Resoconto partite

2003/04

Salisburgo - PARMA

      0 - 4

06 - 11 - 2003

Coppa UEFA

Sono le 5 di giovedì mattina quando inizia la mia prima trasferta europea dell'anno… non per colpa mia s’intende, il Gruppo ha saltato per ovvi motivi organizzativi quella del primo turno in Ucraina ed io, mio malgrado, mi sono dovuto adeguare… per la verità la notte ho dormito poco, quasi nulla, l'emozione era altissima insomma mentalmente ero già su quel pullman con loro, i miei amici di sempre. Mi trovo con un’ora di anticipo rispetto all'orario deciso per la partenza perché con altri ragazzi abbiamo deciso di andare a "saccheggiare" qualche forno o pasticceria, per rendere ancor più gradevole e gustosa questa "prima".
Il pullman guidato dai due "soliti noti" oltre che infaticabili autisti Corrado ed Augusto è stracolmo, ciò mi soddisfa contando che due macchine Kamikaze partiranno a mezzogiorno e quindi il numero dei Boys presenti a Linz sarà qualcosa in più di sessanta, non male anche se per una trasferta in Austria si poteva sicuramente fare di più, la voglia doveva esserci almeno per riempire il secondo pullman… e qui mi pongo davanti al solito dilemma: ma perché io, che pure ho un lavoro del cazzo, in una multinazionale del cazzo che fa morire i bambini in Africa pur di produrre cose mutate geneticamente, non ho mai problemi quando si tratta di avere giorni di ferie per le partite del Parma, certo, rinuncio al viaggio da sogno alle Maldive o in Egitto, ma vuoi mettere una trasferta europea con il Bitos fresco trentanovenne, Testa di sugo appena sposato ed in odore di diventare papà, Col dal Capel che deve fare da bambinaio al sabato sera per ottenere la trasferta dalla moglie, i due barillini Uomo immagine ed il piccolo benny ed i miei due predecessori al microfono sempre più pervertiti… spero tra l'altro di non seguire le loro orme e diventare anch'io così…
Il viaggio, seppur con proiezioni cinematografiche monotematiche… e vi lascio immaginare il tema… anche se una visione ci ha regalato la chicca di un film girato allo stadio Giglio di Reggio Emilia, per cui non solo le mamme dei modenesi praticano il mestiere ma anche le reggiane sono puttane… è scorso via velocissimo e le dieci ore dell'andata non si sono sentite per niente. Qui apriamo un inciso, perché l'armonia, l'amicizia e l'entusiasmo che regnavano sul pullman erano davvero contagiose. Non vi era una persona fuori posto, ma non nel senso effettivo della parola, ma dal punto di vista del clima ognuno era palesemente a proprio agio, ognuno ha dato qualcosa di proprio alla trasferta, da Marchino, il più giovane, fino al Dido… che ha dato anche troppo… insomma, un trade union vecchi giovani incredibile, laddove le varie generazioni dei Boys erano ugualmente rappresentate integrandosi perfettamente l'una con l'altra!
A Linz siamo arrivati verso le cinque del pomeriggio, un giro per il "zentrum" della città per poi cercare rifugio dalla pioggia in una birreria, ma ovviamente è stata solo una scusante, anche se in tanti, visto il clima, facevano la spola con il castagnaro di fronte, per il classico sacchettino di caldarroste.
Il corteo fino allo stadio è stato da pelle d'oca, in quei due km abbiamo sciolinato tutto il repertorio di cori della Curva Nord degli ultimi quindici anni e tutti, chi guidato dal tasso alcolico elevato, chi da una più sana adrenalina che cominciava a salire, gridavano a squarciagola la propria passione giallo blu Crociata, oltre al naturale odio per i nemici storici.
Arrivati allo stadio ci siamo accorti di aver perso gli autisti. Poco male, se non fosse che i nostri biglietti dello stadio, lo striscione, le bandiere, il tamburo e il megafono fossero tutti sul pullman… per fortuna la polizia ha fatto entrare senza biglietto la maggior parte dei ragazzi e siamo rimasti una decina ad attendere Corrado ed Augusto che si sono presentati con gli undici kamikaze, nel frattempo arrivati in macchina, alle 20.30 precise.
Innalzati al cielo i vessilli, appeso lo striscione, cominciato a far rullare i tamburi abbiamo cominciato a tifare Parma anche se gli sguardi dei ragazzi davanti a me erano visibilmente stanchi… ma in tutti è prevalso quell'indomito spirito di sacrificio che ci anima, che viene fuori nei momenti difficili, quando basta un'occhiata con quei quattro o cinque per capirsi, per capire che è il momento di chiamare a raccolta il Gruppo, di "accopparsi" in mezzo e cominciare a cantare, cantare, cantare e basta e di tirarsi a dietro tutti gli altri. Così, seppur a fatica, abbiamo cominciato ad ingranare, ad essere compatti come chiediamo al Gruppo di essere, uniti e trascinatori, pian piano anche alcuni in trasferta col Coordinamento hanno cominciato a seguirci con continuità, l'obbiettivo era raggiunto, ci stavamo facendo sentire… E così, nel secondo tempo, con il vento della nord che sempre più forte spirava, più forte anche della neve che cercava di aiutare gli austriaci nel mettere il bastone tra le ruote della corazzata Crociata, lo squadrone giallo blu si è scatenato. Uno, due, tre e quattro… quattro perle una dietro l'altra con cui il Parma ha ipotecato qualificazione rendendo ancor più indimenticabile una trasferta già di per se perfetta!
Al termine, con i giocatori immersi e sommersi dal nostro delirio, giustamente lì sotto per i ringraziamenti a chi sempre e da sempre non li lascia mai soli, nel bene e nel male da Helsinky a Messina, ci si preparava ad un festante viaggio di ritorno ecco spuntare dall'alto del settore un centinaio di salisburghesi con l'aggiunta di qualche udinese, presenti perché gemellati con gli austriaci, qualche sfottò e nulla più, perché una decina di poliziotti li ha allontanati calmando noi pronti alla reazione. All'uscita ci hanno riprovato, cercando di coglierci di sorpresa da dietro, ma gli ultras parmigiani, presenti a Linz, erano davvero pronti a tutto, ma l'agitazione si è limitata a qualche spintone con le forze dell'ordine locale che si era messa in mezzo, quindi, alla fine, nessun contatto, anche se annoveriamo gli ultras dell'Austria Salisburgo tra i nemici dei Boys Parma… occhio al ritorno.
Il ritorno è finito ancor prima di iniziare siamo praticamente crollati tutti appena entrati in autostrada, la stanchezza ha preso il sopravvento, ha resistito solo il Dido che, con la compagnia della sua Katia, diventata la beniamina del pullman, si narra abbia passato la notte sveglio.
L'arrivo a Parma, dopo l'immancabile colazione in autogrill, è avvenuto alle 8 del mattino… Esattamente due ore fa… già siamo arrivati a casa da poco più di due ore e già mi trovo in sede per scrivere questo articolo, l'emozione che accompagnava l'attesa della notte precedente la trasferta non è stata certo delusa, è stata un'altra giornata memorabile, un'altra di quelle giornate che contribuiscono a scrivere le pagine più belle ed intense nel libro della storia dei Boys Parma 1977…
Alla prossima!!!

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