Vita di Curva

2004/05

"Portiamo il PARMA alla salvezza" - Corteo Gialloblu Crociato

06 - 03 - 2005

I metereologi avevano pronosticato neve fin da ieri ma sono stati clamorosamente smentiti. Una stupenda giornata di sole, con cielo limpido e aria primaverile, saluta il Popolo Gialloblu Crociato, radunato nel parcheggio del "centro Barilla".

 

 

 

Escono i giocatori dall’albergo e il corteo prende forma. Michele ritorna per l’occasione al megafono, dopo la diffida di PARMA-Juventus. Lo vediamo sopra un muretto, con il megafono in mano, spiegare le motivazioni dell’iniziativa “Portiamo il PARMA alla salvezza”, organizzare e motivare la folla. Siamo abituati a vederlo quasi quotidianamente, ma osservarlo così, nel suo ruolo naturale di “voce della Nord”, di condottiero attento e capace, ci regala emozioni forti e contrastanti. Gioia, per questi attimi stupendi che ci portano a ritroso nel tempo, facendoci dimenticare per qualche istante la tragedie delle diffide; tristezza, quando la mente ritorna alla realtà, e ci rendiamo conto che si tratta solo di una parentesi temporanea. Ma il corteo inizia la sua marcia e non c’è spazio per la malinconia, vogliamo assaporare ogni istante di questa fantastica iniziativa. Sappiamo che stiamo vivendo momenti speciali, di quelli che non dimenticheremo mai.

 


In testa al corteo capeggia lo striscione “PARMA siamo noi”. Uno striscione che fotografa perfettamente la situazione, giacché precede tutto il Popolo Gialloblu Crociato: Ultras (anche i diffidati!), tifosi, squadra e città. Lo sorreggono i BOYS, Settore Crociato, il Centro di Coordinamento e l’Associazione Petitot. Tutti i gruppi organizzati della nostra tifoseria, insieme, uniti, desiderosi di far fronte comune per quella Causa in cui tutti crediamo. Guardiamo dietro lo striscione e riconosciamo tanti personaggi storici, giovani e meno giovani. C’è chi ha il cappellino dei BOYS, chi la felpa del Settore, chi sventola Gialloblu e chi Crociato. Ma come Gialloblu e Crociato non possono disgiungersi, perennemente legati nel glorioso simbolo della nostra Fede, così dev’esserlo la nostra tifoseria, seppur nelle sue diversità. E questo sogno è ora realtà, all’una di questo memorabile 6 marzo, con tutti che marciano fianco a fianco. Nessuna polemica, nessuna faziosità, solo sorrisi, occhi lucidi, cori al vento e bandiere al cielo.

 

Giriamo per Viale Tanara da Viale Barilla e si forma il classico serpentone. Siamo tanti, circa 1.200. A metà del corteo lo striscione che riporta il nome dell’iniziativa: “Portiamo il PARMA alla salvezza”, un nome che ha saputo richiamare tutti. Ci sono tanti bambini, giovani e anziani. Ultras e tifosi, del presente e del passato. Gente comune, che magari non ha mai messo piede al Tardini ma è desiderosa di dare un proprio contributo per il bene della nostra Comunità.
Stiamo accompagnando il PARMA al Tardini, ma lo spirito che quest’iniziativa sta generando può portarci ben più lontano, la dove vogliamo arrivare: alla salvezza. E’ uno spirito che contagia noi e la squadra. Condividiamo emozioni e sentimenti, ci stiamo caricando tutti insieme, per prepararci a dare il meglio da lì a poco, chi in Curva, chi in campo.
Il corteo termina davanti all’ingresso monumentale del Tardini, dove due ali di folla festanti sono attraversate dai giocatori, dall’allenatore e dai dirigenti. Tutti sorridono e sappiamo che è una gioia che viene dal cuore.