A fianco
una pagina della fanzine del Fronte Del Porto, che parla e ringrazia il nostro Gruppo. E'
nostra intenzione girare i ringraziamenti a chi, a Livorno e al Tardini
(per PARMA-Lecce),
ha capito la situazione ed ha espresso la propria solidarietà partecipando al coro di
sostegno per questi ragazzi: "Diffidato olé, non mollare perché: c'è la Curva che
canta per te".
Loro, come molti altri nostri amici, saranno costretti per tre anni a passare le domeniche
in questura, per mettere una firma su un foglio, vittime della repressione che vuole
eliminare gli Ultras dalle curve. A chi ricorda questi ragazzi colpiti va tutto il nostro
ed il loro rispetto, consapevoli del fatto che oggi è toccato a loro, ma un domani
nemmeno troppo lontano potrebbe toccare a noi, a voi, a chiunque ha scelto di vivere con
una sciarpa al collo abbracciando un IDEALE che si chiama ULTRAS. Oggi come oggi la
repressione è sempre più selvaggia e mirata, tesa a colpire i GRUPPI ULTRAS alle proprie
basi, perseguitando quei ragazzi che, facendosi il mazzo per tutti, gestiscono in prima
persona i gruppi. E' a questi ragazzi che le varie Digos locali chiedono e pretendono
spiegazioni per qualunque cosa succeda, come se fossero in grado di controllare
unintera Curva, come se fossero i responsabili di tutto ciò che accade in uno
stadio. E facile accusarli ed incastrarli quando succedono fatti poco chiari, quando
non si trovano o non ci sono colpevoli, o quando a sbagliare sono altri e l'ULTRAS
incriminato serve per coprire colpe altrui. Ai ragazzi di Spezia è andata più o meno
così, dopo un incontro con due pullman di tifosi livornesi. I nomi dei cinque DIFFIDATI,
presi a La Spezia dopo unincursione nella sede del Fronte, sono serviti a
pubblicizzare il celere intervento della questura spezzina, che in realtà: sera
persa un pullman per strada... Cinque nomi di persone probabilmente presenti su quel
pullman ma che la polizia non poteva associare a fatti accaduti, in quanto: la madama
ligure non era sul posto!!!!!! La scelta è stata effettuata con i soliti metodi:
guardando chi aveva più precedenti e chi era più in vista all'interno della Curva.
Ai tre anni di DIFFIDA e alla generica denuncia di "resistenza ed oltraggio" si
è poi aggiunta la classica opera di diffamazione dei quotidiani locali, con nomi e
cognomi sbattuti in prima pagina, il gruppo etichettato come violento e politico (senza la
benché minima prova di quanto affermato). Probabilmente, qualcuno, attendeva solo
l'occasione propizia per sputtanare il Fronte ed i suoi ragazzi, un Gruppo emergente che
negli ultimi anni ha dato parecchio fastidio. Ma anche se il Fronte del Porto è stato
colpito, non è affondato. Anche se la metà dei ragazzi che costituiscono il nucleo base
è costretto a firmare: il Fronte non si arrende e continuerà nella propria lotta...
LE DIFFIDE PRIMA O POI FINISCONO, GLI IDEALI: NON SI CANCELLANO!
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