BOYS PARMA 1977

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Cori razzisti allo stadio (lettera)

11 - 01 - 2010

Lettera a www.boysparma1977.it

Cori razzisti allo stadio (lettera)

Cari ultras,
sono originario del Senegal. Per intenderci: un negro.
Ieri il vostro ministro dell'Interno Roberto Maroni ha dichiarato che anche se c'è il minimo dubbio che uno sfottò o un coro sia razzista" l'arbitro "deve immediatamente sospendere la partita e prendere provvedimenti conseguenti". Il "minimo dubbio" è il contrario della certezza, niente altro che una remota ipotesi. Applicare sanzioni quando si è incerti del reato è un'assurdità bella e buona, ingiustificabile sotto tutti i punti di vista. Tale indicazione non è, quindi, neppure un atto estremista in senso anti-razzista, ma un azione che confonde ciò che è legittimo con ciò che non lo è.
Curiosamente nessuno ha ricordato l'esempio del giocatore del Messina, Zoro, che nel novembre del 2005 denunciò cori razzisti, chiese la sospensione della partita in corso [Messina-Inter, ndr], e ricevette la solidarietà del mondo sportivo e mediatico. Solo parecchio tempo dopo [con vari ultras già diffidati, ndr] si scoprì - nell'assoluto silenzio del mondo sportivo e mediatico - che nessun coro (tanto meno razzista) era stato fatto contro d'esso.
Allo stadio, poi, mi pare che anche l'insulto (più o meno intelligente, più o meno volgare) rientri nella categoria degli sfottò, per cui si cerca di innervosire e deconcentrare l'avversario.
Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha parlato di "tolleranza zero". Non ho però capito se si riferisse al razzismo in senso generale, o solo ai cori da stadio che potrebbero essere razzisti (e magari neppure lo sono).
Roberto Maroni anti-razzista? Roberto Maroni che dichiara "tolleranza zero" contro il razzismo? Sarà che sono negro, ma mi sembra molto contraddittorio.
Ripenso all'ipotesi di schedare i bambini Rom (bocciata dal Parlamento europeo); ai respingimenti di navi cariche di disperati (condannata dall'Onu); alla demolizione delle baracche di extracomunitari, come sta avvenendo in queste ore a Rosarno (in Calabria), dove viene rasa al suolo una delle tante Soweto italiane. Ripenso al suo collega di partito Mario Borghezio, quando disinfettava i posti a sedere di un treno dove erano stati seduti degli africani; quando urlava di "cornuti islamici di merda"; quando sbraitava di "padania bianca e cristiana"; quando dovette pagare una multa per l'incendio scoppiato presso i pagliericci di alcuni immigrati che dormivano sotto un ponte a Torino.
Ripenso a Matteo Salvini, altro collega di partito di Maroni, che cantava contro i napoletani definendoli "colerosi e terremotati". Ripenso ai discorsi di Giancarlo Gentilini, già sindaco leghista di Treviso, che arrivò a parlare di "pulizia etnica dei culattoni", e di eliminare i bambini degli zingari.
Qualche giorno fa Maroni, in riferimento alla rivolta degli immigrati a Rosarno, ha parlato di eccessiva tolleranza con cui, in questi anni, sarebbe stata accolta l'immigrazione clandestina. Tolleranza? Tali persone, specie nel sud Italia (e ci sono servizi, indagini, e processi a dimostrarlo), sono generalmente impiegate in nero, sfruttate, ridotte in semischiavitù, e maltrattate. Talvolta pure pestate ed uccise. Sono spedite a lavorare nelle campagne per salari da fame (che gli italiani - giustamente - rifiutano), o indotte a prostituirsi, o a compiere attività illegali per conto di organizzazioni criminali. Questi trattamenti disumani vengono confusi dal vostro ministro con un eccesso di tolleranza?
Credo Maroni si inventi un problema razzismo dove non c'è (allo stadio); per distogliere l'attenzione da dove i problemi ci sono veramente.
Sicuramente il vostro Paese è afflitto da molte questioni, tra cui anche quella dell'immigrazione, clandestina e legale. Personalmente non so se il vostro ministro degli Interni sia razzista, oppure no. Mi pare però ci sia generalmente più maturità nel mondo ultras italiano, che in quello politico ed istituzionale.

Distinti saluti,
Omar

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