Episodio 4: Lazio-Livorno 2004/05
Questa partita era stata etichettata come partita a rischio, con tanto
di servizi giornalistici che annunciavano problemi dordine pubblico, per una sfida
dal significato più politico che calcistico.
I tifosi del Livorno vennero fatti partire con 35 minuti di ritardo, in quanto, prima di
lasciare la Toscana, furono tutti schedati. Vennero quindi stipati dalla polizia in gruppi
da 10, all'interno di scompartimenti da 6. Una volta arrivati all'Olimpico, il comitato
d'accoglienza non era composto da i laziali come sarebbe stato lecito
attendersi, ma dalle forze dell'ordine che, tra offese varie, prima sequestrano uno
striscione in memoria delle vittime della Moby Prince, poi sciarpe e bandiere, strappando
addirittura le spille dai giubbotti. Entrati nel proprio settore la Pula
effettuò quattro cariche, forse per chiarire le idee agli Ultras labronici..., mentre il
resto del tempo trascorse tra una faccetta nera e un bandiera
rossa, contornato dallesposizione duna serie di striscioni a sfondo
politico (mentalità che noi BOYS avversiamo totalmente).
Nonostante il clima molto carico, all'interno dello stadio non successe nulla.
All'uscita i tifosi livornesi vennero però caricati da i laziali all'altezza del circolo
del tennis, ma il tutto si limitò ad una sassaiola tra le opposte fazioni.
Nel corso della giornata erano stati tratti in stato di fermo alcuni tifosi del Livorno,
senza che il resto della comitiva ne avesse più notizia; alla stazione di S. Pietro gli
Ultras labronici decisero però di non abbandonare la capitale senza i ragazzi fermati,
lasciandosi andare a lancio doggetti contro le forze dellordine, dopo che
questultime serano rifiutate di rilasciarli. A quel punto iniziò lo show
delle forze dell'ordine che, nel frattempo, erano giunte numerose nella piccola stazione.
Caricarono ferocemente i 248 tifosi livornesi, ricacciandoli tutti su due sole carrozze.
Capitolo chiuso? Neanche per idea, la Pula iniziò a lanciare i lacrimogeni
dentro il treno, manganellando chi osava uscire dalle carrozze e puntando contro di loro,
a scopo intimidatorio, anche le armi da fuoco. I tifosi vennero poi fatti sdraiare sul
pavimento bagnato e lì, stando a quanto da loro riferito, furono colpiti dagli agenti con
calci al volto e in altre parti del corpo. Una volta finiti gli scontri, i tifosi furono
fatti salire su appositi pullman e trasportati negli uffici della polizia scientifica di
via Patini dove, sino alle sei del mattino, vennero interrogati, provocati, maltrattati e
alcuni, addirittura, denudati. In seguito venne data anche notizia di molestie sessuali
subite da una ragazza.
Alla fine si contarono 11 arrestati tra gli Ultras del Livorno, mentre gli il resto della
comitiva fu rilasciato solo alle 6.00 di lunedì mattina. Questultimi poterono far
ritorno nella città toscana grazie ai pullman presi a noleggio dal giocatore amaranto
Cristiano Lucarelli, in collaborazione con alcuni politici che erano venuti a conoscenza
dell'accaduto.
Continua
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