il Gila l'ha appena
messo: di astuzia, di rapina, alla sua maniera insomma, trasformando il settore ospite del
Franchi di Siena in una bolgia
Non che il tifo dei circa settecento parmigiani fino
a questo momento fosse stato male, assolutamente, ma l'urlo che ha accompagnato la corsa
del giovane bomber giallo blu, fin qui sotto di Noi è di quelli che ricorderemo per un
po'! Un punto, qui, è oro colato ragazzi, penso tra me e me: non vincevamo da più di un
mese, domenica scorsa con la Lazio abbiamo incassato tre pappine e nel frattempo sempre i
bianco azzurri ci hanno eliminato dalla Coppa Italia, all'andata questi qui ci hanno fatto
penare e tra l'altro sono allenati da quel Papadopulo che evidentemente ci porta un po'
rogna (ricordo ancora quel Parma-Licata 0 a 3 stagione 1988/89 quando lui guidava i
siculi)
Alzo gli occhi dai miei pensieri, quando a dare man forte a questa mia
convinzione arriva il paratone di Seba Frey, ma quanto cazzo manca ancora
I ragazzi
del Gruppo, sulla ringhiera, incitano di non mollare proprio ora, che il cuore, oltre ai
ragazzi in campo, dobbiamo mettercelo anche noi. C'è da festeggiare questo grande Parma
e... così si fa, i decibel aumentano, ed anche i signorotti della due giorni
gastronomico pallonara iniziano timidamente a battere le mani, stiamo riuscendo a
coinvolgere quasi tutti i tifosi crociati, le bandiere sventolano ed i senesi restano
ammutoliti anche se per la verità fino ad ora ci siamo accorti di loro solo per un
pietoso striscione Empolesi invisibili.
Ormai sta per sopraggiungere il novantesimo, durante i cori si guarda nervosamente il
quarto uomo, dai ragazzi facciamoci sentire, forza strilla il megafono,
Bresciano, si invola sulla sinistra, una corsa d'altri tempi che mi ricorda molto quella
dell'infamone Nick Berti nel Parma Bari sospeso per nebbia datato 1983/84, scambio con
Gilardino e dal limite palla nel sette
GGGOOOLLL
è il tripudio, in Curva ci
si abbraccia tutti quanti, la panchina giallo blu scatta in campo e l'incredulità si
mischia alla gioia, rendendo quest'attimo infinito! Ora le voci non si contano più e più
nessuno osa stare zitto, i cori sono autentici boati e i battimani coprono i tamburi
l'arbitro fischia la fine, inizia la festa, i giocatori guidati da quell'autentico
fenomeno che non è un centravanti o un portiere ma bensì Cesare Prandelli sono tutti ai
nostri piedi a festeggiare con chi ancora una volta è presente in tutt'Italia per
quella maglia.
Il ritorno a casa è colmo di felicità e allegria, i ragazzi ancora una volta hanno dato
lezione di professionismo e attaccamento alla maglia, si dice non prendano lo stipendio da
ottobre, ebbene ripensando ad anni passati ad inseguire la chimera scudetto con miliardari
viziati e senza orgoglio, attaccati solo al portafoglio, mi viene da piangere
ma
quelle merde che per assegni a nove zeri hanno infangato la Mia maglia non meritano tanta
considerazione
Abbiamo già passato gli appennini, siamo tra la città dei bisunti (Modena) e quella dei
marcioni (Reggio) per usare parole del vecchio FOTOGRAFO del Gruppo, chiacchierando cosi
tra di Noi cerchiamo di ricordare il nome di quell'attaccante brasiliano che ha iniziato
la stagione col Parma, per andare a Milano in Gennaio in cerca di gloria (???) e successi
(???), ma proprio sembra che la memoria l'abbia completamente rimosso, anche perché quel
ragazzo dalla faccia pulita che lo sta sostituendo pare proprio ci sappia fare
Ma
l'ultimo pensiero di giornata è per la prossima trasferta, a Genova con la Samp, giornata
storica, tornano i diffidati di Milano, dopo due anni con le domeniche passate in una
Questura a firmare, a preparare le coreografie senza poterle vedere, a salutare i pullman
in partenza per le trasferte senza poterci salire, solo per aver difeso dei propri
diritti, per essersi difesi da un abuso di potere bello e buono, saranno di nuovo tra
noi
BENTORNATI RAGAZZI!!
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