Domenica pomeriggio,
allingresso della squadra, dando le spalle al campo, abbiamo esposto tre striscioni
che andavano a comporre la frase: CHI NON RISPETTA LA NOSTRA PASSIONE NON MERITA LA
NOSTRA ATTENZIONE, VERGOGNATEVI!. Messaggio rivolto alla squadra dopo le prestazioni
di Verona, Roma e Ascoli, dove (a parte aver sempre perso) è parsa svogliata e
inconcludente, irrispettosa dei Colori che indossa e dei suoi tifosi. Un atteggiamento
inaccettabile che abbiamo sopportato fin troppo pazientemente per più di anno, ma che non
siamo più disposti a tollerare. La nostra pazienza non è infinita.
Le tre trasferte di questa stagione sono sembrate la continuazione di quellincubo
iniziato lanno scorso a Brescia, passando per Livorno, Messina, Bologna, Firenze,
Roma, Verona, Bergamo, Milano e Torino. Stanchi di questa situazione, abbiamo espresso la
nostra disapprovazione ad Ascoli, abbandonando anticipatamente il settore. Un segnale
forte alla squadra, seguito dallincontro tenutosi in Sede la settimana scorsa, e
dallesposizione degli striscioni sopramenzionati prima dellinizio di
PARMA-Treviso. Dopodiché, come sempre, abbiamo inneggiato ai nostri Colori per novanta
minuti, nonostante in campo ci fosse un PARMA inguardabile, privo di grinta e senza
determinazione. Alla fine, non cè restato che tornare ad esporre il nostro
messaggio dinizio partita: VERGOGNATEVI!, che crediamo abbia riassunto
perfettamente il pensiero degli Ultras e dei tifosi Gialloblu Crociati che avevano
assistito allincontro.
Il nostro operato, che è espressione della volontà del Gruppo, è solo la logica
conseguenza di quanto abbiamo vissuto al seguito del PARMA Calcio.
Qualcuno ha definito il nostro atteggiamento contraddittorio. Chi pensando sia sempre
necessario incitare la squadra, chi pensando fosse sbagliato sostenere comunque i nostri
Colori dinnanzi al menefreghismo dei nostri giocatori in campo.
Noi cantiamo sempre e comunque per i nostri Colori, perché indipendentemente da chi
indossa la nostra Maglia, onoriamo la nostra città, la nostra terra e la nostra storia.
Se qualcuno in campo ammaina i propri vessilli, per codardia o per strafottenza, non
cesseranno di sventolare quelli della Nord.
Una delle nostre canzoni recita: Non vi lasceremo mai, siamo sempre insieme a
voi. Oggi più che mai possiamo dire daver sempre rispettato
questimpegno. Siamo sempre stati vicini ai nostri Colori, ovunque il PARMA abbia
giocato, e così sarà sempre. Tale frase può essere interpretata anche come
staremo sempre vicini a chi indossa i nostri Colori e può essere paragonata
ad un ti amerò per sempre. In questo caso, seppur si tratti di frasi sincere,
presuppongono un certo comportamento della controparte. Anche il ti amerò per
sempre più leale, quando magari capitasse di trovare la propria donna che si
congiunge carnalmente con qualcunaltro, potrebbe perdere valore. La vera
contraddizione, perché è un controsenso, sarebbe quella di complimentarsi con la squadra
sempre e comunque, sia quando i giocatori simpegnano, sia quando se ne sbattono. Si
accettano le difficoltà e la cattiva sorte, non le prese per il culo, non il
menefreghismo e la superficialità. Solo per i nostri Colori canteremo sempre e comunque.
Quei Colori che devono essere rispettati da tutti, innanzitutto da chi li indossa.
Stagione 2005/06: 7 partite, 5 punti. Una media che conduce inevitabilmente alla Serie B.
La stagione scorsa (2004/05), nonostante un avvio di campionato disastroso, dopo 7 partite
avevamo 6 punti. Questanno, contro Chievo, Ascoli e Treviso, nostre dirette
concorrenti per la permanenza in Serie A, abbiamo totalizzato solo un punto. Dati quanto
mai allarmanti, tenendo presente che la scorsa stagione conquistammo la salvezza solo allo
spareggio. Ma i risultati, anche quando estremamente negativi, possono essere accettati,
purché si sia combattuto fino allultimo sangue, con il coltello tra i denti. Il
contrario di ciò che è accaduto fino ad ora.
Dopo ciò che abbiamo visto, dopo ciò che abbiamo vissuto, animati dallo sconfinato amore
per il PARMA Calcio, abbiamo preteso e pretendiamo una svolta. Illogica qualsiasi altra
ipotesi. Eppure, ciononostante, qualche giornalista sè scagliato contro di noi,
sentenziando che le nostre proteste, prima e dopo PARMA-Treviso, erano state ordinate da
qualche ex dirigente Crociato. Farneticazioni vergognose e inaccettabili, che vanno a
colpire chi, disinteressatamente, si adopera quotidianamente per il bene di PARMA,
sacrificando tempo e soldi per la propria Fede. Discorsi campati in aria, ignorando
levidenza e il sentimento comune di Ultras e tifosi, quelli che, in tutti i settori
del Tardini, finita la partita con il Treviso, hanno manifestato il loro disappunto alla
squadra. Che fossero tutti al soldo di qualche ex dirigente? Un insulto grave a tutti i
tifosi del PARMA. Ma se la realtà delle cose è lampante... come mai questo attacco? Come
mai, qualcunaltro, è arrivato addirittura ad insultare il nostro Gruppo da
unemittente locale? Solo coincidenze o una strategia volta a screditare i BOYS rei
d'aver disturbato qualche potente?
Attacchi insensati quanto inaspettati, perpetrati da pseudo-giornalisti al soldo di
qualche interesse economico, che imbastiscono trasmissioni pilotate, censurando le voci
non allineante e deviando lattenzione della gente dai veri problemi del PARMA
Calcio. Giornalisti-terroristi prezzolati, senza dignità, che utilizzano i mezzi a loro
disposizione come armi, puntandole vigliaccamente alla tempia delle loro vittime. Sia
chiaro a tutti: i BOYS non accetteranno inermi tale ruolo. |