BOYS PARMA 1977

Curva Nord

Educazione, etica e tifo sportivo. Tavola rotonda?

03 - 04 - 2009

03-04-2009 Centro Congressi di via Toscana. Striscione BOYS: ''Di tifo parlate ma in Curva non ci andate. BOYS 1977''
Oggi pomeriggio, presso il Centro Congressi di via Toscana, s'è tenuta la Tavola rotonda sul tema "Educazione, etica e tifo sportivo", organizzata da Lions, Veterani e Panathlon.
Tra gli invitati figuravano: il questore di Parma, una atleta olimpionica, due presidenti di federazioni sportive, una psicologa e il presidente del Coordinamento. Ovvero: si parla di tifo e NON si invitano quelli che il TIFO lo fanno davvero, frequentando i SETTORI POPOLARI (in casa e in trasferta). Una contraddizione evidente, che denota posizioni preconcette e indisponibilità a capire un mondo su ci si pretende di parlare e addirittura di sentenziare.
Cinque BOYS si sono recati alla Tavola rotonda. Un Tavola rotonda con di spigh... visto che gli ultras non erano stati ammessi a parlare. Fuori abbiamo issato lo striscione "Di tifo parlate ma in Curva non ci andate. Boys 1977" e distribuito a tutti i partecipanti il volantino "Etica ed educazione... addio libertà di tifo e d'espressione?" in cui si riassumeva il pensiero del Gruppo e si elencavano tanti argomenti di discussione, cari a chi il TIFO lo fa e lo conosce veramente.
Gli intervenuti non hanno certo brillato per originalità. Tanti i luoghi comuni, figli di una conoscenza estremamente superficiale e neppure troppo disinteressata. Si perché in platea erano davvero tanti gli imprenditori e la ricetta: "Se gli stadi sono vuoti, quindi costruiamone di nuovi" ha fatto gongolare molti. Anche il Questore ha parlato di come avere uno stadio in città sia problematico per la gestione dell'ordine pubblico. Chissà come avranno sorriso quelli con i terreni a Baganzola. Si sarebbe potuto obbiettare che gestendo l'ordine pubblico come a Parma-Inter del maggio scorso, si riuscirebbero a far scoppiare degli incidenti anche in qualche sperduta località dell'Appenino parmense, ma probabilmente (a parte noi) nessuno ci ha pensato.
Unica cosa interessante: l'intervento di un'atleta olimpionica, che ha parlato di cosa prova abitualmente a sentire l'incitamento della folla.
Al termine della conferenza è stata data la parola ad un nostro portavoce, che in un breve intervento (e non senza interruzioni) ha cercato di toccare alcuni delle tematiche a noi care. In particolare criticando l'atteggiamento di chi tratta un argomento prescindendo da chi lo vive direttamente. Un atteggiamento che dimostra che non c'è voglia di ascoltare e capire, ma di propagandare. Di parlare, sostenendo la repressione e la speculazione.
Gli stadi vuoti vanno riempiti di gente e di colore. Chiedere di costruire nuovi stadi quando quelli che ci sono (anche i più nuovi) sono vuoti, è la più assurda, selvaggia e volgare delle speculazioni.
Ci piacerebbe si parlasse di etica ed educazione. Ma davvero, con onestà, non come mezzo per promuovere iniziative economiche contrarie agli interessi della comunità.
NON C'E' ETICA PER LA SPECULAZIONE
NON C'E' TIFO NE' LIBERTA' CON LA REPRESSIONE

BOYS PARMA 1977

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