Per la trasferta estiva in
terra Toscana il Gruppo ha organizzato un pullman anche se, a dire il vero, diversi
saranno i posti liberi.
Il ritrovo è fissato per le nove e trenta di mattina in Sede e sui volti dei ragazzi
presenti si legge già la voglia di arrivare a Empoli per salutare gli amici gemellati.
Il viaggio scorre tranquillo. Per nostra fortuna riusciamo ad evitare il tanto temuto
traffico da rientro e, tra un aneddoto e l'altro, giungiamo a Empoli poco
prima delluna. Ad attenderci troviamo un ragazzo dei Desperados che, dopo averci
indicato dove parcheggiare il pullman, ci conduce in un circolo della città dove possiamo
finalmente incontrare i nostri amici dei Desperados assieme ad alcuni Rangers che ci
offrono (dimostrando ancora una volta la loro spettacolare accoglienza) un tipico pranzo
toscano. Tempo di
raccontare le rispettive avventure Ultras, di ricordare le indimenticabili giornate
trascorse negli anni di gemellaggio che uniscono le due tifoserie e di concludere le
interminabili sfide a calcetto che... giunge lora di trasferirci allo stadio dove,
ad attenderci, troviamo altri ragazzi del Gruppo giunti dalle vicine località marittime.
Entrati nel settore appendiamo al centro il nostro Striscione, lo scudetto del PARMA A.C.,
la Bandiera per i DIFFIDATI, quella per il TINO, Ultras Liberi e lo striscione
già presente al torneo per Emiliano: Emiliano Parma ti ama. Coloriamo il
settore con le nostre bandiere Gialloblu, ci siamo solo NOI, nessun altro gruppo
organizzato è presente e la cosa ci rattrista un po.
Allentrata delle squadre in campo esponiamo uno striscione che recita: un
ultras non muore, vive sempre nella sua curva, esposto pure nella curva Empolese,
per ricordare i ragazzi scomparsi di entrambe le tifoserie. In
accordo coi ragazzi di Empoli rispettiamo un minuto di silenzio in onore di quei ragazzi
che non ci sono più. Lo striscione BOYS serve anche per questo, per tenere vivo il
ricordo di chi era in Curva con noi e che ora ci ha lasciato. Lo scorso anno ci ha segnato
perché, in poco meno di venti giorni, abbiamo perso tre ragazzi, tre nostri amici....
dietro lo Striscione, nei nostri ricordi, su questi gradini, loro vivranno per sempre, per
sempre nelle menti degli ULTRAS. Non li scorderemo mai, il TINO, lo ZIVO, il BUE,
MARCHETTO, il GIULY, BARBAZZA, il MICIO, il LEOMATTO, BATIDA, il FERRO, MORENO e tutti gli
altri, oltre ad EMILIANO di Empoli, JACOPO e MATTIA di Spezia, WEST HAM di Genova, questi
ragazzi, questi ULTRAS vivranno per sempre nelle loro CURVE.
Durante la partita lincitamento per la squadra risulta essere altalenante, ma
tuttavia può essere parzialmente giustificato visto che la gara si protrae fino ai calci
di rigore e il pranzo offertoci dai ragazzi empolesi non è dei più semplici da digerire!
La partita termina per 7-8 a nostro favore dopo i calci di rigore e al prossimo turno
incontreremo lInter.
Nel secondo tempo
abbiamo alzato lo striscione solidarietà per tutti i diffidati anche oggi
costretti (non tutti) a firmare, accompagnato dai soliti cori di sostegno cantati da tutti
(!!!!) i presenti nel settore.
Merita sicuramente nota un episodio accaduto durante la partita. Un giornalista di
Teleducato, convinto di possedere chissà quali poteri, è entrato nel settore ospiti
munito di telecamera digitale e ha provato a filmare, privo di qualsiasi permesso, i
ragazzi raggruppati dietro il nostro Striscione. La nostra reazione, spontanea quanto
immediata, ha fatto si che il giornalista sallontanasse. Troppo spesso, i prodotti
di telecamere digitali e fotocamere, utilizzate da questi cosiddetti organi di
informazione, finiscono nelle mani di Polizia e Digos allo scopo di identificare
quei personaggi considerati (utilizzando i loro termini) pericolosi. Questo deve servire da
lezione per ricordare a tutti che, ogni volta che ci si reca allo stadio, non si deve
diffidare solamente delle telecamere fisse o di quelle sorrette da agenti in divisa,
perché anche quelle che possono sembrare banali telecamere o macchine fotografiche,
utilizzate unicamente a scopo privato o giornalistico, possono facilmente finire nelle
mani delle persone sbagliate.
Terminata la gara e usciti dal settore a noi riservato, i simpatici uomini in
divisa ci regalano unaltra delle loro perle. Infatti, pur consapevoli del
gemellaggio esistente fra le due tifoserie, cercano di impedirci di raggiungere, al di la
della transenna, i nostri amici, giustificandosi con le solite e vaghe risposte. Riusciamo
comunque a raggiungere i ragazzi di Empoli e, dopo i lunghissimi saluti (che si
protraggono per più di mezz'ora), saliamo sul pullman alla volta di PARMA con la certezza
di rivedere, tra meno di un mese, i ragazzi dei Desperados e dei Rangers per
lincontro di campionato, per cantare ancore PARMA e EMPOLI alé!!
EMPOLI E PARMA ALE LA LA LA LA LA!!!
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