Resoconto partite

2004/05

PARMA - Atalanta

2 - 2

31 - 10 - 2004

Serie A

Non sono bastati due gol di un ritrovato Gilardino per portare a casa quei tre punti che tanto ci sarebbero serviti, per sottrarci alla zona rossa della classifica. Una partita che ha visto il nostro Parma lottare con il cuore, come sempre gli chiediamo. Per due volte i Gialloblu Crociati sono passati in vantaggio, hanno costruito qualche bell’azione, ma non sono riusciti ad andare oltre il pareggio, che con i tempi che corrono ci va alquanto stretto (almeno se gettiamo un occhio alla classifica).
Il discorso fatto alla squadra domenica scorsa, poche ore prima della delicatissima partita contro la Lazio, affinché tutti onorassero la Maglia e ciò che essa rappresenta, sembra aver sortito un certo effetto. La squadra pare aver trovato un nuovo spirito, similare a quello della passata stagione, e si batte con grinta e determinazione come piace a noi. Sicuramente l’undici Gialloblu Crociato deve rimanere fedele a questa sua nuova anima, fondamento imprescindibile per quella crescita collettiva che ci auguriamo possa produrre, nel concreto, punti in classifica. In attesa di ciò, esprimiamo nuovamente la nostra sincera fiducia sia alla squadra sia al mister.
Il Parma, all’entrata in campo, è stato salutato dalla Nord con uno sventolio di bandiere, sulle note dell’immancabile Aida. Il tifo non è partito male ma poi, a un certo punto, s'è attenuato, risvegliandosi solo in occasione dei gol. In linea generale non abbiamo brillato, al contrario della precedente partita casalinga contro la Lazio.
Nel secondo tempo abbiamo esposto due striscioni: “ULTRAS PRIMA CONDANNATI DOPO PROCESSATI” e “SOLIDARIETA’ A TUTTI I DIFFIDATI”, per mantenere viva l’attenzione sull’iniquo trattamento riservato agli Ultras, espropriati di quelle garanzie costituzionali di cui, viceversa, godono i criminali veri. Un’ingiustizia che sembra essere parte organica di un progetto più ampio, che attraverso la criminalizzazione degli Ultras e lo strumento della diffida (un mezzo incivile, giacché posto in essere anche in mancanza di prove oggettive), si propone di trasformare gli stadi in luoghi senz’anima, popolati da spettatori/consumatori.
Alcuni cori sono stati lanciati per i ragazzi diffidati, quelli che ogni partita devono recarsi a firmare in questura per ben due volte, ma che vorrebbero essere lì insieme a Noi.
Se la squadra deve e può migliorare, anche noi possiamo e dobbiamo farlo! Troppe pause nel nostro tifo, soprattutto nel finale, quando bisognava AIUTARE i ragazzi in campo; troppo spesso ci capita di vedere la Curva ASSISTERE alla partita, come se si fosse dimenticata di TIFARE.
E’ comprensibile che se lo spettacolo in campo non offre particolari emozioni, gli stimoli per cantare si riducono al lumicino, molto spesso è così anche per noi, intendiamoci, non è che godiamo come dei ricci a cantare magari dopo aver preso gol o durante uno 0-0 di merda, ma NOI DOBBIAMO FARLO, abbiamo un OBBLIGO nei confronti della Maglia, di TIFARE sino alla fine, questo è il nostro RUOLO all’interno della squadra.
Di fronte a noi avevamo una signora tifoseria, gli atalantini. Arrivati a Parma in circa seicento, sono rimasti compatti per tutta la partita, con bei battimani e buon tifo, nonostante il risultato gli sia stato sfavorevole per ben due volte.
Concludiamo ringraziando i ragazzi della Riviera Blucerchiata 1988 e una rappresentanza dei Desperados Empoli, con Noi in Curva, e che con Noi hanno cantato e sofferto.
Grazie anche a chi, come Noi, continua a dar fiducia a questa squadra, nonostante tutto.

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