.
Angiolini ha dichiarato daver maggiore fiducia nella trattativa con i Sanz per un
semplice motivo: [...] ha anticipato denari. E vero. Ma è anche vero
che al gruppo rappresentato da Valenza non furono chiesti anticipi e caparre. Non solo, ma
quando venne chiesto al presidente se tutti i soldi anticipati da Sanz
sarebbero rimasti nelle casse del PARMA AC, anche nel caso la trattativa non avesse avuto
esito positivo, la risposta fu una battuta: ...abbiamo schiere di avvocati che
faranno parcelle per risolvere questo problema.... Una patetica battuta... che ci
convinse ben poco.
Il Governo diede incarico a Bondi di vendere il PARMA a persone che ne tutelassero gli
interessi e il prestigio nel tempo.
Il PARMA Calcio, dalla fine del campionato scorso, ha venduto (e in alcuni casi svenduto)
i suoi pezzi migliori (per finanziarsi e continuare a sopravvivere), ha perso i suoi
dirigenti, ha condotto un mercato suicida ed è scivolato in fondo alla classifica.
E così che si pensa di tutelare il presente e il futuro di questa società? Questo
drammatico impoverimento pregiudica il nostro futuro e, non dimentichiamocelo, gli
interessi dei creditori Parmalat.
Per tutelarne appieno gli interessi di questa società e dei creditori era logico vendere
prima dellinizio del campionato, evitando di erodere il patrimonio societario e
consentendo alla nuova proprietà di operare sul mercato. Oggi non ci sono più risorse e,
anche in caso di vendita imminente, potrebbe essere impossibile agire proficuamente sul
mercato di riparazione di Gennaio.
Eppure, nonostante le chiare direttive impartite a suo tempo da questo Governo, un
esponente del medesimo (il Ministro Scajola), ha deciso di bocciare una proposta che
(forse) avrebbe permesso di chiudere subito largomento cessione, per fare esclusivo
affidamento su qualcosa che (forse) si concretizzerà nelle prossime settimane. Perché?
Perché preferire una trattativa allaltra? Perché rispondere no a qualcuno che
(forse) acquista subito preferendogli qualcunaltro che (forse) acquisterà
prossimamente? Perché non concludere subito tenendosi quei denari anticipati da chi si è
rivelato (secondo quanto affermato da Angiolini) insolvente? Forse, a qualcuno, conviene
vendere ad uno e non allaltro? Forse, a qualcuno, conviene che il PARMA finisca in
B? Forse, a qualcuno, conviene che il PARMA fallisca? Tante domande e nessuna risposta. Ci
siamo abituati.
Ma adesso, dopo tanti mesi dattesa, di silenzi e di prese in giro, non è più il
tempo di parole. Abbiamo pazientato a lungo, cercando di concentrare tutti i nostri sforzi
nel tifo, cercando di aiutare, come meglio sappiamo, i nostri Colori. Ma adesso, con il
rischio concreto di finire in B e di fallire (in un modo o nellaltro), siamo noi a
dare una scadenza improrogabile a questa società e a questi pseudo-dirigenti. E il
15 Gennaio. Questo è lultimatum dei BOYS, e noi non accettiamo rinvii né
concediamo proroghe.
Domenica prossima saremo a Milano, sempre presenti al seguito dei Gialloblu Crociati. E una
trasferta vicina e poco dispendiosa, alla portata di tutti quelli che tengono veramente ai
nostri Colori. Proprio lì, proprio in trasferta, ricorderemo tale scadenza, protestando
per tutto il male che è stato fatto, fino
ad ora, a questa società. Qualora tale limite temporale fosse oltrepassato senza aver
concretizzato la cessione del PARMA FC, dissipando quel poco che rimane (alla faccia di
tifosi, città, creditori) e mettendo a repentaglio il nostro futuro, inizieranno le
nostri azioni di protesta, che coinvolgeranno tutta la tifoseria Gialloblu Crociata.
Nella speranza che tutto possa risolversi a breve (anche se ormai... non certo nel
migliore dei modi), avvisiamo società e dirigenti: il vostro tempo sta per scadere! |