Resoconto partite

2004/05

PARMA - Roma

    2 - 1  

08 - 05 - 2005

Serie A

La Nord è finalmente piena. Piacevole osservarla in lungo e in largo e non vedere spazi vuoti, neppure ai lati, dove solitamente c’è poca gente. Oggi, anche grazie al trasferimento in Nord dei pochi abbonati della Sud, la nostra Curva è stupendamente gremita, per spingere il PARMA “All’assalto della Roma”, come ha intitolato “1977”.
Uno striscione del Gruppo, appeso in campo, esprime la solidarietà della Curva ai due ragazzi vigliaccamente aggrediti dai russi al termine di PARMA-Cska: “PAOLO E BOVE LA NORD E’ CON VOI”.
Giovedì sera, a Mosca, nella semifinale di ritorno con i moscoviti, è terminata l’avventura europea del PARMA. Sicuramente i nostri pensieri sono incentrati sulla partita che stiamo per affrontare, consapevoli della sua importanza per la permanenza in Serie A, ma non possiamo esimerci da un tributo doveroso a tutti quei giocatori Gialloblu Crociati che, nel corso di tanti anni, hanno contribuito a questo lungo e glorioso viaggio. Un viaggio che ci ha permesso di vivere emozioni stupende, atmosfere lontane, battaglie epiche e trionfi memorabili. E gli striscioni che alziamo oggi in Nord, prima della partita, non sono per la nostra squadra attuale ma per loro: “E’ DURATO 15 ANNI, INIZIO’ A SOFIA E FINI’ A MOSCA… UN VIAGGIO COSI’ NON SI SCORDA PIU’. GRAZIE PARMA”.
Difficile pronosticare un 1 contro la Roma, lo sappiamo tutti. Così come sappiamo che non vincere ci costringerebbe a puntare tutto, forse troppo, sulle prossime ed ultime tre partite (due in trasferta). Alla fine del primo tempo, dopo aver assistito per l’ennesima volta ad una prestazione timorosa e titubante dell’undici Gialloblu Crociato, incapace di qualsiasi cosa, sembra fantascientifico anche sperare nel pareggio. Invece, a discapito di tutti i pronostici, arriva una preziosissima vittoria. Un successo estremamente sofferto ma vitale.
Trascorse varie ore dalla fine della partita non siamo ancora riusciti a smaltire l’incredibile tensione accumulata nel corso del pomeriggio. Alcuni dicono che il calcio è un divertimento. Un sentimento che esprime un diverso modo di vivere la partita rispetto al nostro. Noi non siamo asettici spettatori ma Ultras. Noi non assistiamo ad un evento ma vi partecipiamo, emotivamente e fisicamente, vivendolo in modo totale. Oggi ci siamo divertiti? Impossibile semplificare a divertimento i mille stati d’animo che hanno caratterizzato questa nostra domenica al Tardini, alternandosi violentemente in noi. Il pre-partita in vigile tensione fuori dallo stadio, per difendere il nostro territorio dal barbaro invasore romano, l’attesa snervante del calcio d’inizio, la speranza e il senso del dovere all’ingresso dei nostri, la sofferenza per il gol avversario, la frustrazione e il nervosismo per il PARMA del primo tempo, la ritrovata fiducia nel secondo, la rabbia per gli “errori” arbitrali, la gioia del pareggio, la voglia di vincere, l’emozione del vantaggio, l’ansia in attesa del triplice fischio finale e poi l’esultanza per la vittoria. Abbiamo visto persone darsi al tabagismo più selvaggio, fumare una sigaretta dietro l’altra, altre camminare impazzite senza meta, altre distogliere lo sguardo dal campo e chiedere ripetutamente notizie ai vicini. Poi, alla fine, la vittoria. Felici ma stravolti, provati, senza più voce, sudati e arrossati dal sole battente.
La Nord ha espresso un buon tifo. Magari non proprio costante, almeno come partecipazione, ma come la Curva deve dare sostegno alla squadra, anche la squadra deve dare stimoli alla Curva. Un concetto perfettamente espresso con il coro: “Noi con la voce, voi con il cuore, tutti insieme: vinceremo!”. Quando la squadra sembra assente… il Gruppo incontra molte difficoltà a coinvolgere la Nord.
I cori proposti hanno cercato d’essere sempre di sprono alla squadra, incitandola, riprendendola, incoraggiandola, secondo quanto pareva più appropriato al momento.
I romanisti erano circa 2.500, imprecisato il numero delle lame al seguito. Presente il loro striscione “bisl” (volutamente minuscolo), acronimo della loro mentalità vigliacca che nulla ha a che fare con il mondo Ultras. Hanno cantato finché in vantaggio, dopodiché si sono ammutoliti. Da parte nostra gli abbiamo urlato più volte contro, ricordandogli il nostro infinito disprezzo.
In Nord, oggi, hanno sventolato anche le bandiere dei Devils Bordeaux. Erano infatti presenti cinque ragazzi dell’Alta Savoia, salutati dalla Curva con il coro in lingua francese: “Nous chanton PARMA e BORDEAUX alè!”.
La vittoria di oggi ci ha permesso di compiere un passo fondamentale ma è necessario farne altri. Il nostro obbiettivo è la salvezza e non è ancora stato raggiunto. La classifica è lì a ricordarcelo. Nessuno lo dimentichi.

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