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Speciale: Il modello inglese

Il calcio inglese è nel pallone!

09 - 10 - 2008

L'articolo che segue, a firma Alessandro Lettieri, è stato tratto da "Eurosport", aggiornamento dell'08 ottobre 2008.

Il calcio inglese è nel pallone!

La crisi economica mondiale ha colpito anche la Premier League
Negli ultimi anni nei team d'oltremanica sono arrivati campioni di altissimo livello pagati a caro prezzo che hanno fatto lievitare la considerazione della Premier League. Le squadre britanniche a vincere in campo europeo. Ma a quale prezzo? La "pacchia" però sembra essere già finita. La crisi economica mondiale, partita dagli Stati Uniti, sta complicando ulteriormente la situazione tanto che Lord Triesman, presidente della federcalcio inglese, ha invitato il governo britannico a disporre nuove norme per regolamentare il mondo del calcio. Insomma il calcio inglese fatica a contenere i costi.
Si parla di 3,5 miliardi di euro di debiti e un monte ingaggi che aumenta ogni anno, il 12% nell'ultima stagione. Triesman punta il dito anche contro l'arrivo dei magnati stranieri che hanno invaso la Premier League investendo molto e in qualche caso salvando le società da un tracollo ma contribuendo anche all'indebitamento e alla crescita dei costi. Un'altra presa di posizione importante arriva dal segretario generale dell'Uefa, David Taylor che ha prospettato un futuro inquietante: "I club con una troppi debiti potranno in futuro essere esclusi dalle competizioni europee. I club andranno incontro a una sanzione massima se non riusciranno a gestire gli eccessivi debiti".
Tra i club più colpiti c'è il West Ham di Gianfranco Zola il quale era giunto ad Upton Park con le aspettative di poter costruire una grande squadra nell'arco di poche stagioni ed ora invece deve prendere atto della difficile situazione che sta attraversando la proprietà del club. Il presidente Bjorgolfur Gudmundsson è uno dei principali azionisti della banca Landsbanki, la seconda per importanza in Islanda. La banca sta attraversando una grave crisi e ieri è stata nazionalizzata. Il vicepresidente del West Ham, Asgeir Fridgeirsson conferma che bisognerà "stringere la cinghia": "E' molto improbabile che sia disposto a mettere altri soldi per acquistare giocatori nel mercato di gennaio. Il West Ham non è in vendita, ma le garanzie date a Zola in merito alle future campagne acquisti non sono al passo con i tempi".

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