Vita di Curva

2005/06

E la farsa continua...

03 - 02 - 2006

Dopo tante promesse, dopo mille rassicurazioni - tutte smentite dai fatti - è tornato a farsi sentire il “presidente” del PARMA Calcio Guido Angiolini. Ha parlato molto, ma senza dire nulla di nuovo; Sanz è insolvente (che se ne sia accorto pure lui?), il 15 Gennaio è passato (ottima cognizione del tempo...), si valuteranno altri possibili acquirenti ma c’è ancora disponibilità a concludere con la società spagnola. Parole che, nonostante gli entusiastici commenti di qualche giornalista-zerbino televisivo, significano solo una cosa: nessuna novità.
I fatti: il PARMA non è stato ceduto, ha svenduto i suoi pezzi migliori per continuare a sopravvivere, ha condotto un mercato estivo dissennato, è in fondo alla classifica (rischia la retrocessione), non ha potuto rinforzarsi durante il mercato di Gennaio. Ma il “presidentissimo” è tranquillo, come se avesse la coscienza a posto. Con estrema tranquillità parla dell’insolvenza dei Sanz, delle cessioni estive, del mancato pagamento di Valenza. Ne parla come se tutte queste vicende fossero figlie del caso, come se nessuno avesse delle responsabilità precise, come se fosse il fato a guidare la società. Questa società, invece, ha dirigenti e amministratori, tutti stipendiati. C’è un commissario straordinario, c’è un presidente, c’è un responsabile del settore tecnico.
Se il PARMA Calcio non è stato ancora venduto, se il PARMA Calcio non ha potuto operare acquisti nel mercato invernale, la responsabilità è di chi ha deciso di dare fiducia ai Sanz, concedendogli dilazioni e proroghe, anche dopo aver percepito un assegno a vuoto. La trattativa con i Sanz, come dichiarato dallo stesso Angiolini alcuni mesi or sono, poteva già essere interrotta per inadempienza a Novembre 2005. Ciononostante si decise di concedergli un’ulteriore proroga, di ben due mesi, con scadenza 15 Gennaio. Una data molto pericolosa perché a metà del mercato di riparazione invernale, su cui il PARMA doveva operare assolutamente per rinforzarsi. In caso d’ulteriore insolvenza era evidente non ci sarebbe stato tempo per operare alcun acquisto. In parole povere: con quella lunghissima proroga il PARMA metteva pericolosamente a rischio il suo presente-futuro, confidando nella buona volontà di un possibile compratore che già s’era rivelato insolvente. Un scelta estremamente azzardata, come scrivevamo in quei giorni.
Angiolini ha dichiarato che Valenza non aveva i soldi per concludere positivamente la trattativa d’acquisto. Ha quindi cercato di dare vigore a questa tesi affermando che è estremamente documentato in merito. Premesso che nessun documento è mai stato reso pubblico (da nessuno) appare alquanto strano che il PARMA fosse a conoscenza di tale indisponibilità economica. Se si era consapevoli che Valenza non avrebbe mai potuto acquistare il PARMA Calcio perché si firmò con lui un pre-contratto di vendita? Come mai si dichiarò ufficialmente chiusa la trattativa appena scaduto il termine? Difficile credere al desiderio di vendere in breve tempo, visto che con i Sanz si è aspettato tutto e di più. Non solo, ma si continua ad aspettare, visto che ufficialmente (e legalmente) niente è stato ancora chiuso.
In questo contesto, quando Angiolini dichiara che è stato “...fatto il possibile per mantenere in vita questa società” e che tale operato è “...manifestazione di voler salvaguardare questo patrimonio della città” cade palesemente nel grottesco.
La tragica situazione in cui versiamo non è figlia del destino ma di scelte consapevoli, assunte da chi amministra il PARMA Calcio; Bondi e Angiolini su tutti. Si assumano, quindi, le responsabilità che gli competono.
“Ormai il campionato lo chiudiamo noi”, ha dichiarato Angiolini. Un’ipotesi che ci preoccupa e ci disgusta, giacché da chi ha fatto il male del PARMA Calcio non possiamo attenderci nulla di buono. Un’ipotesi che contrasteremo con ogni mezzo.
PAZIENZA FINITA!