Resoconto partite

2004/05

PARMA - Brescia

2 - 1

20 - 02 - 2005

Serie A

Il messaggio inequivocabile del nostro striscione “D’ORA IN POI VOGLIAMO SOLO 2 COSE: LE PALLE!!!”, riferito a tutte le componenti Gialloblu Crociate (tifoseria, squadra e società), accoglie prima il Popolo della Nord e poi la squadra al suo ingresso in campo. Un messaggio che richiama tutti al proprio dovere, dopo che sia la tifoseria sia l’undici hanno steccato a più riprese.
La situazione è difficile e la Curva sembra avere un ruolo sempre più passivo, sia come presenze in trasferta sia come tifo. Al contempo la squadra è discontinua, e alterna prestazioni grintose ad altre dove appare timorosa e quasi svogliata. Un momento che abbiamo analizzato approfonditamente più volte, senza mai sottrarci alle nostre responsabilità come Gruppo che guida la Nord. Un’autocritica che ci stimola a migliorarci, feconda d’idee e proposte. Idee e proposte che abbiamo presentato e discusso con tutte le componenti della tifoseria, affinché tutto l’ambiente sia sempre più unito. E uno di questi progetti, condiviso da tutti i gruppi organizzati, è già stato fissato come iniziativa del Popolo Gialloblu Crociato: insieme (squadra e tifosi) verso lo stadio in corteo, in occasione della prossima partita casalinga del PARMA contro il Cagliari. Un’azione importante, che vuole rendere sempre più saldo il legame tra la squadra e i suoi sostenitori, compattare la tifoseria e dare una scossa positiva a tutto l’ambiente. S’è deciso di chiamarla “Portiamo il PARMA alla salvezza” ed è un nome affascinante, difficile immaginarne uno più stimolante. Ed è con questi pensieri che arriviamo oggi al Tardini, carichi ed entusiasti. Ad attenderci però, c’è la solita Nord degli ultimi tempi, quella a cui abbiamo appena chiesto di mostrare le palle, quella che cerchiamo in tutti i modi di far tifare.
Entrano le squadre in campo e accendiamo varie torce nella parte bassa della Curva, tra lo sventolio delle nostre Bandiere. Nella parte centrale svetta lo striscione confezionato per l’occasione, letto dai giocatori in campo e da tutta la Nord. Un messaggio che sembra cadere subito nel vuoto, almeno per quanto riguarda la tifoseria. Basta udire i primi cori per capire che non c’è lo spirito giusto: anche oggi manca il ruggito della Nord. La Curva non esplode, canta costantemente ma coinvolge un numero ristretto di persone. Man mano che ci si allontana dal microfono diminuisce progressivamente la percentuale di chi tifa e con il passare dei minuti le cose peggiorano. Non è un bello spettacolo. Guardiamo di fronte a noi, al settore ospiti occupato dai bresciani. Sono arrivati in tanti e cantano tutti. Alzano le mani e le battono ripetutamente; difficile riuscire a scorgere qualcuno che non partecipa. Fa rabbia constatare che in Nord non è così.
Nel secondo tempo viene esposto lo striscione: “06 Gennaio 2005 - Hai Chiusolo con una cazzata”. Gioco di parole per ricordare le responsabilità dei gestori dell’ordine pubblico nei fatti di PARMA-Juventus, che sono costati la diffida ad undici ragazzi del Gruppo.
Solo dopo l’ottantacinquesimo c’è una svolta nel nostro tifo. Solo a cinque minuti dalla fine del tempo regolamentare molti si svegliano e iniziano a dare il loro contributo, trasformando i cori in boati, come sempre dovrebbe essere. Ma la squadra va incitata sempre, non solo allo scadere. Le partite durano novanta minuti e più, e dall’inizio alla fine dobbiamo dare il nostro apporto, per trascinare l’undici Gialloblu Crociato verso quella salvezza che tutti auspichiamo.
Ogni qualvolta ci sono delle cose che non funzionano in Curva ce ne assumiamo piena responsabilità. Facciamo autocritica, cerchiamo di capire dove abbiamo sbagliato e proviamo a migliorarci. E’ così anche oggi ma, proprio in riferimento alle responsabilità che ci competono, invitiamo tutti quelli che vengono in Curva a farsi un piccolo esame di coscienza. Ciascun tifoso si chieda: “Ho fatto il massimo oggi per la mia squadra, per la mia Curva, per i miei Colori, per la mia Città?”. Non ci sono alibi. Certo, a volte piove, a volte fa freddo, a volte il coro non piace, a volte il coro piace ma andava fatto in un altro momento, a volte la bandiera disturba, a volte la squadra gioca male… Considerazioni e critiche che possiamo comprendere, nessuno è immune da errori, ma che non possono giustificare mai il venir meno al proprio dovere; e il primo dovere di un Ultras e di un tifoso è quello di tifare.
Tante volte abbiamo scritto del difficile momento della Nord in seguito alla diffida di diciassette ragazzi del Gruppo, come tante volte abbiamo ricordato l’assenza di Michele al microfono, ma è proprio dinnanzi a queste problematiche che tutti dovrebbero cercare di dare di più, dimostrando maturità. Come BOYS cerchiamo sempre di stimolare la tifoseria, compattarla e renderla decisiva, ma il nostro impegno, per andare a buon fine, non può prescindere dalla buona volontà di tutti.
Il PARMA, in campo, ha giocato con impegno. Una prestazione non certo trascendentale ma molto concreta, che ci ha fruttato tre importantissimi punti contro una diretta concorrente per la permanenza in massima serie.
Poco sensati i fischi all’indirizzo dei nostri, durante fasi di gioco, provenuti da settori parmigiani dello stadio che difficilmente si spendono per sostenere la squadra. In Nord fischiamo le azioni avversarie, non quelle dei Gialloblu Crociati. Forse, per qualcuno, è più facile remare contro che a favore? Un modo di fare deleterio, che non serve certo a dare sicurezza ad una squadra giovane. Con questo non vogliamo certo dire che non si può mai fischiare e/o contestare, ma in questo momento, che viviamo con l’acqua alla gola, dobbiamo dare il massimo per spronare la squadra e non per affossarla. Dare addosso ai nostri, mentre stanno combattendo sul campo in cerca della vittoria, è del tutto controproducente alla Causa.
I bresciani sono arrivati a PARMA in più di un migliaio e hanno ben tifato come da abitudine, anche se in modo meno incisivo rispetto ad un recente passato. All’ingresso delle squadre in campo, intonando canti contro calcio moderno e la repressione, hanno alzato due striscioni che componevano la frase: “Calcio moderno: la Waterloo della ‘NHL’ insegna”, con riferimento alla lega di hockey su ghiaccio americana, che ha cancellato un intero campionato, non essendosi sbloccata la trattativa per il rinnovo del contratto dei giocatori.
Insieme a Noi, in Nord, sei ragazzi di Bordeaux con lo striscione Devils. Grandi amici e grandi Ultras, che hanno tifato con il cuore e che ci seguiranno anche alla volta di Stoccarda, dove giovedì ci giocheremo la permanenza in Europa. Ma una sfida ancora più importante l’affronteremo domenica prossima, a Roma con la Lazio.
LE PALLE TIRIAMOLE FUORI NOI PER PRIMI!!! TUTTI A ROMA!!!

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