Nella giornata di
ieri, giovedì 14 luglio 2005, Enrico Bondi, commissario straordinario della Parmalat,
proprietaria del Parma Calcio, ha incontrato, a Collecchio, nella sede dellazienda,
una delegazione dei quattro gruppi della tifoseria organizzata (Centro di Coordinamento,
Associazione Petitot, Boys e Settore Crociato), esaurendo in questo modo, nei tempi
reclamati, una richiesta che gli stessi avevano formulato una settimana fa.
Liniziativa, intrapresa per la forte preoccupazione dovuta alle incerte e convulse
notizie sul futuro della società e sulla sua vendita, era anche finalizzata a conoscere
le prospettive della squadra nellimminenza della stagione agonistica.
Allincontro erano pure presenti Guido Angiolini e Alberto Peroglio Longhin,
rispettivamente presidente e amministratore delegato del Parma Football Club.
Ai loro tre interlocutori gli esponenti dei tifosi hanno rivolto gli interrogativi, le
perplessità e le preoccupazioni che in queste settimane si pongono e vivono, non solo i
sostenitori Crociati, ma la gente dellintero territorio provinciale, con cui il club
del calcio che la rappresenta è integrato.
Bondi ha ricordato come, per legge, lattuale proprietà abbia il dovere di cedere il
sodalizio sportivo per pagarne i creditori, un fine che Parmalat sta impegnandosi a
perseguire, nellottica di una cessione a un acquirente che abbia un valido progetto
per salvaguardarla al meglio.
A proposito il commissario straordinario ha sottolineato che, a oggi, i diversi tentativi
di vendita compiuti sono falliti per mancanza di requisiti dei potenziali compratori che
avevano manifestato tale volontà.
Enrico Bondi ha comunicato come, per questo motivo, lattuale proprietà si sia
ritrovata, alla data odierna, a dover ancora controllare e amministrare una società
sportiva con le sole proprie forze, essendo costretta a operare economie, dimezzando i
costi di gestione, impostando una squadra costituita da giocatori con ingaggi contenuti, e
lobiettivo primario della permanenza nel massimo campionato nazionale.
Alla necessità rivendicata dalla tifoseria organizzata di avere, nellambito
societario, un punto di riferimento, interfaccia della proprietà, con cui interloquire,
il commissario straordinario ha indicato questa figura nel nuovo amministratore delegato,
Alberto Peroglio Longhin.
Il presidente Angiolini, infine, ha spiegato come si stia tentando di ricostruire un
gruppo e uno staff tecnico unito e coeso, circostanza che, negli ultimi tempi della
stagione appena archiviata, era venuta meno.
I gruppi della tifoseria organizzata, nel prendere atto delle spiegazioni ricevute e della
difficile situazione in cui versa la società Parma Calcio, rinnovano il proprio
incondizionato e indiscusso sostegno, in termini di passione e di tifo, nei confronti
della propria squadra e, soprattutto, annunciano che si faranno promotori di iniziative di
sensibilizzazione affinché tutta la gente di Parma e della sua provincia, ancora una
volta, risulti decisiva per il raggiungimento del fine sportivo auspicato.
Per il secondo anno consecutivo Noi, con il nostro orgoglio, siamo chiamati a salvare il
Parma.
Non ci tireremo indietro, come negli spareggi con il Bologna di un mese fa. Quella
comunità chiamata a raccolta e totalmente coinvolta sarà la base di partenza su cui
lavoreremo.
Per la bandiera del Parma Calcio.
Centro Coordinamento Parma Club
Associazione Parma Club Petitot
Boys Parma 1977
Settore Crociato
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