Vita di Curva

2005/06

Il nostro 2005

31 - 12 - 2005

Un anno sta per finire. Un anno, questo 2005, ricco d’emozioni. Momenti ed episodi che in questi giorni riaffiorano abitualmente alla memoria, ed è così anche per noi.
La prima partita fu al Tardini, il giorno dell’Epifania, contro la Juventus. Ricordiamo una giornata di sole, la soddisfazione nel vedere la nostra stupenda coreografia coprire la Nord, l’orgoglio per aver difeso il nostro campo all’imbrunire, l’amarezza per le 11 diffide che s’abbatterono sul Gruppo, aggiungendosi alle 6 di Carrara rimediate alcuni mesi prima.
Ricordiamo la trasferta di Siena, vissuta nella consapevolezza che alcune diffide sarebbero arrivate da lì a poco, e la gioia per la nostra prima vittoria stagionale lontano dal Tardini. Ricordiamo lo sconforto provato la mattina dell’11 gennaio, quando furono comunicate le 11 diffide, e la coerenza dei nostri fratelli, riassunta nello striscione: “11 DIFFIDATI NESSUN PENTITO”.
Ricordiamo il corteo unitario del sei marzo, la fierezza d’appartenere a quella Comunità che accompagnò la squadra al Tardini, giurando di volerla portare fino alla salvezza.
Ricordiamo la frustrazione provata a Bergamo, dove il Popolo Gialloblu Crociato si presentò numeroso e compatto, ma fu nuovamente tradito dai suoi portacolori. Ricordiamo l’indignazione provata a Verona e a Milano, stanchi di una squadra senza spina dorsale.
Ricordiamo le tante trasferte europee, inseguendo un sogno impossibile, vissute con quella spensieratezza che il campionato ci aveva fatto dimenticare. Ricordiamo la fine di un viaggio lungo 15 anni, tra reminiscenze di tempi andati e un po’ di malinconia.
Ricordiamo la partita interna con il Siena, l’illusione di poter finalmente ottenere la salvezza e la mancanza di dignità dei nostri giocatori, che ci spinse sull’orlo della B e ci fece piombare nella più totale depressione.
Ricordiamo la trasferta di Lecce e il nostro sfogo, a lungo rimandato, dopo una stagione trascorsa a fare sacrifici per una squadra che ci aveva tradito troppe volte.
Ricordiamo l’ansia nell’attesa dello spareggio, il dramma per la sconfitta casalinga, la fiducia nonostante tutto. Ricordiamo l’esodo verso Bologna, la felicità nel vedere il nostro settore gremito, l’agitazione in attesa della fine e poi... la vittoria. La festa allo stadio, il ritorno a PARMA tra il tripudio generale, la soddisfazione incontenibile per aver raggiunto la sospirata meta.
Ricordiamo la nostra estate, tra amichevoli e Coppa Italia; tra partitelle alla Virtus e progetti per il nuovo anno.
Ricordiamo le dimissioni di Mirco, una scelta di vita, dopo tanti anni spesi a capo del Gruppo, seguendo il PARMA in ogni dove, per amore del nostro Striscione e del PARMA. Un amore, trasmessogli dal padre, che oggi vive in modo diverso ma sempre con passione.
Ricordiamo il giorno in cui ci dissero che il PARMA sarebbe stato ceduto a Valenza. Il giorno in cui ci dissero che era stato acquistato da Sanz. Ricordiamo le mille prese in giro, tra rinvii e smentite, tra frasi incomprensibili e silenzi vergognosi, tra misteri insoluti e operazioni di mercato suicide.
Ricordiamo la nostra rabbia ad Ascoli, a Firenze e a Livorno, di fronte ad una squadra senza mordente, scesa in campo solo per arrivare al novantesimo.
Ricordiamo la latitanza della nostra tifoseria che, dopo l’esodo di Bologna, ha lasciato che siano sempre i soliti a sostenere il PARMA in trasferta.
Seppur la situazione societaria sia sempre più nebulosa ed incomprensibile, seppur il disgusto per i nostri pseudo-dirigenti sia da tempo all’apice, seppur in una pericolosissima situazione di classifica, seppur sgomenti all’idea che gli stessi personaggi di quest’estate possano condurre nuove operazioni di calcio-mercato, concludiamo questa carrellata di memorie con il nostro ricordo positivo più recente: la vittoria casalinga contro il Cagliari. Speriamo sia di buon auspicio.
Augurandovi Felice anno nuovo vi diamo appuntamento al 2006, per scrivere, tutti insieme, nuove pagine di storia Crociata.