Vita di Curva

2004/05

All'assalto della Roma

06 - 05 - 2005

Ieri sera, a Mosca, è terminato il lungo viaggio del PARMA in Europa. Un cammino iniziato nel lontano 1991 in Bulgaria e durato ben 15 anni. In altre occasioni avremmo speso parole rievocando qualcuno dei mille ricordi che conserviamo nel cuore ma adesso non è tempo di rimembranze. Adesso dobbiamo focalizzarci su quello che rimane il nostro unico obbiettivo: la salvezza. Quell’obbiettivo per cui abbiamo sacrificato tutto!
La settimana scorsa avevamo chiesto esplicitamente alla squadra di tirar fuori le palle e crediamo sia servito. Difficile dire quanto abbiano inciso i nostri striscioni, i nostri cori e i nostri scritti, ma sta di fatto che l’undici Gialloblu Crociato (dopo le demoralizzanti prestazioni con Chievo, Sampdoria e Milan) è tornato alla vittoria in campionato, sopperendo ai propri limiti grazie ad una volontà ferrea che ha consentito ad alcuni giocatori d’esprimere un potenziale micidiale.
La vittoria con i labronici era essenziale per permetterci di continuare a lottare per restare in serie A e ora dobbiamo continuare forzatamente su questa strada.
Arriva la Roma, un'avversaria sicuramente temibile, che nelle ultime due partite contro di noi ha segnato in totale nove gol (cinque a Roma e quattro al Tardini la stagione scorsa). Una squadra ricca di campioni affermati che però, nell’ultimo periodo, ha comunque stentato, tant’è che in classifica ci precede di soli tre punti, e che domenica non potrà disporre di qualche sua pedina fondamentale. Indipendentemente da tutte le considerazioni possibili non ci resta che una cosa da fare: attaccarla per vincere. Difficile dire quante probabilità abbiamo di conquistare i tre punti, più facile guardare il calendario e, in esso, trovare tutti gli stimoli necessari. Quattro giornate alla fine, prossima partita a Torino con la Juventus, poi Siena e Lecce. Convinciamoci: nessuno regalerà punti al nostro PARMA. Più probabile che tutti faranno a gara per mandarci in B. Solo noi combatteremo per i Gialloblù Crociati.
Sia chiaro: per battere la Roma difficilmente basteranno le sole palle. E a nostri portacolori chiediamo ancora di più. Chiediamo la massima concentrazione, il massimo impegno e una grinta senza precedenti. Ma ancora di più: chiediamo tutto. Lo stesso che chiediamo alla Curva Nord. E’ la penultima partita casalinga ed è giunto il momento di dare fondo a tutte le energie rimaste. Non stiamo lottando per andare in qualche competizione europea ma per salvarci. Non per divertimento ma per sopravvivenza: dobbiamo vincere.
Ogni tifoso Gialloblù Crociato si prepari a dare il meglio di sé, fino a superarsi; senza più pause, incertezze, momenti di rilassatezza e senza più rimproveri dal microfono. Ogni tifoso della Nord si faccia carico delle sue responsabilità e si prepari a dimostrare la sua Fede. Ci appelliamo quindi al senso del dovere di ciascuno, fiduciosi che nessuno vorrà tradire i nostri Colori e la nostra Città.
Abbiamo sempre idealizzato la Nord come il dodicesimo uomo in campo. Sicuramente in più occasioni siamo riusciti ad esprimere un tifo all’altezza di questo ruolo ma domenica… potrebbe non bastare. Non dovranno essere canti ma ruggiti. Dovremo soffiare in campo quel misto di passione, rabbia, ansia e disperazione, che alberga in ciascuno noi. Dovremo lanciare incredibili bordate di fischi che impediscano all’avversario d’avanzare e cori energici che spingano i nostri a rete. Dovremo essere il dodicesimo, il tredicesimo e il quattordicesimo uomo in campo.
Uomini in più dovranno esserci anche fuori dallo stadio, prima e dopo la partita in opposizione all’orda barbara di Roma che è solita invadere la nostra città.
Tifosi romanisti che seppur si nascondano dietro insegne e motti imperiali, hanno ben poco degli antichi romani e rassomigliano più a dei barbari. Superbi, irrispettosi, ma soprattutto infami, dediti all’uso della lama. Come già dimostrato, anni or sono, proprio nella nostra città.
Domenica non saranno in Curva con noi il Bove e Paolo, vigliaccamente aggrediti dai russi al termine di PARMA-Cska Mosca. A loro vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione e, nell’attesa di rivederli sui gradoni della Nord, auspichiamo di potergli dedicare una nuova vittoria dei Gialloblu Crociati.
AVANTI CROCIATI… PER LA SERIE A!