Il nostro viaggio verso la calda
terra di Spagna inizia alle tre del mattino di un fresco giovedì di marzo, quando in una
trentina di BOYS, assonnati ma motivati, ci troviamo davanti alla Sede, per dirigerci
allaeroporto di Bergamo, prima tappa della nostra missione. Non siamo tantissimi ma
abbiamo le idee chiare: dovremo fare del nostro meglio per onorare i nostri Colori.
Lesiguo numero ci sarà solo di stimolo per moltiplicare i nostri sforzi, affinché
il nostro tifo sia comunque decoroso.
Discorsi Ultras, racconti da stadio e storielle più frivole, sono i nostri passatempi.
Chiacchieriamo così fino a Bergamo, che raggiungiamo in auto, e poi fino a Siviglia, dove
arriviamo dopo aver trascorso due e ore e mezza tra le nuvole. Ci accoglie un tiepido sole
ma soprattutto una città tranquilla, che non sembra dar troppa importanza alla nostra
presenza.
Non siamo giunti qui per fare i turisti. Sicuramente sono tante le cose da vedere e i bei
posti da visitare ma per noi, BOYS fino al midollo, le priorità sono priorità, e il
PARMA le batte tutte. Il nostro cuore è già in campo e la nostra mente allo stadio. Ma
anche un BOYS ha le sue necessità eno-gastronomiche e tra spuntini a ripetizione,
innaffiati da birra economica (un solo Euro, gradita sorpresa), giunge la nostra ora. Ore
20, Siviglia, Spagna, siamo sul pullman diretti allo stadio.
Niente polizia ad attenderci. Restiamo tutti uniti, pronti a difenderci e a difendere il
nostro Striscione. Siamo pochi ma non arrendevoli.
Lo stadio del Siviglia ci
ricorda quelli inglesi, non ci sono né reti né inferriate e nessuna separazioni tra
tifosi, tanto che ci troviamo assediati da tifosi biancorossi. Ladrenalina è sempre
alta ma con il passare dei minuti notiamo che non cè nessuna ostilità nei nostri
confronti.
Quando inizia la partita latmosfera intorno a noi si surriscalda, grazie ad una
semplice ma efficace coreografia dei tifosi di casa, accompagnata da incessanti battimani
che coinvolgono tutto lo stadio. I loro cori sono potenti e denotano una chiara
appartenenza politica, udiamo infatti Bella ciao e linno russo, che non
lasciano spazio a dubbi.
Noi, nel nostro spicchio di settore, anche se farci sentire in questa bolgia è
proibitivo, cantiamo e sventoliamo costantemente per tutto il primo tempo. Caliamo un
po nella ripresa, forse condizionati dal numero esiguo di tifosi Gialloblu Crociati
e sicuramente dalla pioggia, che cade incessante.
Il PARMA fa come può e lo zero a zero finale ci sembra più che onesto, oltre che
inaspettato, visto che ci hanno schiacciato nella nostra area per buona parte della gara.
Alluscita nessuno ci dice nulla e contenti del risultato improvvisiamo un piccolo
corteo, orgogliosi di aver scritto unaltra piccola pagina nel grande libro dei BOYS.
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