Ultras Liberi / Movimento Ultras / Manifestazioni / 2003/04
Bologna, 19-06-2004

Manifestazione Movimento Ultras a Bologna - Resoconto ufficiale

25 - 06 - 2004

Sabato 19 Giugno si è svolta a Bologna la manifestazione nazionale di Movimento Ultras, sigla che, sulla base di principi e obiettivi comuni, riunisce trasversalmente moltissime tifoserie anche storicamente nemiche. Erano presenti ultras provenienti da tutte le regioni italiane, in rappresentanza di 84 gruppi (77 tifoserie di calcio e 7 di basket), per una presenza numerica complessiva di 8000 persone.
I gruppi hanno cominciato a radunarsi nella tarda mattinata nel Parco di Villa Angeletti e alle 15,00 il lungo corteo si è messo in marcia verso il centro storico di Bologna, rispettando l’ordine alfabetico delle squadre d’appartenenza, come già era successo a Milano lo scorso anno. La maggioranza delle tifoserie ha scelto di indossare magliette con slogan contro il calcio moderno, contro SKY e contro la repressione e durante il corteo, gli ultras, hanno sfilato portando tantissimi striscioni che sottolineavano i temi della contestazione: “In marcia per la libertà degli ultras”, “Divisi dai colori, uniti dai valori”, “Contro il calcio moderno, ultras all’antica”, “La vostra repressione, la nostra ribellione: solidali con i diffidati”, “Noi ultras diffidati, voi violenti autorizzati”, “Spegniamo la tv, accendiamo la curva”, “Boicotta la pay tv”, “Stampa e tv, gli ultras li sputtanate, ma dei mali del calcio non ne parlate”, “Ultras il volto pulito del vostro calcio”, “La mentalità non si diffida”, “La nostra lotta mai finirà … ultras ultimo grido di libertà”, “VOI rubate i soldi, incastrate la gente - NOI ultras adesso, ultras per sempre”, “Ultras ultimo grido di libertà” e ancora molti e molti altri.
Raggiunta Piazza dei Martiri, gli ultras si sono radunati tutti insieme e dall’impianto voce sono stati ribaditi tutti i punti contenuti nel “Manifesto di movimento Ultras” riguardanti la difesa dei diritti dei tifosi:

il NO a questo sistema calcio

No al caro prezzi ed a qualsiasi tentativo di trasformare gli stadi in centri commerciali, no alla follia di spalmare ogni giornata di campionato su quasi tutti i giorni della settimana (compromettendo la stessa regolarità del campionato oltre a vietare di fatto ai tifosi di seguire la propria squadra, specialmente in trasferta).

il NO all’attuale gestione fallimentare del sistema calcio

Chiedendo regole nuove e certe, organi di controllo sui bilanci, una drastica riduzione degli ingaggi dei calciatori, assoluto divieto di rateizzazione dei debiti, netta divisione dei ruoli tra Lega Calcio e Federazione Gioco Calcio, divieto di cambiare le regole in corso.

il NO al proliferare di leggi speciali e la conseguente repressione

Senza chiedere (né pretendere) nessun tipo di immunità e senza voler rinnegare la nostra chiara matrice “ultras”, ma chiedendo solo il “comune diritto” di non dover sottostare a leggi evidentemente incostituzionali, quali ad esempio l’arresto in flagranza differita, ed a tutti quei provvedimenti, quali diffide indiscriminate, che vengono comminati, sempre più spesso, preventivamente e indipendentemente dalla reale responsabilità in reati da stadio. Chiediamo inoltre il ripristino dei treni speciali, una minore militarizzazione degli stadi e l’introduzione di un codice identificativo sulle divise e sui caschi dei tutori dell’ordine, così come avviene in molti paesi europei. Chiediamo infine la possibilità di comperare i biglietti del settore ospiti il giorno della partita, abolendo così una normativa che si è dimostrata controproducente e fonte di disagi e tensioni sia per i tifosi stessi, che hanno visto costantemente lesa la propria libertà di movimento, sia per le forze dell’ordine, spesso in difficoltà nella gestione dell’ordine pubblico. Tutte misure che, se adottate, contribuirebbero a ridurre di gran lunga molte delle situazioni di tensione dentro e fuori gli stadi.

Da tutto il corteo è partita la risposta e il consenso generale con 8000 fischietti e grandi striscioni: “Fischiamo il calcio moderno”, “Fischiamo la repressione”, “Tutti in campo la domenica alle tre” e “La repressione fa male a tutti, il calcio moderno anche”.
Il lungo fischio, accompagnato dagli applausi di chi ai bordi della strada ha assistito alla contestazione, ha sottolineato l’unitarietà e l’ottima riuscita della protesta degli ultras, che hanno poi proseguito in corteo fino al rientro nel Parco di Villa Angeletti.

Tutto si è svolto senza incidenti, né tensioni e in perfetto accordo e rispetto tra i gruppi, che hanno dimostrato grande senso di responsabilità.

MOVIMENTO ULTRAS

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Bologna, 19-06-2004