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Movimento Ultras ascoltato dalla FIGC

01 - 06 - 2005

MOVIMENTO ULTRAS ha preferito non organizzare una terza manifestazione nazionale al termine della stagione 2004/05, impiegando le proprie energie e il proprio tempo al fine di creare un tavolo di discussione trasversale che, per la prima volta, mettesse di fronte le istituzioni ed i vertici del sistema calcio con il mondo del tifo organizzato. Dopo l'incontro infelice dello scorso anno con gli esponenti della FIGC, voluto dopo la manifestazione di Bologna, dove non sembrava possibile nessuna forma di dialogo, verso la fine di questo campionato è stata la FIGC stessa a chiedere un incontro con Movimento Ultras. Dopo anni di leggi e provvedimenti "speciali", proposti da politici o dirigenti senza nessuna conoscenza del mondo Ultras, che miravano più all’evento sensazionale per placare l'opinione pubblica che alla sostanza; dopo pene sempre più severe e leggi sempre più ridicole, inefficaci (su tutte il divieto di vendere i biglietti dei settori ospiti il giorno della partita) ed inapplicabili; dopo quindici anni (e forse più) di REPRESSIONE; dopo tutte le cazzate fatte, i signori del calcio, Carraro su tutti, hanno finalmente deciso d’ascoltare i tifosi. Per la prima volta, tra i vari discorsi sugli stadi moderni ed il modello inglese, verranno ascoltate le esigenze di chi va veramente allo stadio, di chi lo vive come momento aggregante e di tradizione popolare e non solo come un affare commerciale, di chi paga biglietti sempre più cari per settori con visibilità scarsa o quasi nulla, verrà ascoltato chi subisce soprusi ed abusi di potere da parte di chi è stipendiato per gestire l'ordine pubblico....... gli ULTRAS avranno finalmente la possibilità di dire la loro.
Il 01/06/05 una delegazione di M.U. è scesa a Roma per incontrare nella sede della FIGC Carraro ed i suoi picciotti, gli argomenti e gli obiettivi erano decisi ormai da tempo, semplificabili in quattro punti:
1. RIDUZIONE DEL PREZZO DEI BIGLIETTI POPOLARI (CURVE+DISTINTI)
le proposte di M.U. prevedono un tetto massimo per il costo dei tagliandi, creare fasce di prezzi per i settori popolari, tipo 5 euro i ridotti, 10 gli interi e 15 per i quattro o cinque "big-match", differenziare il costo in funzione della categoria riducendoli progressivamente dalla serie A fino ai dilettanti, creare fasce di prezzi scontati per alcune categorie come disabili, donne e bambini. Su questi punti la FIGC si è trovata d'accordo ma per definire il costo dei biglietti è necessario incontrare la "Lega Calcio", per discutere queste proposte è stata fissata per questa settimana una riunione tra M.U., FIGC e LEGA a Milano.
2. SERIE B AL SABATO ORE 15:00
è facile prevedere un conseguente svuotamento degli stadi. La protesta non coinvolgerà solo gli ULTRAS ma tutta la città, infatti saranno diverse le categorie colpite, saranno diverse le persone che per problemi lavorativi non potranno più seguire la propria squadra del cuore oltre a stravolgere le abitudini di migliaia di persone: saranno quindi coinvolti tutti, dai commercianti agli artigiani, dalle associazioni sportive alle parrocchie, passando dai comuni, inviando lettere di protesta al CONI, alla FIGC, alla LEGA ed alle stesse SOCIETA’ DI CALCIO. La FIGC giustifica lo spostamento al sabato con la sospensione del principio della mutualità (soldi che la serie A trasferiva alla B) così le piccole società si trovano costrette ad elemosinare un contratto alle televisioni. Anche di questi argomenti si tratterà nel prossimo incontro a tre previsto in LEGA a Milano.
3. RIPRISTINO VENDITA BIGLIETTI OSPITI IL GIORNO DELLA PARTITA
questo divieto non è stato più volte rispettato, sia per volere delle stesse società , sia per motivi di ordine pubblico. Questa norma non ha portato a niente, nessun risultato se non quello di aumentare gli incidenti. In questo caso Carraro ha tirato in ballo il Ministero dell’interno ed a breve sarà fissato un incontro a Roma.
4. NUOVO MODELLO DI STADIO E CARTA DEI DIRITTI DEI TIFOSI
M.U. proporrà una bozza di progetto del modello di stadio pensato ed una bozza della carta dei diritti del tifoso costruita sulla base di quanto fatto dai club in Inghilterra. Questi documenti verranno valutati in base ai contenuti e dal modello di stadio pensato.

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