Sono tanti anni che seguo il calcio, il
mio sport preferito, quello che spesso e volentieri è riuscito a darmi emozioni
straordinarie, quello che per due ore riesce a distogliermi dai pensieri e mi fa uscire
dalla routine quotidiana. Ma ora, vogliono togliermi anche questo piacere! Con il passare
degli anni, c'è stata quest'involuzione negativa, fatta di: caro biglietti, pay-tv e
decreti assurdi che stanno snaturando completamente la maniera di andare allo stadio.
Seguo il PARMA fin da bambino, quando ammirato guardavo la nascita dei primi Ultras in
quello spicchio che è ora, paradossalmente, il settore ospiti e provavo emozioni talmente
forti che, unite alla mia curiosità, mi portarono ben presto, compatibilmente con l'età,
ad unirmi alla parte più rumorosa e speciale del tifo. Ricordo ancora quando lo stadio
era completamente aperto senza le barriere e si poteva girarlo lungo tutto l'anello,
ricordo le botte dietro ai distinti contro le tifoserie più ostiche, sane scazzottate
sedate a mala pena da quattro carabinieri; ricordo le emozioni di partite di serie C o B
che ora sono solo antichi ricordi e l'inaspettata promozione in serie A
Gli anni dei
successi sono tempi recenti, così come la crescita eccezionale del mio Gruppo, che è
passato da poche unità a centinaia di persone, con trasferte di dimensioni impensabili
fino a poco tempo prima.
Negli ultimi anni, però, ho assistito anche al lento declino del sistema calcio, contro
il quale da anni stiamo combattendo affinché i nostri valori e la nostra concezione del
football non siano schiacciate da altri interessi che nulla hanno a che spartire con noi.
Leggi speciali, non adottate neanche verso i mafiosi, sicuramente rei di reati molto più
gravi, ci vengono applicate senza nessuna possibilità di controbattere. Questa strana
metamorfosi, ha portato il tifoso ad essere paragonato al peggiore dei delinquenti, da
colpire per educare gli altri, solo ed esclusivamente perché bisogna mettere il mostro in
prima pagina.
Ora, per comprarsi il biglietto, ci vuole il documento alla mano e la decisione va presa
con largo anticipo, perché se mi svegliassi la domenica mattina e decidessi di andare in
trasferta... sarebbero cazzi amari! Dove vogliono arrivare questi nuovi padroni del
pallone, assecondati dal ministro Pisanu, in quella che non esito a definire associazione
a delinquere??? E' abbastanza chiaro che gli interessi dietro a queste
"innovazioni" sono maggiori rispetto agli introiti che garantiscono i tifosi, e
così: nessun rispetto per noi e per i nostri sentimenti!!!
Da qualche domenica essere Ultras è diventato tremendamente difficile e il movimento ne
risentirà in maniera evidente, sia sotto laspetto numerico sia coreografico.
Domenica 11, a Verona, ho assistito all'ultima assurdità: un tifoso con due bimbi in
lacrime, per l'impossibilità di acquistare il biglietto, perché sprovvisti di documento
d'identità (avranno avuto dieci anni)
E così che lor signori vogliono
riportare le famiglie allo stadio??? E' così che si vuol combattere la violenza negli
stadi. E' così che sarà il calcio moderno??? A questo punto, se le mie domande
continueranno a ricevere risposta positiva, penso proprio di poter dire:
RIDATEMI IL FOOTBALL! |