Vita di Curva

2005/06

BOYS (PARMA - Messina)

26 - 10 - 2005

Se sostituissimo il colore della Croce sulla Maglia, da nero a rosso, si potrebbe ben dire che giocare contro il PARMA è un po’ come sparare sulla Croce Rossa... Sì, perché la nostra squadra è priva di armi (gioco, grinta, passione) e incapace di qualsiasi reazione.
Sabato sera l'ennesima partita del cazzo, compromessa dopo appena due minuti e completata con macroscopici errori dei singoli, tra cui spiccano le chicche dell'”amatore” Couto. Ma noi BOYS abbiamo sostenuto la Maglia fino alla fine, rispettando il nostro credo, il nostro modo di essere Ultras e il nostro Striscione. Lui, che da sempre accompagna la squadra ovunque, non avrebbe meritato d’essere staccato ancora (come giustamente accaduto ad Ascoli), perché una volta basta e avanza. Abbiamo voluto resistere fino alla fine, al limite dell'autolesionismo, guardando quegli undici coglioni che indossavano la nostra Maglia, senza grinta ed umiltà, arrendevoli fino all'inverosimile. Ci sarebbero decine di aggettivi per descrivere questa sconfitta, ma preferiamo fermarci qui, ricordando a questi signori che i veri e degni titolari di quella Maglia siamo noi! Non ci siamo arresi e li abbiamo voluti aspettare al Tardini, fino a notte fonda, ma talmente incazzati da non farci caso. Il pullman è arrivato verso le due ed è stato accolto da applausi di scherno, per poi essere accompagnato all'interno del parcheggio, dove non sono mancati momenti di comprensibile tensione. Ai giocatori abbiamo detto che quell’azione non era che l'inizio di una marcatura stretta, che attueremo, indipendentemente dal risultato, fino a che la nostra Maglia non sarà onorata.
Ancora una volta la società è stata completamente assente, specie coloro che hanno allestito la squadra, in particolar modo Cinquini. Questo personaggio non ha mai voluto metterci la faccia, mai una dichiarazione dopo partita, mai un chiarimento, insomma: un vero e proprio fantasma. Speravamo che in una situazione societaria così precaria ci fosse qualcuno che si caricasse tutto sulle spalle, come aveva fatto l'anno scorso Baraldi, prendendosi le proprie responsabilità se non di più. Adesso invece, nessuno, proprio nessuno, accetta di farsi avanti assumendosi le proprie responsabilità. Ma i risultati sono evidenti: una classifica a dir poco disastrosa, un futuro incerto tra finti compratori e pseudo-proprietari. Una squadra che sembra un ospedale, farcita di ultra-trentenni e addirittura ex giocatori. Intanto: ragazzini appena maggiorenni, dopo una prestazione scandalosa come quella di sabato sera al Franchi, si trovano spediti in sala stampa.
Per stasera facciamo quello che sappiamo fare, tifando per tutta la partita, e poi… giudicheremo chi ci merita!
VIVA IL PARMA, VIVA I BOYS!