Affonda il fondale

30 - 01 - 2009

Riempire un settore del Tardini chiuso alla gente con l'ingrandimento taroccato di una nostra coreografia, alla base della quale si sono aggiunte anche due sponsorizzazioni. E' questa l'ultima trovata di pessimo gusto dei dirigenti crociati. Un'iniziativa con cui noi BOYS non abbiamo nulla a che fare. Seppur la gigantografia-reclame in oggetto riprenda (stravolgendola al fotoritocco) una coreografia che fu ideata, pianificata e realizzata dal nostro Gruppo, il Parma calcio non ci ha interpellati in alcun modo, neppure per avere un parere in merito. E questa, stando ai fatti, sembra essere la costante.
Gli spalti dello stadio Tardini non sono fatti per essere coperti e occupati da teloni più o meno pubblicitari. Sono fatti per la gente. I dirigenti del Parma calcio dovrebbero ingegnarsi per riempirli di ultras e tifosi, e non di pubblicità o di gigantografie taroccate.
Dove non entra la gente non entra il colore, perché dove gli spalti sono vuoti non c'è passione, non c'è anima, non c'è tifo. Perché il tifo non si crea al computer o con qualche euro di sponsorizzazione. Perché le nostre insegne non sono pezzi di stoffa da collocare qua o la, ma simboli di una fede che trasudano storie, vite e battaglie. Il tifo è sentimento puro, passione senza secondi fini. E viene da ultras e tifosi. E' lì il suo fascino, la sua potenza, la sua forza. Non c'è anima in un cartellone pubblicitario fatto per coprire un vuoto. E il vuoto coperto ne scopre un altro, quello dei "dirigenti & affini" che hanno questa concezione di stadio e di Parma calcio.
La coreografia è lavoro duro della base, impegno in sede, partecipazione in Curva. E' libertà di tifo e d'espressione, è l'unione di intenti che si compie nella collaborazione e si materializza nel colore e nel messaggio. Messaggio che può essere di amore, di odio, di rabbia o di contestazione. Può essere giusto o ingiusto, felice o infelice. Ma è libero e contingente, e viene dal libero tifo organizzato. Non dalla proprietà, non dagli sponsor, non dai tirapiedi di questo e quello.
Riprendere una nostra coreografia (stravolgendola graficamente), per utilizzarla al fine di rendere "telegenici" i settori del Tardini, addizionandola addirittura di qualche reclame, svilisce il nostro lavoro e ferisce i nostri sentimenti.
Riproporre in una gigantografia una nostra coreografia (con striscioni in bella vista) allo stadio, quando all'interno dello stesso non possiamo più realizzare liberamente coreografie né esporre liberamente i nostri striscioni (neppure gli stessi), è paradossale. I nostri striscioni e le nostre coreografie servono solo a questo? Servono solo per dipingere gigantografie taroccate e sponsorizzate? Per qualcuno sì, visto che non si è esitato a coprire "Ultras liberi", "Diffidati BOYS" e "BOYS PARMA 1977" (nella coreografia originale) con i loghi di due sponsor. La loro concezione di tifo non è la nostra. Per rimanere in tema: hanno toccato il fondale.