Sabato nove Aprile, ore 21.30. Ci
raduniamo in Sede per affrontare una nuova e lunga trasferta: Reggio Calabria.
Un acceso confronto tra le varie
componenti interne del Gruppo, che ha indotto molti ad una temporanea pausa di
riflessione, e lestrema vicinanza con la partita di Coppa a Vienna (due giorni
prima) hanno ridotto drasticamente il numero di partecipanti a questa trasferta. Siamo
solo 11 BOYS. Un numero davvero esiguo, che palesa le nostre difficoltà contingenti che
vanno a sommarsi a quelle della squadra, impegnata in una dura lotta per la salvezza.
Insomma: piove sul bagnato.
Latmosfera che ci accompagna verso la città calabra è alquanto surreale ma il
viaggio procede tranquillamente. Unica eccezione: un incontro speciale in un
bagno dun autogrill, che dopo liniziale imbarazzo regala un pizzico
dallegria alla ristretta comitiva.
Al di là del modesto numero in cui siamo, quando solo lanno scorso ci presentammo a
Reggio Calabria in circa 70 BOYS, è triste non vedere intorno a noi i volti dei nostri
amici, quelli con cui viviamo sempre queste avventure. Il momento che stiamo attraversando
desta in noi più duna preoccupazione ma siamo altresì convinti che alla fine di
questo tunnel ci sarà una luce. Presenti e assenti: siamo tutti BOYS. E il posto dei BOYS
è solo uno: insieme, uniti, dietro allo Striscione del Gruppo.
Arriviamo a Reggio Calabria alle 13 di domenica e aspettiamo circa unora nei pressi
del porto, prima di dirigerci allo stadio. Entriamo nel settore ospiti e si aggiungono
altre tre persone, provenienti da varie parti dItalia.
I Reggini espongono tre striscioni: uno in onore dun ragazzo della loro Curva
deceduto e due in ricordo del Papa (morto il giorno prima), di cui uno addirittura in
lingua polacca.
Il loro tifo è abbastanza continuo per tutto il primo tempo ma cala vistosamente nel
secondo, condizionato dal risultato del campo. Verso la fine intonano cori di
contestazione allindirizzo della loro squadra.
Il PARMA offre la sua miglior prestazione stagionale in trasferta e conquista
unimportante vittoria che fa morale, classifica e ci fa ben sperare per il futuro.
Speriamo questo sia di stimolo a tutti i tifosi per supportare maggiormente la squadra.
Sulla strada del ritorno, allaltezza del Monte Pollino, ci fermiamo a commemorare il
nostro vecchio Striscione da trasferta BOYS (dedicandogli un rispettoso minuto di
silenzio), andato perso nel rogo di due anni fa quando, sempre di ritorno dalla Calabria,
il pullman del Gruppo fu divorato dalle fiamme. Di quello Striscione, oggi, rimane solo un
lembo bruciacchiato, preziosa reliquia conservata in Sede. Dopo quel giorno venne
confezionato un nuovo Striscione da trasferta, identico a quello dun tempo. Ci
accompagna in ogni trasferta ma anche nella vita di tutti i giorni, perché ciò che
simboleggia vive nei nostri cuori di BOYS.
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