Ci vorrebbero pagine e pagine per
raccontare questa lunga trasferta, ma anche così facendo, difficilmente riusciremmo a
trasmettere le emozioni provate. Condensiamo ciò che abbiamo nell'animo in una sola
parola, quella che ci pare la più appropriata: straordinario.
Lappuntamento è in Sede, sabato pomeriggio. Raggiungiamo la stazione FS con
lautobus, mentre la gente a bordo ci guarda incuriosita. Arrivati in stazione ci
uniamo ad altri BOYS, prima di portarci sul binario in attesa del treno.
Siamo una sessantina, come a Udine qualche mese fa. Considerando il momento, prezzo e
distanza della trasferta, è un numero soddisfacente.
La situazione è strana, insolita, un misto tra eccitazione e curiosità, visto che per
molti ragazzi è la prima trasferta sulle rotaie così lunga.
Il viaggio è piacevole. Per noi, avvezzi al seggiolino del pullman, potersi alzare, fare
un giro nelle altre cuccette, andare in bagno (!!!) o addirittura coricarsi
sono
tutte cose nuove. Tra degustazioni di cibi e bevande varie arriva presto notte, il
simpatico e disponibile cuccettista ci da il coprifuoco, e quando riapriamo
gli occhi siamo già sullo Stretto per imbarcarci sul traghetto. Parte la caccia
allarancino, di cui non abbiamo traccia, e tra le varie imprecazioni si simula
qualche scena di Titanic.
Siamo in ritardo di unora e mezza, rispetto a quanto programmato, ma nonostante ciò
arriviamo comunque a destinazione presto, dove sono ad attenderci altri ragazzi, arrivati
con mezzi diversi.
Le forze dellordine ci perquisiscono più volte, ci filmano uno a uno, e dopo averci
dettato le regole (che verranno ripetute successivamente più volte) ci
caricano su un pullman con destinazione la Favorita.
E veramente prestissimo quando entriamo allo stadio. Appendiamo gli striscioni,
montiamo le bandiere e ci riposiamo in attesa dellingresso delle squadre.
La stadio, pian piano, si
riempie in ogni ordine di posto, ed incominciano anche i primi cori dalla Curva rosanero,
durante il riscaldamento dei giocatori.
Arrivano le tre, entrano le squadre e dopo esserci ben stretti sopra lo Striscione (più o
meno in settanta, dei novanta tifosi Crociati presenti) coloriamo il settore con le solite
bandiere e palloncini Gialloblu. A tratti la Favorita è una bolgia e facciamo addirittura
fatica a sentirci tra noi, ma continuiamo comunque a cantare per tutta la partita.
Facciamo del nostro meglio, anche se la stanchezza del viaggio comincia a farsi sentire.
In campo il Parma lotta novanta minuti. Nel primo tempo gioca bene e passa meritatamente
in vantaggio, nel secondo soffre il Palermo ma si difende dignitosamente. Così, anche
grazie anche ad un po di fortuna, conquistiamo un buon pareggio.
I ragazzi, al termine della gara, tentano di venire sotto il settore per lanciarci le
maglie, ma sono accolti dal lancio doggetti da parte degli sportivissimi tifosi (non
Ultras) palermitani e così sono costretti a prendere la strada degli spogliatoi.
Dopo esser stati apostrofati
con il classico connuti (con immancabile gesto) dai locali, mentre abbandonano
lo stadio, risaliamo nuovamente sul pullman, questa volta diretti verso laeroporto.
Qualcuno si riposa, qualcuno simbottisce di dolci siculi, prima di ripartire in
aereo per Venezia, dove un pullman dellAPT ci riporta verso casa.
Per chi legge e non era presente può sembrare una vera e propria odissea aver seguito il
Parma viaggiando più di venti ore, utilizzando (esclusa la bicicletta) tutti i mezzi
disponibili (auto, autobus, treno, traghetto, aereo, pullman
), per tornare stanchi e
ingrassati (maledetti cannoli!). Ma solo chi lha vissuta sa cosa significa una
trasferta simile, di come riesca a cementare insieme tutti i ragazzi che hanno
partecipato, riunendoli dietro lo striscione BOYS!
RISPETTO PER NOI CHE CI SIAMO!
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