Una Curva all'altezza della squadra.
Questo, tutto sommato, è quello che possiamo dire sul comportamento della Nord durante la
partita con l'Ancona, considerazione che ci sentiamo d'estendere a tutto il girone di
ritorno.
La squadra che avevamo di fronte era l'ultima in classifica e veniva da tredici sconfitte
consecutive in trasferta
insomma, una partita che, dal punto di vista del tifo, si
preannunciava un po' scialba, facendoci temere l'assenza di quella grinta e di
quell'entusiasmo che la Nord aveva dimostrato, in special modo, nelle ultime partite. Al
contrario, smentendo queste pessimistiche previsioni, la risposta è stata esplosiva: buon
tifo per tutta la partita e affascinante la coreografia dell'inizio. All'ingresso dei
giocatori la Curva s'è presentata interamente coperta dal bandierone
VITTORIA, con i nostri LEONI a sventolare lungo la parte inferiore, ormai vera
e propia caratteristica della nostra Curva Nord.
Sinceri e appassionati sono stati i tanti cori che il popolo della Nord ha dedicato a
Mister Prandelli, nel tentativo di convincerlo a rimanere, per ricordargli che la Nord lo
stima e lo ama con tutto cuore, per rammentargli, ancora una volta, che da nessun altra
parte troverà quella genuinità, quella passione e quel calore tipici della nostra
Comunità!! Numerosi anche i cori contro l'odiata vecchia signora, per far
capire, ai nostri giovani in campo, quanto Parma odia tale società, quanto sarebbe grave
l'errore che commetterebbero andandosene e
che non esistono colori più belli di
quelli Gialloblu Crociati.
Numerosi anche i cori pro-Gilardino, partiti spontaneamente dopo il primo gol del
vantaggio e
qui, desideriamo aprire una parentesi. Quando la Nord desidera fare un
coro per un giocatore, nonostante codesta usanza fosse stata abbandonata da tempo, si
cerchi almeno d'inventarne uno originale! Il solito Gilardino alè, già
sentito per il rumeno, per Adriano, per Sicignano e addirittura, domenica, per
Dino Baggio
, sulle note di quel pluricommercializzato motivo che ha portato milioni
nei forzieri degli Irriducibili di Roma, abili a prendere un coro dei chietini
ed a rivenderlo su cd, non solo è il duplicato musicale di tutti gli altri ma,
soprattutto, non ci appartiene. Un appello in tal senso è giunto anche dal microfono: i
cori cerchiamo di inventarli Noi, di essere Noi una moda e non di seguire la massa,
lavoriamo per essere originali e non la fotocopia altrui
che siano gli altri gruppi
a prendere spunto dalla nostra Curva!
Domenica, la Nord, ha dimostrato di credere per davvero al sogno europeo, cantando,
sventolando e portando tanto entusiasmo anche nei distinti che, più di una volta, hanno
seguito i nostri cori con battimani, sicuramente contagiati dall'entusiasmo della Curva.
Bravi, è così che si fa!! Tutti sembrano aver capito quanto conta il nostro supporto e
questa nostra tesi è sempre più supportata dai fatti. Certo, è facile appassionarsi a
questa squadra
una compagine che, nonostante la situazione strana che ha
attraversato, è in lotta per un posto in Europa, senz'altro la più bella degli ultimi
dieci anni, quella che ci regala quella corsa liberatoria a ogni fine partita, quella che
ci ha dimostrato rispetto e ha saputo conquistarsi il nostro, quella che per un attimo ci
fa scordare il calcio moderno
quella che ci ha dato una grossa mano per riportare
l'entusiasmo in Curva, allo stadio, per tutta la città!
Per quanto riguarda la partita giocata, il Parma ha dimostrato la sua superiorità in
campo fin da subito, affondando tre palloni nella porta dell'Ancona, la cui squadra è
sembrata quasi inesistente per tutta la partita.
Gli Ultras anconetani, arrivati in netto ritardo, non hanno badato più di tanto alla
prestazione della loro squadra, ma hanno tifato cercando di divertirsi. Dignità
Ultras era la loro unica bandiera, una dignità comunque salva per i reduci del
Collettivo (gli Ultras Ancona, unici nel settore) presenti, seppur dopo un campionato nel
quale non hanno mai abbandonato l'ultima posizione in classifica.
Nell'intervallo la mente era già a San Siro e in quegli attimi di pausa, nasceva un coro
che dava sfogo ai nostri pensieri: Tutti a Milano
. Un messaggio urlato,
riproposto più volte, nel secondo tempo e a fine partita. Un invito per tutti. Un appello
per stare vicino al Parma, perché la situazione è strana ed IL PARMA HA BISOGNO DI NOI,
DELLA SUA GENTE, DELLA SUA CURVA!
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