Un anno sta per finire. Un anno,
questo 2005, ricco demozioni. Momenti ed episodi che in questi giorni riaffiorano
abitualmente alla memoria, ed è così anche per noi.
La prima partita fu al Tardini, il giorno dellEpifania, contro la Juventus.
Ricordiamo una giornata di sole, la soddisfazione nel vedere la nostra stupenda
coreografia coprire la Nord, lorgoglio per aver difeso il nostro campo
allimbrunire, lamarezza per le 11 diffide che sabbatterono sul Gruppo,
aggiungendosi alle 6 di Carrara rimediate alcuni mesi prima.
Ricordiamo la trasferta di Siena, vissuta nella consapevolezza che alcune diffide
sarebbero arrivate da lì a poco, e la gioia per la nostra prima vittoria stagionale
lontano dal Tardini. Ricordiamo lo sconforto provato la mattina dell11 gennaio,
quando furono comunicate le 11 diffide, e la coerenza dei nostri fratelli, riassunta nello
striscione: 11 DIFFIDATI NESSUN PENTITO.
Ricordiamo il corteo unitario del sei marzo, la fierezza dappartenere a quella
Comunità che accompagnò la squadra al Tardini, giurando di volerla portare fino alla
salvezza.
Ricordiamo la frustrazione provata a Bergamo, dove il Popolo Gialloblu Crociato si
presentò numeroso e compatto, ma fu nuovamente tradito dai suoi portacolori. Ricordiamo
lindignazione provata a Verona e a Milano, stanchi di una squadra senza spina
dorsale.
Ricordiamo le tante trasferte europee, inseguendo un sogno impossibile, vissute con quella
spensieratezza che il campionato ci aveva fatto dimenticare. Ricordiamo la fine di un
viaggio lungo 15 anni, tra reminiscenze di tempi andati e un po di malinconia.
Ricordiamo la partita
interna con il Siena, lillusione di poter finalmente ottenere la salvezza e la
mancanza di dignità dei nostri giocatori, che ci spinse sullorlo della B e ci fece
piombare nella più totale depressione.
Ricordiamo la trasferta di Lecce e il nostro sfogo, a lungo rimandato, dopo una stagione
trascorsa a fare sacrifici per una squadra che ci aveva tradito troppe volte.
Ricordiamo lansia nellattesa dello spareggio, il dramma per la sconfitta
casalinga, la fiducia nonostante tutto. Ricordiamo lesodo verso Bologna, la
felicità nel vedere il nostro settore gremito, lagitazione in attesa della fine e
poi... la vittoria. La festa allo stadio, il ritorno a PARMA tra il tripudio generale, la
soddisfazione incontenibile per aver raggiunto la sospirata meta.
Ricordiamo la nostra estate, tra amichevoli e Coppa Italia; tra partitelle alla Virtus e
progetti per il nuovo anno.
Ricordiamo le dimissioni di Mirco, una scelta di vita, dopo tanti anni spesi a capo del
Gruppo, seguendo il PARMA in ogni dove, per amore del nostro Striscione e del PARMA. Un
amore, trasmessogli dal padre, che oggi vive in modo diverso ma sempre con passione.
Ricordiamo il giorno in cui ci dissero che il PARMA sarebbe stato ceduto a Valenza. Il
giorno in cui ci dissero che era stato acquistato da Sanz. Ricordiamo le mille prese in
giro, tra rinvii e smentite, tra frasi incomprensibili e silenzi vergognosi, tra misteri
insoluti e operazioni di mercato suicide.
Ricordiamo la nostra rabbia ad Ascoli, a Firenze e a Livorno, di fronte ad una squadra
senza mordente, scesa in campo solo per arrivare al novantesimo.
Ricordiamo la latitanza della nostra tifoseria che, dopo lesodo di Bologna, ha
lasciato che siano sempre i soliti a sostenere il PARMA in trasferta.
Seppur la situazione
societaria sia sempre più nebulosa ed incomprensibile, seppur il disgusto per i nostri
pseudo-dirigenti sia da tempo allapice, seppur in una pericolosissima situazione di
classifica, seppur sgomenti allidea che gli stessi personaggi di questestate
possano condurre nuove operazioni di calcio-mercato, concludiamo questa carrellata di
memorie con il nostro ricordo positivo più recente: la vittoria casalinga contro il
Cagliari. Speriamo sia di buon auspicio.
Augurandovi Felice anno nuovo vi diamo appuntamento al 2006, per scrivere, tutti insieme,
nuove pagine di storia Crociata.
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