Resoconto partite

2003/04

Milan - PARMA

3 - 1

21 - 03 - 2004

Serie A

La prima delle due trasferte a Milano, che ci attendono da qui alla fine del campionato, va in archivio con un risultato globale più che dignitoso, nonostante l'uno a tre subito sul prato di S.Siro dai giallo blu-crociati. Inutile stare qui a recriminare sul gol ingiustamente annullato a Bresciano, sulla traversa di Barone o sul rigore negato a Gilardino; è molto più dignitoso, anziché lamentarsi, prendere atto dell'indubbia forza della squadra del Presidente del Consiglio e del Presidente di Lega e inorgoglirsi nel gridare a tutti quanti che i ragazzi che hanno provato a sfidare a viso aperto la squadra dei "potenti" e "del Governo", erano i nostri, quegli stessi che per cinque mesi hanno giocato e onorato la maglia senza prendere una lira di stipendio. Ed a questi indomiti guerrieri bisogna già dire grazie, indipendentemente da come andranno le restanti otto "finali" che ci aspettano: certo, chiudere la stagione con un'altra qualificazione in Europa sarebbe da sogno, e siamo pronti a credere che il Parma ce la metterà tutta, anche perché spronata da un uomo, Cesare Prandelli, che come allenatore e come motivatore, siamo convinti, abbia pochi eguali in Italia. Ma spronare e dare sempre più entusiasmo a questi ragazzi dovremmo essere anche noi partendo magari come base dagli ottocento del Meazza. ..già perché se il risultato della serata del Meazza nel suo insieme si può dire ugualmente positivo è grazie anche al comportamento tenuto dalla tifoseria ducale. Un tifo veramente buono infatti ha sostenuto, per gran parte dell'incontro, la squadra gialloblu, battimani continui e numerosi cori che si levavano al cielo con convinzione, entusiasmo e quella carica che vorremmo sempre percepire. Una prima mezz'ora veramente tosta, con pochissime pause, poi un naturale calo nel finire nel primo tempo e l'inizio del secondo, per poi riprenderci alla grande nella seconda parte della ripresa, nonostante il risultato, l'arbitro e settantamila festanti rossoneri.
Noi, come gruppo, ci siamo presentati con tre pullman stracolmi delle solite bandiere che ci accompagnano in tutta Italia, abbiamo voluto salutare degnamente Galliani, il presidente di Lega e amministratore delegato del Milan, nel suo stadio con uno striscione: "Galliani il tuo calcio ci fa:" e poi una dozzina di bandiere a due aste con scritto "sky..fo", perché abbia sempre ben presente quello che pensiamo di lui come persona, e soprattutto del suo operato, come massimo dirigente di un organo federale che sta portando il gioco del pallone alla deriva, con decisioni che non quadrano al diritto del tifoso, ma solo agli interessi economici delle "grandi società".
I milanisti non ci hanno particolarmente impressionato, con le loro potenzialità in fatto di gente, storia calcistica e carisma che suscita la Sud rossonera, ci aspettavamo un vero "inferno", invece c’è stato un tifo normalissimo, non comunque da squadra che sta ammazzando il campionato. Ma la perla della giornata l’abbiamo lasciata per il finale, ed è la canzone nuova lanciata sui pullman, provata durante la partita, ma esplosa in maniera roboante al termine dell’incontro, mentre aspettavamo di uscire, in quel momento ancora carichi di entusiasmo nonostante la sconfitta, ci siamo raggruppati dando vita ad un’autentico show canoro, e cosi sulle note di “Maledetta primavera” ecco levarsi al cielo stellato di San Siro il nostro "CHISSENEFREGA, GIOCHERA’ LA PRIMAVERA... CHISSENEFREGA, L’IMPORTANTE E’ STAR CON TE!!!

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