Lavori in corso

La trasferta di Bergamo era molto attesa da noi BOYS, sia da un punto di vista ultras, avremmo avuto di fronte una delle tifoserie più calde d'Italia e con una lunga tradizione ultras alle spalle, sia per l'ottimo andamento della squadra in questo primo scorcio di campionato; era lecito quindi attendersi una maggiore mobilitazione del popolo gialloblù! E invece solamente 300 persone hanno deciso di seguire il nostro Parma. Noi abbiamo organizzato due pullman, presenti oltre a noi altri due torpedoni dei club e qualche tifoso giunto in maniera autonoma, pochi per la verità rispetto alle trasferte più tranquille, numero deludente considerata la vicinanza del capoluogo lombardo e il costo del biglietto di 14 euro, accessibile a tutti.
In Curva oltre alle nostre consuete pezze, abbiamo esposto in vetrata lo striscione contro la Tessera del Tifoso, che siamo però stati costretti a togliere dopo circa venti minuti. Evidentemente in Italia, nel 2009, è vietato esprimere liberamente le proprie opinioni. Ad Udine, per qualcosa di simile, 4 ragazzi di noi hanno ricevuto delle multe, colpevoli di aver espresso liberamente un pensiero - secondo quanto garantito dalla Costituzione. La repressione si abbatte sugli ultras, in tutta Italia ragazzi sono diffidati per una torcia accesa, uno striscione o una coreografia non gradita al questore di turno, eppure certa gente, vedi Capello, dichiara che nel calcio a comandare sarebbero gli ultras. Detto da uno che lavorava con Moggi e con tutta la Triade bianconera, all'interno di una società condannata per l'operato dei suoi dirigenti, che operavano alterando partite e campionati, non è solo grottesco, è schifoso.
Ad inizio gara abbiamo alzato lo striscione "La strada è lunga non ti fermare, forza Parma continua a lottare" di incoraggiamento ad una squadra che ci sta facendo sognare e divertire per il proprio impegno. Lo striscione è entrato normalmente, così come accadeva anni fa, dopo essere stato controllato ai cancelli. Non si capisce come in certi stadi, il nostro su tutti, non sia possibile tutto ciò: le solite due misure, i soliti due pesi, che non fanno che aumentare il nostro odio verso chi ci reprime, soprattutto a Parma.
All'ingresso dei crociati quasi tutti i tifosi gialloblù hanno sventolato una nostra bandiera, creando un bell'effetto visivo. Il tifo è stato discreto, con alti e bassi derivanti dalla prestazione della squadra in campo, ma nel complesso abbiamo cantato per 90 minuti alzando al cielo i nostri colori.
Questa volta il Parma ha subito la squadra avversaria uscendo sconfitto dal campo, bello comunque il gesto della squadra che è venuta a salutarci con un applauso sia ad inizio che a fine partita, questi sono i gesti che dimostrano rispetto nei confronti di chi segue assiduametne la squadra.
La curva atalantina si è presentata con due lunghi striscioni (non denunciati) dedicati alla Dea, che capeggiavano nella parte alta e bassa del settore. A Bergamo, come già detto sopra, è tornata la libertà di tifo su decisione del prefetto, ma quando tornerà in tutti gli stadi d'Italia, Parma compresa? Il loro tifo è stato su buoni livelli,in qualche frangente con cori di forte intensità e battimani di forte impatto visivo.
Occhi aperti ma tutto tranquillo a fine gara, con tanto entusiasmo sui pullman nonostante il risultato, entusiasmo che ci servirà già a partire dalle prossime sfide, per cui ragazzi avvicinatevi a noi senza alcun timore, creiamo una bolgia al Tardini e presentiamoci in massa a Milano e in tutti gli stadi d'Italia, sempre fieri di essere parmigiani!
AVANTI ULTRAS! AVANTI BOYS!