BOYS PARMA 1977

Curva Nord

Etica ed educazione?

03 - 04 - 2009

ETICA ED EDUCAZIONE...
addio libertà di tifo e d'espressione?

"Educazione, etica e tifo sportivo". E' questo il titolo della "tavola rotonda" in programma oggi, qui a Parma. Ma è davvero una tavola rotonda? Ovvero una discussione tra esperti, che siedono democraticamente attorno ad un tavolo? Crediamo proprio di no. Perché non ci sarà NESSUNO a rappresentare il nostro punto di vista, a portare le nostre esperienze e a parlare per chi il tifo lo fa veramente. Non ci sarà la base. Non ci sarà chi vive i SETTORI POPOLARI, chi segue abitualmente la squadra (in casa e in trasferta). Sarebbe bastato aggiungere una sedia (un'operazione non troppo difficile e per cui non è necessario troppo preavviso), ma così non è stato. Perché? Forse, perché le nostre esperienze e le nostre opinioni sono in disaccordo con quelle che si cerca di far prevalere e di propagandare all'opinione pubblica. Forse, perché le nostre analisi sono giuste e si cerca di impedirne la diffusione. Per altro questa NON è l'eccezione è la regola (anche in sede legislativa), perché quando si parla di ultras, di tifo e di tifosi, si chiama solo chi NON li rappresenta. E' questa l'etica e l'educazione che si vuole promuovere?
Vogliamo parlare NOI di etica e di educazione, nel tifo e nello sport. E vogliamo farlo in modo RIVOLUZIONARIO. Dicendo la verità. Sì perché noi siamo ultras, non tifosi da operetta.
Vogliamo parlare delle norme anti-tifo, che vietano bandiere, megafoni e coreografie. Dei divieti agli striscioni, che limitano la libertà d'espressione. Dei divieti di trasferta e della repressione, che sempre più spesso sospende i diritti fondamentali delle persone.
Vogliamo parlare di doping, di calciopoli, di un sistema che giudica e assolve sé stesso. Di regole violate e di diritti negati. Di orari assurdi, di posticipi e anticipi, di tornelli e biglietti nominali, di steward e di telecamere, di uno sfruttamento intensivo dell'evento sportivo, di politiche speculative e repressive che hanno finito per svuotare gli stadi.
Vogliamo parlare di chi utilizza la passione dei tifosi per soddisfare la propria ambizione, magari politica.
Vogliamo parlare della disinformazione di molti mass media, che amano criminalizzare ultras e tifosi (e assolvere tutti gli altri). Come quando, a fine agosto scorso, hanno inventato danni per 500.000 euro al treno che portava i napoletani a Roma. O quando hanno inventato i cori razzisti a Zoro del Messina; o in mille altre casi.
Vogliamo parlare di gestione dell'ordine pubblico in occasione degli eventi sportivi. Di come a pagare sia sempre chi sta alla base (gli ultras e i tifosi) e mai chi sta al vertice.
Vogliamo parlare delle politiche speculative volte a trasformare gli stadi in impianti polifunzionali, strappandoli alle comunità locali, stravolgendone la natura.
Vogliamo parlare del "modello inglese", dei prezzi stratosferici (e assolutamente non popolari) che applicano negli stadi, dei bilanci in rosso delle società, di un calcio che sopravvive grazie alle iniezioni di capitali esteri.
Vogliamo parlare dell'omicidio di Gabriele Sandri, di come s'è cercato di nascondere la verità e di come si comporta lo Stato quando l'omicida è un agente di Polizia. Vogliamo parlare della morte dell'ispettore Filippo Raciti, di come è stata strumentalizzata e di come la verità (quella che ci raccontavano come se fosse cosa certa) sia ancora sconosciuta e misteriosa. Così come vogliamo parlare di Paolo di Brescia e Gianluca Chalgaf di Napoli.

NON C'E' ETICA PER LA SPECULAZIONE
NON C'E' TIFO NE' LIBERTA' CON LA REPRESSIONE

BOYS PARMA 1977

BOYS PARMA 1977

Curva Nord Matteo Bagnaresi Rispetto per noi che ci siamo Ultras Liberi Minoranza Rumorosa Diffidati BOYS