La partita di
domenica, inutile nasconderlo, non è una partita normale, non rientra in quella categorie
di partite che nel corso di questi 15 anni ci è capitato di vedere, non è la solita
partita di congedo dal pubblico di casa, non è una passerella per festeggiare una
vittoria importante. Per la prima volta da quando siamo in serie A, stiamo veramente
camminando sull'orlo del baratro, perdere vorrebbe dire addio non solo alla massima serie,
ma anche alla concreta possibilità di trovare un acquirente (cosa che, a detta di molti,
sembra imminente in caso di salvezza), e di programmare il futuro secondo quel
progetto PARMA tanto decantato dalla società. Lo scenario che verrebbe a
crearsi, nel malaugurato caso di sconfitta, non è certo dei più rosei, senza una
proprietà e con dei giocatori in prestito, risulterebbe veramente difficile riuscire a
giocare in maniera dignitosa in serie B, mentre una VITTORIA ci salverebbe
matematicamente, permettendoci di scrutare nuovi orizzonti nell'olimpo del calcio
italiano. Per questi semplici motivi, la partita di domenica è UNICA nel suo genere, e
NOI tifosi del PARMA, NOI dodicesimo uomo in campo, dovremo essere protagonisti di una
prestazione UNICA, mai vista sino ad ora; non ha più senso ricordarvi di alzare le
sciarpe per Maledetta primavera, o di cantare tutti per il Forza
PARMA dell'Espe, ormai dovreste averlo capito in quindici anni che ci conosciamo.
Dovremo fischiare più forte l'arbitro per farlo cagare addosso, mandare a quel paese i
giocatori del Siena per fargli sbagliare i passaggi, DOVREMO far valere veramente il
fattore campo; se un vostro vicino gioca con il cellulare oppure pensa a fare l'imbecille
invece di cantare, dovrete fargli cambiare idea voi stessi, senza aspettare che siano
sempre i BOYS a menarla, SALVARE IL PARMA È UN DOVERE DI TUTTI, non solo dei ragazzi del
Gruppo. |