Circa un anno fa, era il 9 maggio del
2004, 5.000, tra Ultras e tifosi Gialloblu Crociati, presero posto nel settore ospiti del
Meazza, per spingere il PARMA ad una storica impresa contro i nerazzurri. Era un momento
particolare. Il crack Parmalat aveva pesantemente colpito la nostra Comunità. Molti
avevano visto andare in fumo i propri risparmi e tanti posti di lavoro erano a rischio. Il
PARMA Calcio sembrava non avere futuro e già si parlava duna probabile ripartenza
dalla C2 o addirittura dai dilettanti. Laria in città era pesante, drammatici
momenti vissuti con preoccupazione, mentre salivamo alle cronache nazionali per essere
pubblicamente sbeffeggiati. Difficilmente avevano parlato della nostra Comunità e ora che
lo facevano era solo per denigrarci, rivelando la loro meschinità, quella che li portava
a schernirci durante lagonia. Stessa sorte toccava al PARMA Calcio, che finalmente
trovava spazio sui media, più di quanto aveva avuto per i numerosi successi, ma solo per
lunghi e ripetuti necrologi. Eppure, proprio mentre una nebulosa situazione avvolgeva la
società Gialloblu Crociata, accaddeva qualcosa di magico. Magico, perché totalmente
imprevisto, grandioso quanto miracoloso. Il riscatto duna città oltraggiata
arrivava proprio dal PARMA Calcio che, in barba a chi anelava la sua fine, scalava la
classifica fino ai vertici. E al Tardini, allunisono in tutti i settori, cantavamo
Il tesoro di Calisto siamo noi, fieri e orgogliosi dappartenere a questa
Comunità, che aveva saputo reagire agli attacchi esterni serrando le fila.
Oggi stiamo vivendo un nuovo momento particolare, sicuramente difficile. Sabato sera
torneremo a San Siro, questa volta contro il Milan, ma non a lottare per un posto in
Champions League. Lotteremo per qualcosa di drammaticamente più importante: la salvezza.
Sicuramente la pessima prestazione della squadra nellultima trasferta a Verona non
ci permette dessere molto ottimisti, anche perché a Milano, al contrario di
domenica scorsa con il Chievo, affronteremo una tra le prime della classe. A questo punto
però, in pericoloso bilico sul baratro della retrocessione, con sempre meno giornate alla
fine e un calendario non particolarmente agevole, abbiamo disperato bisogno di fare punti.
Il fatto che i nostri avversari ci siano probabilmente superiori tecnicamente non può
essere più di giustificazione per nessuno, visto che quando abbiamo incontrato compagini
alla nostra portata i risultati sono solitamente mancati, almeno in trasferta. I punti
persi, quindi, vanno recuperati da qui alla fine, perché è questo che è necessario fare
per salvarsi. Cosa che molte nostre rivali, per la permanenza in A, stanno già facendo,
raccogliendo punti insperati contro squadre dalta classifica.
Il 9 maggio del 2004 fallimmo nellimpresa. Nonostante ciò, dando prova di grande
maturità, festeggiamo sugli spalti, felici per tutte le emozioni che il PARMA aveva
saputo regalarci, ma soprattutto orgogliosi dessere parmigiani e Gialloblu Crociati.
Oggi però, proprio perché orgogliosi dessere parmigiani e Gialloblu Crociati, non
possiamo permetterci di fallire in questa nuova impresa. Non si tratta più dandare
in Champions invece che in UEFA. Oggi si parla di sopravvivenza.
La squadra laspetteremo sul campo di San Siro, magari provvista di quegli attributi
che tante volte ha dimenticato a PARMA, forse negli spogliatoi del Tardini. Noi comunque
ci saremo, noi: che le palle le portiamo sempre appresso.
Il momento è grave e, per quanto ci riguarda, possiamo solo cercare di fare il nostro
dovere, fino in fondo. Stringiamo i denti, serriamo le fila e prepariamoci a sputare
lanima. Dobbiamo portare il PARMA alla salvezza.
Un anno fa chiedevamo al popolo Gialloblu Crociato dinvadere Milano. Torniamo a
chiederglielo oggi. Sabato sera vogliamo lanciare un nuovo segnale, affinché tutti
sappiano che non siamo morti. Per certo: noi BOYS non ci arrenderemo mai. E tu?
Non m'arrendo. Vengo a
Milano con i BOYS! |