Vita di Curva

2005/06

Morfeo nador

16 - 12 - 2005

Forse avevamo portato troppa pazienza prima. Forse, magari per il fatto di sostenere la Maglia senza fare cori d’incitamento ai giocatori, talvolta abbiamo sottovalutato alcuni comportamenti dei nostri portacolori. Ma a tutto c’è un limite.
Ciò che è accaduto a Reggio Calabria, di fronte a pochi di noi, non poteva essere trascurato. Troppa la rabbia nel vedere qualcuno, durante la prima prestazione dignitosa dei Crociati in campo, steccare clamorosamente, non come prestazione tecnica, ma come approccio mentale. Una mancanza di rispetto verso i compagni e tutta la tifoseria.
Morfeo era anche venuto a trovarci in Sede, mettendoci la faccia come sua abitudine, dicendoci che avrebbero parlato i fatti. Se i fatti sono questi (Ascoli e Reggio Calabria), con una squadra in emergenza che ha bisogno di punti di riferimento, siamo i primi a sentirci presi per il culo. ONORA PARMA non vuole essere uno slogan ad effetto, nemmeno una preghiera. E’ un imperativo, un dovere per tutti: società, calciatori, tifosi.
Non aver capito che il modo più semplice per guadagnare il rispetto dei tifosi, e il loro sostegno, è quello di comportarsi da uomini veri, oltre che da calciatori professionisti, significa essere dei... NADOR.
NADOR non è un’offesa gratuita, è un modo abbastanza compassionevole per riprendere chi ha tenuto comportamenti immaturi, opposti a quelli che servono per salvarsi.
Le manfrine e le sceneggiate non ci piacciono. Gli adulatori di giocatori, i personaggi che sguazzano nel loro stagno di auto-esaltazione (quello delle “anatre”), non abitano qui.