Vita di Curva

2005/06

La nostra Mentalità: incomprensibile per chi non ha dignità

19 - 10 - 2005

Domenica pomeriggio, all’ingresso della squadra, dando le spalle al campo, abbiamo esposto tre striscioni che andavano a comporre la frase: “CHI NON RISPETTA LA NOSTRA PASSIONE NON MERITA LA NOSTRA ATTENZIONE, VERGOGNATEVI!”. Messaggio rivolto alla squadra dopo le prestazioni di Verona, Roma e Ascoli, dove (a parte aver sempre perso) è parsa svogliata e inconcludente, irrispettosa dei Colori che indossa e dei suoi tifosi. Un atteggiamento inaccettabile che abbiamo sopportato fin troppo pazientemente per più di anno, ma che non siamo più disposti a tollerare. La nostra pazienza non è infinita.
Le tre trasferte di questa stagione sono sembrate la continuazione di quell’incubo iniziato l’anno scorso a Brescia, passando per Livorno, Messina, Bologna, Firenze, Roma, Verona, Bergamo, Milano e Torino. Stanchi di questa situazione, abbiamo espresso la nostra disapprovazione ad Ascoli, abbandonando anticipatamente il settore. Un segnale forte alla squadra, seguito dall’incontro tenutosi in Sede la settimana scorsa, e dall’esposizione degli striscioni sopramenzionati prima dell’inizio di PARMA-Treviso. Dopodiché, come sempre, abbiamo inneggiato ai nostri Colori per novanta minuti, nonostante in campo ci fosse un PARMA inguardabile, privo di grinta e senza determinazione. Alla fine, non c’è restato che tornare ad esporre il nostro messaggio d’inizio partita: “VERGOGNATEVI!”, che crediamo abbia riassunto perfettamente il pensiero degli Ultras e dei tifosi Gialloblu Crociati che avevano assistito all’incontro.
Il nostro operato, che è espressione della volontà del Gruppo, è solo la logica conseguenza di quanto abbiamo vissuto al seguito del PARMA Calcio.
Qualcuno ha definito il nostro atteggiamento contraddittorio. Chi pensando sia sempre necessario incitare la squadra, chi pensando fosse sbagliato sostenere comunque i nostri Colori d’innanzi al menefreghismo dei nostri giocatori in campo.
Noi cantiamo sempre e comunque per i nostri Colori, perché indipendentemente da chi indossa la nostra Maglia, onoriamo la nostra città, la nostra terra e la nostra storia. Se qualcuno in campo ammaina i propri vessilli, per codardia o per strafottenza, non cesseranno di sventolare quelli della Nord.
Una delle nostre canzoni recita: “Non vi lasceremo mai, siamo sempre insieme a voi”. Oggi più che mai possiamo dire d’aver sempre rispettato quest’impegno. Siamo sempre stati vicini ai nostri Colori, ovunque il PARMA abbia giocato, e così sarà sempre. Tale frase può essere interpretata anche come “staremo sempre vicini a chi indossa i nostri Colori” e può essere paragonata ad un “ti amerò per sempre”. In questo caso, seppur si tratti di frasi sincere, presuppongono un certo comportamento della controparte. Anche il “ti amerò per sempre” più leale, quando magari capitasse di trovare la propria donna che si congiunge carnalmente con qualcun’altro, potrebbe perdere valore. La vera contraddizione, perché è un controsenso, sarebbe quella di complimentarsi con la squadra sempre e comunque, sia quando i giocatori s’impegnano, sia quando se ne sbattono. Si accettano le difficoltà e la cattiva sorte, non le prese per il culo, non il menefreghismo e la superficialità. Solo per i nostri Colori canteremo sempre e comunque. Quei Colori che devono essere rispettati da tutti, innanzitutto da chi li indossa.
Stagione 2005/06: 7 partite, 5 punti. Una media che conduce inevitabilmente alla Serie B. La stagione scorsa (2004/05), nonostante un avvio di campionato disastroso, dopo 7 partite avevamo 6 punti. Quest’anno, contro Chievo, Ascoli e Treviso, nostre dirette concorrenti per la permanenza in Serie A, abbiamo totalizzato solo un punto. Dati quanto mai allarmanti, tenendo presente che la scorsa stagione conquistammo la salvezza solo allo spareggio. Ma i risultati, anche quando estremamente negativi, possono essere accettati, purché si sia combattuto fino all’ultimo sangue, con il coltello tra i denti. Il contrario di ciò che è accaduto fino ad ora.
Dopo ciò che abbiamo visto, dopo ciò che abbiamo vissuto, animati dallo sconfinato amore per il PARMA Calcio, abbiamo preteso e pretendiamo una svolta. Illogica qualsiasi altra ipotesi. Eppure, ciononostante, qualche giornalista s’è scagliato contro di noi, sentenziando che le nostre proteste, prima e dopo PARMA-Treviso, erano state ordinate da qualche ex dirigente Crociato. Farneticazioni vergognose e inaccettabili, che vanno a colpire chi, disinteressatamente, si adopera quotidianamente per il bene di PARMA, sacrificando tempo e soldi per la propria Fede. Discorsi campati in aria, ignorando l’evidenza e il sentimento comune di Ultras e tifosi, quelli che, in tutti i settori del Tardini, finita la partita con il Treviso, hanno manifestato il loro disappunto alla squadra. Che fossero tutti al soldo di qualche ex dirigente? Un insulto grave a tutti i tifosi del PARMA. Ma se la realtà delle cose è lampante... come mai questo attacco? Come mai, qualcun’altro, è arrivato addirittura ad insultare il nostro Gruppo da un’emittente locale? Solo coincidenze o una strategia volta a screditare i BOYS rei d'aver disturbato qualche potente?
Attacchi insensati quanto inaspettati, perpetrati da pseudo-giornalisti al soldo di qualche interesse economico, che imbastiscono trasmissioni pilotate, censurando le voci non allineante e deviando l’attenzione della gente dai veri problemi del PARMA Calcio. Giornalisti-terroristi prezzolati, senza dignità, che utilizzano i mezzi a loro disposizione come armi, puntandole vigliaccamente alla tempia delle loro vittime. Sia chiaro a tutti: i BOYS non accetteranno inermi tale ruolo.