Mercoledì 12 Gennaio, alle ore 15, si
disputerà PARMA-Fiorentina allo Stadio Tardini, gara di ritorno degli ottavi di Coppa
Italia.
Un orario infelice che penalizza i tifosi, la Coppa Italia e il mondo del calcio. I
tifosi, perché la stragrande maggioranza delle persone alle 15 di un giorno feriale è al
lavoro e quindi impossibilitata a recarsi allo stadio. La Coppa Italia, perché anche dopo
aver riscontrato un bassissimo numero di spettatori durante il turno dandata,
disputatosi di sabato, ed essersi lamentati in merito, si continua a svilire questa
competizione, la seconda per importanza a livello nazionale, con orari che ne impediscono
la partecipazione popolare. Il mondo del calcio, perché allontanando la gente dagli stadi
si spegne progressivamente la passione che ne ha decretato il successo, che ha permesso ad
un gioco daffermarsi donandogli significati capaci dentusiasmare.
La cosa più triste e preoccupante è che tale infausto orario è stato scelto per
esigenze televisive. Già questo ci fa capire che gli interessi dei tifosi non sono stati
tenuti in minima considerazione (neppure quei 4.743 presenti alla gara dandata e che
magari ci tenevano a vedere anche il ritorno
) ma la cosa più umiliante è sapere
che questo incontro, questo PARMA-Fiorentina di Coppa Italia, servirà solo
per tappare un buco nella programmazione televisiva di chi ne ha acquistato i diritti
(acquistati o
scippati a noi tifosi?). Un buco riempito stoltamente, senza nessuna
considerazione per il tifoso, per il torneo, per il calcio (il gioco su cui fondano il
business) e nemmeno per il loro cliente-telespettatore che per vedere la partita in
diretta avrebbe le stesse problematiche, in campo lavorativo, di chi decidesse
dandare allo stadio. Trasmettere un incontro alle 15 in tv, in uno stadio deserto,
senza tifo, senza bandiere, senza cori e boati, non è certo il modo migliore per
rilanciare questa competizione; serve solo per affossarla. Ma questo poco importa alle tv,
le loro politiche non si basano su sentimenti, emozioni, tradizioni, cultura, ma sul
numero di abbonati. Una volta distrutto il calcio, una volta che lo avranno
definitivamente privato della capacità di generare emozioni, sarà loro sufficiente
variare le trasmissioni e
il business continuerà indisturbato. Continua, come ben
si capisce dalle grottesche proposte del presidente di Lega Galliani: rendere più
accoglienti gli stadi, rei dallontanare i tifosi a causa della loro mancanza di
confort.
Stadi coperti, dotati di ristoranti, camere, idromassaggio, cinema, tv, asili, negozi, e
tante altre attività, in grado dincentivare il tifoso, non tanto a venire allo
stadio quanto a spendere! A spendere per mille inutili cose nel più sfrenato consumismo,
con la partita a fare da contorno, magari seguendola distrattamente sui mille schermi del
centro commerciale dello stadio, pieno zeppo di negozi rigorosamente in franchaising.
Ovviamente, tutto questo, presuppone di sostituire lattuale tifoso con un nuovo
soggetto, il cliente, dalle notevoli possibilità di spesa, in grado di far diventare
redditizia questa nuova fetta di mercato. Un mercato che, essendo incentrato sullo stadio,
presuppone sarà trasformato da luogo daggregazione popolare in ritrovo per i più
abbienti.
In realtà era sufficiente giocare questo PARMA-Fiorentina in notturna,
indipendentemente dalle comodità del Tardini, affinché lo stadio si popolasse.
Adesso il nostro stadio è dotato anche di ristorante. Chissà quanti tifosi chiederanno
un giorno di ferie per assistere a questo incontro alle 15 di mercoledì, dato che ora è
possibile pranzare al Tardini invece che nella pizzeria distante ben 10 metri
I BOYS, per protestare contro questo orario assurdo, per evitare che ciò si ripeta, per
la tutela dei nostri diritti, invitano tutti gli Ultras e i tifosi a far fronte comune,
lasciando la Curva Nord completamente vuota, addobbata con soli striscioni di protesta,
contro questo sistema-calcio e chi lo manovra, contro chi antepone i propri
interessi economici ai diritti dei tifosi.
Chi avesse possibilità di venire allo stadio è invitato a rimanere fuori dei cancelli
della Nord, dove si riunirà il Gruppo (almeno
quelli che non sono al lavoro) per la
protesta.
RISPETTO PER NOI CHE CI SIAMO (tranne quando lavoriamo)! |