Sabato sera, contro la Fiorentina, abbiamo
esposto lo striscione Decreto Pisanu: per gli Ultras immediato, per le società
rinviato, visto che il Governo ha attuato tempestivamente questo decreto solo per
quanto concerne gli Ultras, mentre, per ciò che riguarda le società, ha concesso
unulteriore proroga. Chiara dimostrazione di come la legge non è uguale per tutti.
I biglietti nominali, introdotti grazie al Decreto Pisanu, violano apertamente
la riservatezza. Fatto ancor più grave: tale violazione non segue un reato. E
infatti una misura preventiva, quindi non preceduta da fatti che potrebbero,
in qualche modo, legittimarla. La cosa più preoccupante è che i tifosi, ormai, sono
oppressi da tante (troppe) leggi preventive. Anche in assenza di qualsiasi reato, scontro
o violenza, devono mostrare i documenti, vengono regolarmente perquisiti e sono
costantemente filmati. Se poi li si vuole condannare, anche senza prove, è sufficiente
comunicargli un provvedimento di diffida. Niente indagini, niente processo, nessuna
garanzia.
Si sono varate leggi speciali che violano i diritti civili della persona e che sospendono
talune garanzie costituzionali, motivo: rendere gli stadi più sicuri (dicono...) e
fornire nuove possibilità investigative alle forze dellordine. Ma tutte le norme
anti-tifoso hanno veramente evitato incidenti, davvero sono servite qualcosa,
oltre che a creare disagi? Gli stadi sono sempre più vuoti, un ragazzo di PARMA, un mese fa, ha preso
cinque coltellate e i colpevoli sono tuttora ignoti.
A causa dei biglietti nominali sono aumentati considerevolmente i tempi per acquistare i
tagliandi. Altri risultati? Sì. Puoi andare in Curva Nord spacciandoti per Ministro...
LIBERO CITTADINO? NO, ULTRAS!

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