Resoconto partite

2005/06

Empoli - PARMA

7 - 8

21 - 08 - 2005

Coppa Italia

Per la trasferta estiva in terra Toscana il Gruppo ha organizzato un pullman anche se, a dire il vero, diversi saranno i posti liberi.
Il ritrovo è fissato per le nove e trenta di mattina in Sede e sui volti dei ragazzi presenti si legge già la voglia di arrivare a Empoli per salutare gli amici gemellati.
Il viaggio scorre tranquillo. Per nostra fortuna riusciamo ad evitare il tanto temuto “traffico da rientro” e, tra un aneddoto e l'altro, giungiamo a Empoli poco prima dell’una. Ad attenderci troviamo un ragazzo dei Desperados che, dopo averci indicato dove parcheggiare il pullman, ci conduce in un circolo della città dove possiamo finalmente incontrare i nostri amici dei Desperados assieme ad alcuni Rangers che ci offrono (dimostrando ancora una volta la loro spettacolare accoglienza) un tipico pranzo toscano. Tempo di raccontare le rispettive avventure Ultras, di ricordare le indimenticabili giornate trascorse negli anni di gemellaggio che uniscono le due tifoserie e di concludere le interminabili sfide a calcetto che... giunge l’ora di trasferirci allo stadio dove, ad attenderci, troviamo altri ragazzi del Gruppo giunti dalle vicine località marittime.
Entrati nel settore appendiamo al centro il nostro Striscione, lo scudetto del PARMA A.C., la Bandiera per i DIFFIDATI, quella per il TINO, “Ultras Liberi” e lo striscione già presente al torneo per Emiliano: “Emiliano Parma ti ama”. Coloriamo il settore con le nostre bandiere Gialloblu, ci siamo solo NOI, nessun altro gruppo organizzato è presente e la cosa ci rattrista un po’.
All’entrata delle squadre in campo esponiamo uno striscione che recita: “un ultras non muore, vive sempre nella sua curva”, esposto pure nella curva Empolese, per ricordare i ragazzi scomparsi di entrambe le tifoserie. In accordo coi ragazzi di Empoli rispettiamo un minuto di silenzio in onore di quei ragazzi che non ci sono più. Lo striscione BOYS serve anche per questo, per tenere vivo il ricordo di chi era in Curva con noi e che ora ci ha lasciato. Lo scorso anno ci ha segnato perché, in poco meno di venti giorni, abbiamo perso tre ragazzi, tre nostri amici.... dietro lo Striscione, nei nostri ricordi, su questi gradini, loro vivranno per sempre, per sempre nelle menti degli ULTRAS. Non li scorderemo mai, il TINO, lo ZIVO, il BUE, MARCHETTO, il GIULY, BARBAZZA, il MICIO, il LEOMATTO, BATIDA, il FERRO, MORENO e tutti gli altri, oltre ad EMILIANO di Empoli, JACOPO e MATTIA di Spezia, WEST HAM di Genova, questi ragazzi, questi ULTRAS vivranno per sempre nelle loro CURVE.
Durante la partita l’incitamento per la squadra risulta essere altalenante, ma tuttavia può essere parzialmente giustificato visto che la gara si protrae fino ai calci di rigore e il pranzo offertoci dai ragazzi empolesi non è dei più semplici da digerire!
La partita termina per 7-8 a nostro favore dopo i calci di rigore e al prossimo turno incontreremo l’Inter.
Nel secondo tempo abbiamo alzato lo striscione “solidarietà per tutti i diffidati” anche oggi costretti (non tutti) a firmare, accompagnato dai soliti cori di sostegno cantati da tutti (!!!!) i presenti nel settore.
Merita sicuramente nota un episodio accaduto durante la partita. Un giornalista di Teleducato, convinto di possedere chissà quali poteri, è entrato nel settore ospiti munito di telecamera digitale e ha provato a filmare, privo di qualsiasi permesso, i ragazzi raggruppati dietro il nostro Striscione. La nostra reazione, spontanea quanto immediata, ha fatto si che il giornalista s’allontanasse. Troppo spesso, i prodotti di telecamere digitali e fotocamere, utilizzate da questi cosiddetti “organi di informazione”, finiscono nelle mani di Polizia e Digos allo scopo di identificare quei personaggi considerati (utilizzando i loro termini) pericolosi. Questo deve servire da lezione per ricordare a tutti che, ogni volta che ci si reca allo stadio, non si deve diffidare solamente delle telecamere fisse o di quelle sorrette da agenti in divisa, perché anche quelle che possono sembrare banali telecamere o macchine fotografiche, utilizzate unicamente a scopo privato o giornalistico, possono facilmente finire nelle mani delle persone sbagliate.
Terminata la gara e usciti dal settore a noi riservato, i “simpatici “ uomini in divisa ci regalano un’altra delle loro perle. Infatti, pur consapevoli del gemellaggio esistente fra le due tifoserie, cercano di impedirci di raggiungere, al di la della transenna, i nostri amici, giustificandosi con le solite e vaghe risposte. Riusciamo comunque a raggiungere i ragazzi di Empoli e, dopo i lunghissimi saluti (che si protraggono per più di mezz'ora), saliamo sul pullman alla volta di PARMA con la certezza di rivedere, tra meno di un mese, i ragazzi dei Desperados e dei Rangers per l’incontro di campionato, per cantare ancore PARMA e EMPOLI alé!!
EMPOLI E PARMA ALE’ LA LA LA LA LA!!!

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