Queste riflessioni nascono in seguito alla
triste vicenda di Ascoli e del razzo
sparato, già commentata sul nostro sito. Con quanta tristezza ci tocca apprendere che
il folle gesto di uno sconsiderato ha alimentato ulteriormente lastio verso di noi
di buona parte dellopinione pubblica. Quanta pochezza dobbiamo vedere ogni volta che
succedono atti di questo tipo, in cui il comune denominatore è letichetta
VIOLENZA NEGLI STADI che viene indistintamente attribuita ad ogni problema
dordine pubblico, anche se alla fine 1 sola persona è responsabile del gesto.
Quanta retorica e quante stupidaggini sono dette dai protagonisti dei
palinsesti televisivi, che chiedono la parola per inveire, in un clima costante di
violenza ed aggressione verbale, contro le tesi e le idee degli altri. Giornalisti senza
la benché minima competenza calcistica, che mai hanno giocato a calcio, a seconda della
convenienza e delle bandiere si improvvisano sociologi, esperti dordine pubblico.
Come non criticare loperato delle Forze dellOrdine, chiaramente negligenti, in
questo frangente? Ogni volta dobbiamo essere perquisiti, srotolare striscioni e bandiere
(tanti non sono fatti entrare), gettare tappi di plastica e lattine vuote, essere
sistemati, chiedere un panino dietro uninferriata, esibire i documenti,
subire il controllo costante tramite telecamere a 360° di ultima generazione,
quando poi basta un imbecille a creare danni fisici e dimmagine a tutto il
movimento. Poi, quando succedono incidenti che coinvolgono altri Ultras e non tifosi
normali, è facile che ci siano arresti e diffide in gran quantità, spesso senza uno
straccio di prove, colpendo nel mucchio. Ad Ascoli la persona, essendo minorenne, sarà
probabilmente messa in un centro di recupero per minori. Ad Ascoli, la stessa curva di
casa sè attivata per individuare il soggetto. Senza laiuto degli Ultras
questore e Polizia avrebbero fatto una colossale figura di merda: tifoso senza biglietto,
entrato alla fine della partita (non gli interessa il calcio!!!), con un razzo in mano
(considerata arma atta ad offendere) per di più in possesso di un minorenne. Senza
criminalizzare nessuno, è allucinante che queste persone, senza uno straccio di prove, si
scaglino contro NOI Ultras che abbiamo come obiettivo quello dimpedire gesti di
questo tipo, ed è altrettanto allucinante che ci siano persone costrette a passare le
domeniche in questura, a pagare x-mila Euro gli avvocati e le spese legali, ad avere la
vita rovinata per le supposizioni di qualcuno (Carrara, Juventus). Chi è realmente
colpevole, nel nostro sistema, spesso la fa franca o riesce ad eludere le misure
restrittive. Basti pensare ai tesorieri delle associazioni a delinquere, scarcerati per
decorrenza dei termini, cioè perché... è passato troppo tempo dallaver commesso
il fatto!
E' strano poi, che lennesimo decreto anti-violenza sia approvato e subito dopo
succeda un fatto fuori da ogni logica. Non cerano rivalità né tensioni tra le due
tifoserie. Forse è necessario servirsi di tali fatti per giustificare leggi speciali? Ma
intanto, limpegno massimo dei giornalisti, è quello di colpire gli Ultras,
fregandosene di dove sta la verità.
Invitiamo chi ci legge alle seguenti riflessioni:
1) I biglietti nominativi non sono serviti perché il tifoso non aveva
biglietto. I controlli inefficaci perché mimetizzato tra il pubblico. Le perquisizioni
assenti perché un razzo non è nascondibile!
2) Il ragazzo è stato individuato solo grazie agli Ultras ascolani,
che subito si sono dissociati dallevento! Casualmente è ancora senza identità il
tribunaro della moneta a Frisk...
3) Tutti, per difendere le Forze dellordine, si sono appellati al
fatto che il clima di confusione era dovuto al deflusso, e che la gente è libera di
uscire dallo stadio quando vuole, che le famiglie sono il pubblico ideale. Peccato non
averlo saputo prima, in tal caso in un Inter - PARMA di pochi anni fa ci saremmo
risparmiati 13 diffide per aver difeso padre e bambino che volevano uscire dal Meazza,
aggrediti dai poliziotti.
4) Il Responsabile, anche dopo aver ammesso il fatto, non sarà punito
come lo siamo noi Ultras, anche senza prove.
5) Pochissimi hanno sottolineato lestraneità del responsabile
alla curva ed ai gruppi. Che qualcuno stia preparando un clima avvelenato prima di
Lazio-Roma? Non escludiamo sorprese in tal senso...
Ovviamente questi sono punti di vista soggettivi, crediamo però che
considerare questi aspetti (che mai udirete su quelli che chiamiamo mezzi
dinformazione di massa) sia utile per riflettere senza prendere per oro colato
tutto ciò che ci propinano taluni ciarlatani.
Un pensiero particolare va a lei Tosatti, che dichiara che gli Ultras, che protestano
contro i Decreti ed i biglietti nominativi, devono vergognarsi per quanto è successo.
Bene, con la massima serenità crediamo che lunico a doversi vergognare sia proprio
lei, pagato profumatamente coi soldi pubblici del Canone RAI per tutte le cazzate che dice
e sulle quali viene puntualmente smentito. Non per ultimo il fatto che i biglietti
nominativi non servono ad arginare unidiota che vuol far male.
FIERI DI UN PENSIERO, FIERI DI SOSTENERLO: NO AL CALCIO MODERNO! |