Molto spesso il resoconto del
Gruppo, specie quando giochiamo fuori casa, è una cronistoria della trasferta, oggi
però, a poche ore dal ritorno da Verona, risulta alquanto difficile seguire lordine
cronologico degli eventi. E veramente troppa lamarezza per questa sconfitta,
per altro simile a tante altre (Brescia, Livorno, Bologna, Firenze, Bergamo, tanto per
citarne qualcuna). Quello che più ci sconforta e ci preoccupa è che mancano sempre meno
giornate alla fine e il nostro calendario è particolarmente impegnativo. Perdere, così,
a Verona, contro una nostra diretta concorrente per la permanenza in serie A, ci complica
notevolmente le cose ma soprattutto non è di buon auspicio per il futuro. Sicuramente
questo PARMA è sempre stato molto discontinuo, basti pensare alla buona prestazione di
Reggio Calabria di soli sette giorni fa, ma, purtroppo per noi, le squadre che ci
circondano continuano a fare punti. La paura di retrocedere ha stimolato grandemente le
nostre rivali, che sembrano aver moltiplicato le forze. Il PARMA no. Crediamo ci
siano già troppe persone che
si occupano degli aspetti tecnici e tattici per di più, noi, come Gruppo Ultras, non
vogliamo addentrarci in questi argomenti. Certo è che il PARMA che abbiamo visto oggi al
Bentegodi (al di là delle assenze degli infortunati, degli impegni di Coppa che si
sommano a quelli del campionato, e chi più ne ha più ne metta) non ha fatto nulla per
vincere questa partita. E infatti la persa, subendo pesantemente il Chievo. Una squadra,
quella clivense, dotata di molta buona volontà ma sicuramente alla nostra portata (almeno
sulla carta). Di fatto, però, ci ha separato un abisso. Come mai? Non tocca a noi
rispondere a questa domanda. Volendo proprio commentare questa pessima prestazione dei
Gialloblu Crociati non potremmo che ripetere tutto quello già scritto per Bergamo (caso
non isolato ma
ultimo in ordine cronologico)
risparmiamocelo.
Tanti sostenitori Gialloblu
Crociati hanno seguito il PARMA in trasferta a Verona, in totale circa 1.300, nuovo record
stagionale. Al di là di quanto organizzato dai vari gruppi molte persone hanno deciso di
raggiungere la città veneta per conto proprio, per poi riorganizzarsi a destinazione.
Lingresso dei nostri portacolori in campo è stato salutato da un numeroso lancio di
rotoli di carta igienica, che ha creato davvero un belleffetto coreografico. Il
tutto doveva essere commentato da uno striscione del Gruppo: SE QUESTA E
VIOLENZA SOSPENDETE LA PARTITA, a cui la Polizia ha però, inspiegabilmente, negato
laccesso. Che non abbiano saputo apprezzare la nostra ironia? Stessa sorte hanno
subito anche il nostro due aste DIFFIDATO BOYS NON MOLLARE e lo striscione
NO ALLA REPRESSIONE, mentre è stato consentito lingresso allo
striscione ULTRAS LIBERI e al due aste "DIFFIDATO CON NOI". Un
controsenso evidente.
Il tifo è stato buono anche
se non siamo riusciti a compattarci al meglio. Il clima da scampagnata di questa
trasferta, occasione per molti da vivere con tutta la famiglia o comunque in modo più
rilassato, ha generato un po di disorganizzazione, facendo parzialmente saltare
tutti quei meccanismi abituali che ci regolano in trasferta. Ciononostante, fino al
secondo gol del Chievo, il tifo è stato più che dignitoso e ha coinvolto molte persone.
Abbiamo sentito più volte i nostri cori e i nostri battimani rimbombare nel Bentegodi,
segno che il volume era quello giusto.
Sul finire il crollo. Il cioppo centrale ha cercato di tenere duro fino alla fine,
nonostante la squadra in campo non offrisse molte speranze, ma a quel punto
lamarezza aveva vinto i più.
Adesso che fare? Cè una sola cosa che possiamo fare e... la faremo: sostenere il
PARMA Calcio fino allultimo minuto utile.
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