Dopo la sospensione della partita
Inter-Milan di Champions League, causa fitto lancio di fiaccole dalla Nord interista e di
qualche bottiglietta dacqua, sè scatenato lo show massmediatico di rito.
Giornalisti di varie testate hanno dipinto uno scenario apocalittico, mistificando i
fatti, quando la realtà delle cose non sembrava poi così drammatica (nessun ferito).
Molto risalto è stato dato allimmagine del portiere del Milan colpito alla nuca da
una torcia. Il primo passo è stato quello dingigantire il fatto (portiere colpito
da una torcia), parlando a più riprese di petardi e botti, quando viceversa è ben noto
che una torcia non esplode. Essere colpiti da una fiaccola non è sicuramente
piacevole ma essendo materiale pirotecnico non esplosivo e del peso di pochi
grammi è poco plausibile si possa rimanere seriamente feriti. Al massimo si può
denunciare un po di fastidio e magari riportare qualche piccola escoriazione, niente
di più. Con questo non vogliamo certo dire che il lancio di oggetti in campo sia una
pratica giusta e sensata ma ad ogni cosa andrebbe dato il peso che merita. Quando, invece,
giornali e tv ingigantiscono simili notizie per poi far passare in secondo piano
avvenimenti molto più gravi, anche di sangue, sembra che si sia perso il senso della
misura e anche dellonestà. Quando si da grande risalto ad un fatto superficiale e,
viceversa, signorano proditoriamente fatti gravi, per esempio il ricovero in
rianimazione di un tifoso juventino, padre di famiglia, colpito in faccia da un
lacrimogeno sparato dalle forze dellordine, sevidenzia la malafede di chi
dovrebbe fare informazione.
Allindignazione farisaica dei giornalisti hanno fatto seguito le dichiarazioni di
politici e istituzioni, tutte volte alladozione di misure sempre più drastiche.
Anche questo un classico.
Carraro, presidente della FIGC, non ha perso tempo e avvalendosi dei poteri straordinari
previsti dallo Statuto della FIGC, che in caso di particolari e urgenti motivi ( ? ) gli
consentono di adottare e rendere immediatamente esecutivi i provvedimenti di competenza
del Consiglio federale, ha deciso di varare alcune modifiche al Codice di Giustizia
sportiva e alle Norme organizzative interne (NOIF). Le nuove norme sono quindi entrate in
vigore a tempo di record, già da venerdì 15 aprile.
In particolare, l'arbitro non farà cominciare la partita o dovrà sospenderla a seguito
del lancio di oggetti ( ! ), dell'uso di materiale pirotecnico di qualsiasi genere ( ! ) o
di strumenti ed oggetti comunque idonei a offendere. In questi casi scatterà
l'applicazione dell'articolo 12 del Codice di Giustizia sportiva che prevede a carico
della società ritenuta responsabile, anche oggettivamente, la perdita della gara con il
punteggio di 0-3.
Successivamente, lo stesso Carraro, richiamava lattenzione sulla legge antiviolenza
in scadenza al 30 giugno 2005, auspicandone lo sviluppo con laggiunta di nuove
norme, per esempio ladozione di biglietti nominativi ( ! ).
Prendiamo atto che, ancora una volta, sfruttando un fatto ingigantito ad arte dal quarto
potere, si sono introdotte nuove norme, molto approssimative, che vengono meno al
buonsenso. Primo, si parla genericamente di materiale pirotecnico, senza alcuna
distinzione tra materiale esplosivo (botti e petardi) e coreografico (torce e fumogeni).
Secondo, si penalizza luso di qualsiasi materiale pirotecnico, senza tener conto di
come esso viene utilizzato. Accendere una torcia in Curva (tradizione consolidata da anni)
e utilizzarla solo a fini coreografici è molto diverso dallo sparare un razzo esplosivo
in campo o in mezzo alla tifoseria avversaria. Terzo, si conferisce un potere immenso agli
arbitri che, con normative molto vaghe, potranno adottare decisioni diametralmente opposte
in situazioni similari.
Il Gruppo, di fronte a questo nuovo scempio normativo, aveva pensato desporre uno
striscione a commento della propria coreografia, ormai fuorilegge, pianificata
per la partita di domenica scorsa ChievoVerona-PARMA. Lingresso dei Gialloblu
Crociati in campo salutato da un fitto lancio dinnocui rotoli di carta igienica,
commentato dallironico striscione: SE QUESTA E VIOLENZA SOSPENDETE LA
PARTITA. Striscione non violento ma a cui la Polizia ha comunque deciso di negare
lingresso. Motivi di ordine pubblico o, più probabile, mancato rispetto della
libertà despressione? Decida il lettore. Certo che, stando al nuovo regolamento
FIGC, la nostra bella coreografia di domenica, a cui hanno partecipato tanti sostenitori
Gialloblu Crociati di qualsiasi età e gruppo, poteva anche indurre larbitro a non
iniziare la partita, dato che si trattava comunque di lancio doggetti.
Ora ci chiediamo: stanno cercando di reprimere la violenza o il tifo? |