BOYS PARMA 1977

Curva Nord

PARMA-Roma (BOYS)

01 - 05 - 2010

Oggi, non sarà il solito pezzo, ma l'occasione di uno sfogo spontaneo e sentito. Con l'avvento della Tessera del tifoso si toglie la libertà di tifo, peraltro già limitata, a qualsiasi individuo o persona che si sente ultras dentro, portato a sostenere la propria squadra in un modo speciale, a tratti spettacolare ed unico. Dopo tanti anni di onorata militanza, frutto di sacrifici enormi di ogni tipo, mi considero indesiderato nel mio stadio e in qualunque altro posto in cui normalmente avrei seguito il Parma. Mi si dovrebbe costringere a fare una fidelity card, con tanto di foto e probabilmente un microchip, per poter fare l'abbonamento o acquistare un biglietto per il settore ospiti nelle partite in trasferta. Ma io mi sento già fedele al Parma, al mio Gruppo, con cui giro l'Italia e in passato l'Europa, da ormai ventisei anni. Mi hanno tolto il piacere dell'odore di fumogeni, del rumore del tamburo, della fierezza di portare sulle spalle la sacca con dentro il "mio" striscione, per il quale ho rischiato più volte di farmi davvero male o di finire sbattuto in una pagina sul giornale. Ma io non ho mollato, mi sono adeguato, tra mille sofferenze e difficoltà, ferito nell'onore, mai domo e come sempre fieramente Boys. Ma ora mi accorgo che tutto potrebbe finire, colpa di un sistema anticostituzionale, capace di farci una guerra spietata, senza esclusione di colpi, dove l'unico bersaglio da colpire sono gli ultras. Io non mi voglio piegare, non voglio farmi umiliare da persone che magari tollerano stupri o violenze sui minori, ma vedono nell'ultras il massimo della malvagità, e ci combattono con tolleranza zero, pronti a rovinarci la vita. Addirittura questa Tessera è stata fortemente voluta da tale Maroni, capace qualche anno fa di essere condannato tra mille polemiche ed appelli di rito, per avere morso ad una caviglia uno degli agenti che avevano fatto irruzione all'interno della sede milanese della Lega Nord. E' chiaro che un piano preciso da parte del sistema che comprende oltre alle forze dell'ordine, anche le società di calcio, pronte a trasformare gli stadi in veri e propri centri commerciali privatizzati, dove il tifoso sarà solo ed esclusivamente un cliente.
Ma gli ultras vivono anche di sentimenti, di un amore smisurato verso la propria squadra e non hanno intenzione di piegarsi ed essere semplici clienti, ma vogliono ancora rialzare la testa ed è per questo che ancora una volta dico... NO ALLA TESSERA!
Ho insegnato ai miei figli cosa vuol dire amare la propria squadra, fare dei sacrifici per seguirla, proprio sulla loro pelle, rubandogli tempo prezioso e in tanti sapete che il tempo per i figli non basta mai. Non mi sento un eroe moderno, neanche una mela marcia, e sono consapevole che ormai sono un diverso, qualcuno da rilegare tra le cose che non vanno nella società. Ma penso e spero che il tempo mi darà ragione, e un giorno si potrà tornare allo stadio come prima, con tanto di striscioni, fumogeni e bandiere.
La mia scelta l'ho già fatta e non vuole condizionare nessuno, ma pretendo che sia rispettata, come in ogni caso io rispetterò quella di chi invece farà la Tessera. E mi rivolgo a tutti, di qualsiasi età e settore, perché così facendo un giorno sarete solo automi obbedienti, senza emozioni, senza la possibilità di esprimerle liberamente, pena una repressione attuabile con il ritiro della Tessera e la conseguente espulsione come... INDESIDERATO! Mi scuso per il mio sfogo e spero di avere aperto gli occhi a qualcuno che leggerà queste righe, consapevole che io lotterò con ogni mezzo perché gli Ultras continuino ad essere UOMINI LIBERI... per sempre BOYS!!!
VIVA I BOYS, VIVA IL PARMA.

BOYS PARMA 1977

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