Sabato 19 Giugno si è svolta a Bologna la
manifestazione nazionale di Movimento Ultras, sigla che, sulla base di principi e
obiettivi comuni, riunisce trasversalmente moltissime tifoserie anche storicamente
nemiche. Erano presenti ultras provenienti da tutte le regioni italiane, in rappresentanza
di 84 gruppi (77 tifoserie di calcio e 7 di basket), per una presenza
numerica complessiva di 8000 persone.
I gruppi hanno cominciato a radunarsi nella tarda mattinata nel Parco di Villa Angeletti e
alle 15,00 il lungo corteo si è messo in marcia verso il centro storico di Bologna,
rispettando lordine alfabetico delle squadre dappartenenza, come già era
successo a Milano lo scorso anno. La maggioranza delle tifoserie ha scelto di indossare
magliette con slogan contro il calcio moderno, contro SKY e contro la repressione e
durante il corteo, gli ultras, hanno sfilato portando tantissimi striscioni che
sottolineavano i temi della contestazione: In marcia per la libertà degli
ultras, Divisi dai colori, uniti dai valori, Contro il calcio
moderno, ultras allantica, La vostra repressione, la nostra ribellione:
solidali con i diffidati, Noi ultras diffidati, voi violenti
autorizzati, Spegniamo la tv, accendiamo la curva, Boicotta la pay
tv, Stampa e tv, gli ultras li sputtanate, ma dei mali del calcio non ne
parlate, Ultras il volto pulito del vostro calcio, La mentalità
non si diffida, La nostra lotta mai finirà
ultras ultimo grido di
libertà, VOI rubate i soldi, incastrate la gente - NOI ultras adesso, ultras
per sempre, Ultras ultimo grido di libertà e ancora molti e molti
altri.
Raggiunta Piazza dei Martiri, gli ultras si sono radunati tutti insieme e
dallimpianto voce sono stati ribaditi tutti i punti contenuti nel Manifesto di
movimento Ultras riguardanti la difesa dei diritti dei tifosi:
il NO a questo sistema calcio
No al caro prezzi ed a qualsiasi tentativo di trasformare gli stadi in
centri commerciali, no alla follia di spalmare ogni giornata di campionato su quasi tutti
i giorni della settimana (compromettendo la stessa regolarità del campionato oltre a
vietare di fatto ai tifosi di seguire la propria squadra, specialmente in trasferta).
il NO allattuale gestione fallimentare del sistema calcio
Chiedendo regole nuove e certe, organi di controllo sui bilanci, una
drastica riduzione degli ingaggi dei calciatori, assoluto divieto di rateizzazione dei
debiti, netta divisione dei ruoli tra Lega Calcio e Federazione Gioco Calcio, divieto di
cambiare le regole in corso.
il NO al proliferare di leggi speciali e la conseguente
repressione
Senza chiedere (né pretendere) nessun tipo di immunità e senza voler
rinnegare la nostra chiara matrice ultras, ma chiedendo solo il comune
diritto di non dover sottostare a leggi evidentemente incostituzionali, quali ad
esempio larresto in flagranza differita, ed a tutti quei provvedimenti, quali
diffide indiscriminate, che vengono comminati, sempre più spesso, preventivamente e
indipendentemente dalla reale responsabilità in reati da stadio. Chiediamo inoltre il
ripristino dei treni speciali, una minore militarizzazione degli stadi e
lintroduzione di un codice identificativo sulle divise e sui caschi dei tutori
dellordine, così come avviene in molti paesi europei. Chiediamo infine la
possibilità di comperare i biglietti del settore ospiti il giorno della partita, abolendo
così una normativa che si è dimostrata controproducente e fonte di disagi e tensioni sia
per i tifosi stessi, che hanno visto costantemente lesa la propria libertà di movimento,
sia per le forze dellordine, spesso in difficoltà nella gestione dellordine
pubblico. Tutte misure che, se adottate, contribuirebbero a ridurre di gran lunga molte
delle situazioni di tensione dentro e fuori gli stadi.
Da tutto il corteo è partita la risposta e il consenso generale con
8000 fischietti e grandi striscioni: Fischiamo il calcio moderno,
Fischiamo la repressione, Tutti in campo la domenica alle tre e
La repressione fa male a tutti, il calcio moderno anche.
Il lungo fischio, accompagnato dagli applausi di chi ai bordi della strada ha assistito
alla contestazione, ha sottolineato lunitarietà e lottima riuscita della
protesta degli ultras, che hanno poi proseguito in corteo fino al rientro nel Parco di
Villa Angeletti.
Tutto si è svolto senza incidenti, né tensioni e in perfetto accordo
e rispetto tra i gruppi, che hanno dimostrato grande senso di responsabilità.
MOVIMENTO ULTRAS |